Articolo da La Gazzetta dello Sport 

21/03/03 Corradi avverte: Sono arrabbiato

"Allenarmi da solo mentre la squadra era a Istanbul è stato durissimo, userò quella rabbia repressa nella partita con il Parma".

ROMA, 21 marzo 2003 - "Allenarmi da solo mentre la squadra era a Istanbul è stato durissimo - ha detto Bernardo Corradi -, ma userò quella rabbia repressa nella partita con il Parma. E' una squadra forte che sta puntando a tornare nel giro della Champios League e non conta molto che Mutu non giochi. Per noi l'importante sarà fare punti. La vittoria che non ci doveva comunque sfuggire è stata quella con l'Empoli: il Chievo ha perso e noi non ci potevamo permettere un altro errore. Io credo che la Lazio sia in credito con la fortuna, ora dovrebbe cominciare ad essere di nuovo dalla nostra parte anche se poi, alla fine, i conti vanno sempre a posto".

Corradi che finora in campionato ha segnato otto gol, non ha potuto partecipare all'incontro con i turchi del Besiktas perché ha giocato per pochi minuti con la maglia dell'Inter in un preliminare di Champions League in agosto. "Ma secondo me quella è una regola ingiusta - continua Corradi - un conto è se uno gioca tre o quattro incontri ma io sono stato in campo solo tre minuti. Cuper mi fece entrare per darmi una piccola soddisfazione, ero arrivato da un mese e non avevo mai giocato. Nell'Intertoto, ad esempio, questa regola non esiste. Ma se la Lazio dovesse arrivare in finale io a Siviglia ci sarò comunque, mi voglio fare le foto con gli altri. Tanto poi, tra qualche anno, chi si ricorderà se in campo c'ero o no?". Ora, a Corradi, manca un altro sogno: "Quello della nazionale. Ma a me basta già essere stato convocato una volta. Se Trapattoni dovese ricordarsi ancora di me sarebbe stupendo".

 

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