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AVIS PROVINCIALE L’AQUILA   

 

45° ASSEMBLEA ANNUALE 12 MARZO 2005 SCURCOLA MARSICANA 

 

RELAZIONE DEL DIRETTIVO

 

Un saluto e un sentito ringraziamento a tutti voi,  in particolare al Presidente Regionale Avis Abruzzo Dott. Aldo Spanò, la sua presenza oggi è per tutti noi particolarmente gradita e importante.  Ringrazio il Presidente della locale sezione di Scurcola nonché vice Presidente Provinciale e responsabile del giornale “Mondo Avis” l’Architetto Lorenzo Fallocco, il Presidente della FIODS Dott. Pasquale Colamartino, i Presidenti e delegati delle sezioni comunali e di base, i candidati alle varie cariche;  auguro a tutti una serena e fruttuosa giornata di vita associativa.

L’anno scorso la  mia prima relazione morale mi vedeva, cosa atipica,  Presidente da soli due mesi. Quest’anno leggo la seconda e ultima come Presidente uscente, cosi come il Direttivo Provinciale che oggi rimette il mandato nelle mani dell’assemblea, li ringrazio tutti da subito per l’impagabile lavoro svolto e per l’attaccamento ai fini associativi.  

E’ stato un mandato breve ma intenso, caratterizzato dalla cronica mancanza di tempo, una specie di corsa a ostacoli. Ci sono stati momenti nei quali non si riusciva, materialmente, a star dietro a tutto. Eravamo costantemente in affanno, appresso a problemi e scadenze associative che si susseguivano a un ritmo incessante.

Probabilmente all’inizio c’è stato da recuperare il terreno perso in passato rispetto alle altre realtà regionali e, soprattutto, rispetto alle strutture Provinciali dell’Avis. Il problema è che abbiamo dovuto farlo in un anno che si è rivelato molto problematico di suo, penso ad esempio al nuovo statuto e al nuovo regolamento elettorale. Come se non bastasse i noti avvenimenti in Avis Regionale  hanno contribuito non poco a complicarci la vita.

In questo momento, però, prima di tutto voglio rivolgere un pensiero a chi si trova nella condizione di dover usufruire del sangue. Pensando a loro le cose che facciamo, per le quali ci lamentiamo di aver sostenuto chissà quale  fatica, si  riconducono al loro vero valore e certi “deliri di onnipotenza” ne escono miseramente ridimensionati.

Entrando nel merito definirei l’anno appena trascorso stra-ordinario in senso letterale, probabilmente, per certi versi per fortuna, irripetibile.

Il 2004, primo anno bisestile del nuovo millennio, rimarrà nella storia dell’AVIS per il rinnovo dello statuto, per noi sarà  anche l’anno delle  tre assemblee Regionali che, comunque vada, hanno portato ad una svolta.

Ma andiamo con ordine;  appena dopo l’Assemblea Provinciale dello scorso anno ci fu l’Assemblea Regionale che si svolse in un clima particolare e confuso, l’allora Presidente Regionale Seccia non rispose alle richieste di chiarimento avanzate da molti, chiese semplicemente la fiducia dei delegati e si impegnò a dare le dimissioni dopo l’Assemblea Nazionale. Da quella Assemblea Regionale ci congedammo con l’amaro in bocca e con la netta sensazione che qualcosa non girava nel verso giusto.

Nel mese di maggio nel corso di due direttivi regionali, uno prima e uno dopo l’Assemblea Nazionale e nei quali per la prima volta partecipavo come componente del consiglio regionale, venivano fuori fatti e comportamenti associativi sconcertanti posti in essere da alcuni alti dirigenti Avis che facevano parte, a vario titolo, dell’Avis Regionale.

In particolare, ma non solo, venne fuori la storia dell’ammanco economico di cui ormai ben sapete. Questi fatti comportarono la decadenza di tutto l’esecutivo Regionale a capo del quale si pose, con un’azione necessaria, il Dott. Spanò il quale chiese e ottenne l’impegno diretto del sottoscritto come vice presidente. In questo inaspettato ruolo ho assistito al lavoro del nuovo Direttivo Regionale che è stato impegnato in un’opera di verifica e di controllo degli atti molto onerosa, di pari passo ha dovuto tutelare il nome dell’Avis cercando di non tralasciare i doveri associativi.

