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Napster.
Ormai lo sanno quasi tutti che per utilizzare Napster si dovrà pagare (il prezzo dovrebbe essere tra i 3 e i 5 dollari al mese per poter scaricare un numero limitato di brani musicali e tra i 6 e i 10 dollari al mese per non avere limiti sul numero di download). Per adesso, Napster è ancora la migliore scelta per cercare e scambiare Mp3. Un'altra alternativa possibile è quella di usare uno dei cloni Napster (Audiognome, WinMx, Rapigator, FileNavigator, Spotlight, ecc…) per collegarsi ai server dei vari network indipendenti (OpenNap, MyNapstr, DJNap, ecc...) che pur utilizzando il protocollo Napster, non sono gestiti dalla Napster inc. e quindi continueranno ad essere gratuiti.

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Napster

Copyright

Gnutella

Audiogalaxy

Fra l'altro molti dei cloni di Napster permettono anche lo scambio di files con estensioni diverse da MP3.

Altri noti sistemi che permettono di condividere e scaricare files di diversi formati (.exe, .zip, .jpg, .mpg,...), sono: iMesh (discreto numero d'utenti), FileTopia, CuteMX, SongSpy, Swapoo, SpinFrenzy, ecc.. 

I programmi citati fin'ora si basano su reti che utilizzano server centrali (Centralized P2P File-Sharing Networks) nei quali vengono memorizzate le informazioni relative alla dislocazione dei files condivisi nei vari nodi della rete (ovvero nei computer degli utenti collegati). Tali informazioni servono solo per la fase di ricerca; il trasferimento dei files avviene direttamente tra i computer degli utenti, senza passare per i server. Ma uno dei "rischi" che corrono i sistemi di files-sharing centralizzati gratuiti è quello di essere trasformati in servizi a pagamento (magari dopo essere stati venduti a società interessate ad uno sfruttamento commerciale di questi servizi).

Copyright
Inoltre proprio il fatto di utilizzare server centrali rende questi programmi vulnerabili da un punto di vista legale (violazione dei diritti d'autore), come i casi Napster e Scour insegnano; una sentenza di un tribunale potrebbe infatti imporre alle varie società la chiusura dei server (ciò renderebbe logicamente inutilizzabili i relativi client).
E' anche vero che non tutti i servizi di files-sharing sono gestiti da società americane e che quindi le case discografiche dovranno dare battaglia nei tribunali di diversi Paesi in tutto il mondo; e non è detto che le sentenze siano uguali in tutti i Paesi. Fare previsioni su temi legati alla giustizia è praticamente impossibile. Quindi per quanto riguarda questo fronte, dobbiamo rassegnarci ad attendere l'evolversi dei fatti.


Gnutella
Esistono anche reti decentralizzate per lo scambio di files (Decentralized P2P File Sharing Networks) che non usano server centrali: sono cioè semplicemente costituite dai computer delle persone che utilizzano gli appositi programmi client.
La più nota di queste è la rete Gnutella, per accedere alla quale basta dotarsi di un client Gnutella scegliendo tra i diversi disponibili: BearShare (il migliore), ToadNode, LimeWire, ecc..
Gnutella è sviluppato dallo stesso gruppo di programmatori che creò Winamp. E' simile a Napster, ma non usa, come dicevamo, un server centralizzato per facilitare e velocizzare i trasferimenti.
Bloccare le reti decentralizzate è praticamente impossibile perché non c'è nessun server da chiudere (a meno di chiudere l'intera rete Internet). Un altro vantaggio di alcuni di questi programmi consiste nel fatto che sono open-source quindi, non sono di proprietà di nessuno e perciò, oltre a non essere perseguibili legalmente, non possono essere comprati o resi disponibili solo a pagamento. Purtroppo i tempi di ricerca dei files all'interno delle reti decentralizzate risentono del fatto che la richiesta deve passare da nodo a nodo e non semplicemente essere rivolta al server centrale. BearShare, un nuovo client Gnutella è però in grado di ridurre notevolmente l'attesa dei risultati. Inoltre i nuovi client Gnutella hanno risolto il problema del collasso della rete che poteva essere causato da un numero eccessivo di utenti connessi, come in effetti capitò alcuni mesi fa quando in molti, alla notizia della possibile chiusura di Napster, si riversarono sulla rete Gnutella. La tecnologia Gnutella ha notevoli margini di miglioramento quindi, tra un po' di tempo, diventerà sicuramente ancora più affidabile e veloce.

Come abbiamo avuto modo di vedere, le alternative a Napster sono numerose e non è facile stabilire quale sia la migliore. Va inoltre detto che il destino di un sistema di files-sharing non è legato solo all'efficienza del programma, ma anche alla capacità che questo ha di conquistare utenti: deve riuscire cioè a creare una certa massa critica di utilizzatori in modo tale che i files condivisi siano molti, permettendo così agli utenti di trovare quasi sempre quello che cercano.

Io posso dirvi che uso felicemente da quasi un anno un programmino che adesso vi andrò ad esporre:

Audiogalaxy
Usa il proprio sito internet per la ricerca della canzone da scaricare condivisa dagli altri membri e controlla che il satellite, vale a dire il programma che gestisce il download e l'upload, faciliti il trasferimento del file. Quindi possiamo usare il nostro browser per ricercare le canzoni che ci interessano, sia per autore che per titolo della canzone. Una volta individuata la canzone, possiamo scegliere la qualità della stessa, tramite la visualizzazione del campionamento che può essere a 96k, 128k, 160k, ecc..
Ad ogni canzone è associato un numero che individua la quantità d'utenti che condividono quel titolo con quel particolare campionamento, più, ovviamente, è alto il numero d'utenti e più facilmente possiamo scaricare quella canzone in tempi brevi. Inoltre più è alto il numero e con più possibilità il satellite troverà un trasferimento veloce.
Ma forse la cosa più interessante è l'auto-resume, cioè quella particolare proprietà di Audiogalaxy che ci permette di sconnetterci e riconnetterci quando vogliamo, senza la preoccupazione di perdere il trasferimento completo di quella canzone.

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