Non è stato facile, la guida del Dott. Spanò si è rivelata preziosa e insostituibile, se adesso si può cominciare a guardare oltre la siepe lo dobbiamo in gran parte alla sua opera.Le decisioni, anche gravi, prese nel corso delle assemblee straordinarie di ottobre e dicembre sono state dolorose ma, purtroppo, necessarie.

Passando a noi e a cose più allegre; il 2004 è cominciato con il progetto scuola portato avanti dal gruppo di lavoro capitanato dal Vice presidente Babbo Domenico, progetto che ci ha dato tante soddisfazioni, ha visto la partecipazione di tutte le scuole superiori e di diverse scuole medie di Avezzano, Cerchio, Aielli  e Collarmele. Tra fine maggio e inizio giugno c’è stata la mostra dei disegni, presso la scuola Vivenza, e la premiazione dei primi classificati con piccole borse di studio, nella sala consiliare del Comune di Avezzano, alla presenza del Sindaco Dott. Floris e con la partecipazione divertita e soddisfatta di genitori ed insegnanti.

Con il disegno primo classificato è stato realizzato, in circa 400 copie, e distribuito a tutte le sezioni il manifesto per la giornata mondiale del donatore tenutasi il 14 giugno.

Nel frattempo in aprile, sostenendo un progetto molto bello dell’Avis di Pratola Peligna, sono stati acquistati e distribuiti a tutti gli alunni di terza media della provincia 2000 quaderni. Si tratta di quaderni che, oltre alla veste grafica accattivante con un richiamo alla associazione, contengono notizie sul dono del sangue e gli indirizzi delle strutture Avis di tutta la Regione.

Sempre con i disegni vincitori a dicembre è stato realizzato il primo calendAvis, il calendario della Provinciale, la tiratura è stata di 2500 pezzi, non sono bastati.

Insieme al calendario è stata stampata la terza edizione annuale del giornale MondoAvis, che ha riportato sulle sue pagine un resoconto e altri disegni del progetto scuola.

A proposito di tale periodico va detto che è l’unico del genere in Abruzzo ad avere diffusione Nazionale, in Novembre ha compiuto 5 anni e ha toccato le dodici edizioni. Quest’anno si è avuto anche l’avvicendamento del Direttore Responsabile, la carica è ricoperta attualmente dalla prof.ssa Maria Rosaria Legnini che, tra l’altro, è presidente regionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Insieme a tale federazione  abbiamo organizzato in ottobre una giornata dedicata alle donazioni. Se il nuovo direttivo vorrà, come ci auguriamo, continuare a stampare il giornale potrà giovarsi di un valido strumento di formazione e informazione, a patto che si riesca con l’aiuto di tutti a renderlo veramente espressione di tutte le realtà della provinciale e non solo.

L’anno si è concluso con la raccolta fondi per Telethon, che ha visto impegnate insieme alla provinciale tutte le sezioni comunali e di base. Sono state di nuovo coinvolte le scuole superiori e il comune di Avezzano come città ospitante. Siamo partiti tardi, a fine novembre, neanche quelli di Telethon ci credevano. Sinceramente andare ancora di corsa, mentre eravamo impelagati fino al collo con i nuovi statuti, sembrava una forzatura. Ci ha convinto l’idea di finire l’anno con un momento dedicato alla musica e alla solidarietà, insieme all’incoscienza di Lorenzo Fallocco. La raccolta fondi e la vendita delle Telethon-card ha prodotto circa 7000 euro per la ricerca, 1300 dei quali raccolti dalle scuole. Il concerto di beneficenza, che ha concluso la raccolta,  si è tenuto il 17 dicembre in nella Cattedrale di Avezzano, ha visto esibirsi bravissimi artisti  locali è stato presentato Luca di Nicola con la direzione artistica della prof.ssa Maria Rosaria Legnini. Hanno partecipato i presidi delle scuole molti sindaci, il Presidente Regionale Dott. Spanò, il Presidente della FIODS Dott. Colamartino e la rappresentante regionale di Telethon Claudia Catena.

Il rapporto con le strutture trasfusionali è stato sempre costruttivo, il primario Dott.ssa Grimaldi ha sempre di buon grado accettato il confronto, ci ha aiutato e sostenuto. E’ anche suo il merito dell’assicurazione che è stata stipulata della ASL che , a norma di legge, copre tutti i donatori, anche non iscritti all’Avis, da quando escono da casa a quando vi ritornano, è attiva da giugno scorso.

 

 

 

Altro risultato importante è quello della stanza dedicata ai donatori, adiacente al centro trasfusionale, che sarà presto realizzata. Un dialogo positivo si è avuto anche per il miglioramento dell’assistenza ai donatori e per la certificazione delle donazioni. Per mancanza di tempo invece non si è riusciti ad avere contatti più diretti con la struttura trasfusionale di Sulmona, delegando e gravando di tale compito il Direttivo della comunale di Pratola. L’invito è al nuovo direttivo affinché possa rimediare a tale mancanza.

Associativamente il bilancio è di 14 consigli direttivi tre incontri con i presidenti e svariate riunioni di esecutivo in tredici mesi e, forse, ce ne sarebbero voluti di più. Oltre a quanto già detto la provinciale ha cercato di fare da collante e di mettersi al servizio delle sezioni comunali e di base. Si è data una organizzazione in gruppi di lavoro a ognuno dei quali è stata affidata la cura  di un ambito della  vita associativa.

Lo statuto è stato seguito da un gruppo di lavoro appositamente costituito i cui componenti il Dott. Domenico Di Domenico, Massimo Continenza e D’Andrea Argentino hanno svolto un lavoro egregio. Si è trattato di recepire le indicazioni che arrivavano dalla Nazionale e, in collaborazione con la Regionale, interpretarle e divulgarle alle sezioni. Si è stabilito per tutti un percorso a tappe per arrivare in tempo utile alla approvazione da parte dell’AVIS Nazionale. Per tre sabati, nel mese di ottobre, la sede della provinciale è rimasta aperta,  a disposizione dei presidenti. In quelle tre giornate, grazie a un programma creato per l’occasione dal gruppo di lavoro coinvolto, è stato possibile redigere in maniera semplice gli statuti, è stato un successo perché molti hanno usufruito del servizio.

Gli statuti una volta esaminati ed approvati dai rispettivi direttivi, corredati della necessaria documentazione, sono stati spediti in due volte alla Nazionale a cura e a carico della provinciale. Sono stati esaminati dalla Nazionale con un po’ di ritardo, nel mese di gennaio, il parere è stato per tutti di conformità e le risposte sono arrivate appena in tempo per poter svolgere, ancora una volta, di corsa le assemblee delle comunali e di base con annessa approvazione dello statuto.

Anche la Provinciale ha dovuto organizzare un’assemblea straordinaria per l’approvazione del proprio statuto, si è tenuta il 9 gennaio scorso a Civitella Roveto, colgo l’occasione per ringraziare la locale sezione il presidente Antonio Fiocchetta e Augusto Allegritti per averla organizzata cosi bene e in cosi poco tempo.

In ultimo sono arrivate le norme elettorali approvate in data 11 dicembre, non solo in ritardo per essere operative dopo un mese, ma anche abbastanza ingarbugliate. Anche qui ci è stata di aiuto l’opera della Regionale con stampati e note esemplificative che abbiamo provveduto a distribuire. In questa fase abbiamo contribuito come provinciale alla redazione di alcuni elaborati che sono stati utilizzati in tutta la regione. Abbiamo inoltre elaborato e distribuito un vademecum interpretativo delle norme elettorali che ha facilitato i lavori assembleari, merito di Massimo Continenza e più in generale di tutta l’Avis di Cerchio.

Un altro compito meno pratico ma molto impegnativo è stato quello di difendere la provinciale l’Aquila impedendo che venisse coinvolta nelle vicende della regionale, scontrandosi nel voler far questo con strane consuetudini del tutto estranee alla vita associativa, legate a un concetto di democrazia molto discutibile.

Forse proprio le tante attività in corso, le mille difficoltà, il bisogno di sentirsi più spesso di prima e a più stretto giro di posta hanno cominciato a far venir fuori potenzialità e competenze inespresse e inaspettate, sono tante, diversissime e di alto livello.

Insomma, in poche parole, se l’anno scorso facevamo i conti con un bilancio di donazioni praticamente identico a quello del 2002 che, a sua volta, era molto simile a quello del 2001, quest’anno l’Avis provinciale l’Aquila ha visto aumentare di circa il 9 % le donazioni, in termini assoluti parliamo di 300 unità in più.

E’ un dato sorprendente, a inizio anno ci avremmo messo la firma è molto di più di quanto tutti noi ci aspettassimo, in questo momento però mi provoca qualche dubbio e qualche perplessità.

 

 

Penso ai donatori e alla loro opera silenziosa e costante; siamo sicuri di meritare la loro fiducia e di poter essere garanti della loro dignità? Chiediamo alla gente di donare il sangue, prima di farlo dobbiamo essere in pace e in equilibrio con la nostra coscienza.

Lo dissi anche l’anno scorso, senza nulla togliere alle altre realtà nel panorama regionale, ritengo questa provinciale quella con le più evidenti possibilità di crescita, non solo nei numeri ma anche in consapevolezza; Mi auguro di sbagliarmi, ma sembrerebbe quasi che le condizioni di conflitto e di confusione in cui versava fossero mantenute ad arte.

Certo non è facile tenerla insieme  è composta da 27 strutture tra comunali e di base, tante realtà diverse distribuite su un vasto territorio che si sono integrate ormai nel tessuto sociale, che operano quotidianamente per il dono del sangue e si distinguono in varie iniziative che spaziano in tutti gli aspetti della vita sociale.

C’è tanto da fare in vari ambiti;

 

1)     sviluppo: il gruppo di lavoro per le nuove Avis ha molti contatti che bisognerebbe 

                   finalizzare

2)     comunicazione: sono stati stanziati fondi per fornire di posta elettronica tutte le 

                             sezioni collegata e coordinata al rinnovato sito della provinciale

3)     progetti: finalizzare l’iniziato progetto scuola e quello della giornata del donatore

                   che ha già diversi patrocini per l’anno in corso

4)     organizzazione e sostegno:  in riferimento soprattutto alle iniziative delle

                                               varie sezioni

 

Bisognerebbe inoltre proseguire l’opera iniziata di uniformazione della documentazione formulando, possibilmente, un calendario delle varie scadenze annuali. Bisogna, in definitiva, cercare  le strade per poter essere ciò che una provinciale deve essere e cioè il punto di riferimento al servizio di tutte le sezioni comunali e di base e il raccordo con le strutture superiori.

Attualmente la provinciale l’Aquila sembra aver ritrovato, perlomeno, una unità di intenti e una serenità finora sconosciute, questa cosa basterebbe da sola a ripagarci del tempo e dei chilometri, spero veramente che sia cosi, questa associazione ha già in se la forza di camminare da sola, deve solo prenderne coscienza.

Personalmente posso dire di aver imparato molto, qualcuno mi ha detto che presidente si diventa, è vero, le batoste si prendono e fanno bene, non credo di aver fatto tutto, ma sicuramente ho fatto tutto quello che mi era possibile.

In tutti i modi è stata un’esperienza intensa, ne è valsa la pena; al nuovo direttivo auguro buon lavoro affinché riesca a proseguire quanto di buono è stato avviato,  nella speranza che possa operare in piena serenità e spirito associativo, senza paura né soggezione di niente e nessuno.

Grazie a tutti per la pazienza e scusate gli errori che possiamo aver commesso,  erano tante le cose da dire e riassumere troppo non sempre rende giustizia agli avvenimenti.  Il ringraziamento più grande, però, va ai donatori, tutti i donatori e sotto qualsiasi bandiera, per quanto fanno e per come lo fanno, vi prego di ringraziarli tutti a nome mio e di tutto il Direttivo.

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                     Per il Direttivo Provinciale

                                                                                                               Il Presidente

                                    Ing. Guerrino Fosca