Rassegna Online - Bilancio Fiat / Il commento dei sindacati
I dati di bilancio resi noti la scorsa settimana ci dicono di un gruppo che alla fine del 2005, dopo una lunga crisi, registra per la prima volta conti positivi, segnando un netto miglioramento sul 2004.
Anche perché, in pochi lhanno ricordato, allutile oggi registrato corrisponde una Fiat molto più piccola di prima: il risanamento ha significato in questi anni una riduzione forte dei livelli occupazionali, continua a significare molti lavoratori in cassa integrazione.
Da quando cè Marchionne la Fiat sa comunicare benissimo.
Tutto ciò che è lecito immaginare, oggi, è che la Fiat ha la possibilità di ritrovare una linea di galleggiamento.
Frenare lemorragia (unanalisi più dettagliata del bilancio verrà comunque dal rapporto Practice-Fiom che sarà presentato a fine mese a Torino), frenare l'emorragia, dicevamo, è sicuramente importante, ma non basta.
La richiesta da parte della Fiat di una coda della mobilità lunga già ottenuta da Maroni nel 2002 ha aperto una querelle orrenda dice Airaudo che sembra preludere a una soluzione ancora peggiore: il rischio della perdita di titolarità del posto di lavoro.
Soluzione che il sindacato respingerà, prosegue il dirigente Fiom, così come, unitariamente, dirà di no a uneventuale ipotesi di licenziamenti che dovesse venire dalla Fiat.
Rassegna Online - Fiat Mirafiori / La metrica del lavoro finisce sotto
inchiesta
Fiat / Le fabbriche dopo l'adozione della nuova metrica del lavoro.
Il lavoro e i movimenti per farlo sono praticamente gli stessi, ma i tempi per spostare, tagliare, avvitare, sollevare la Fiat li ha ridotti drasticamente: anche del 20 per cento.
Questa la cronistoria del Tmc-2, il sistema di misurazione dei tempi per lesecuzione del lavoro elaborato nei pensatoi Fiat a metà degli anni Ottanta, sperimentato inizialmente nellindotto (la Magneti Marelli), contrabbandato insieme al sogno della fabbrica integrata di Melfi e oggi proposto nel piano Boschetti come unica uscita possibile dalla crisi.
Per ogni vettura che transita in linea noi lavoriamo 1 minuto e 36 secondi spiega Pasquale Ditolve, 36 anni, delegato Fiom, operaio della Fiat Sata di Melfi dal 93 .
Ma è utile, allazienda, creare un clima così conflittuale in un momento delicato come questo (ad agosto la quota di mercato Fiat è scesa ancora, al 6, 5 per cento) e nel quale, per superare la crisi, ci sarebbe grande bisogno anche del grande impegno di tutti i lavoratori? .
La tesi sostenuta dalla Fiom è nota: la Fiat procede verso la liquidazione del settore auto e, per questo, tenta in tutti i modi di ridurre i costi, estendendo a tutto il gruppo quel Tmc-2 che, guarda caso, è lo stesso sistema metrico usato dalla General Motors, il colosso di Detroit che dovrebbe fagocitare il Lingotto.
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Il bilancio Fiat confortato infine dalla Stilo.
- Fiducia d’obbligo all’assemblea Fiat di oggi, gli amministratori non potranno che dare una prospettiva di ripresa, dopo un primo trimestre che ripete e peggiora il cattivo andamento del 2001, con p....
- Dei tanti problemi che assillano la Fiat, quello del management è forse il principale.
Se era nota quella delle grandi imprese, in primis la Fiat di Gianni Agnelli, che sponsorizzò Carlo Callieri alla presidenza di Confindustria, è orm....
- I problemi della conglomerata francese Vivendi Universal non si sono chiusi col bilancio 2001, con la cancellazione di attivi per 13 miliardi di dollari, dopo una campagna acquisti di 50 miliardi d....
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Prima la put, poi Alfa-Ferrari: la Fiat divisa può piacere a Gm - 5.
Ma che deve temere dal fisco il bilancio Alitalia? - 11.
Più 39 milioni in bilancio a Strasburgo per partiti e trasferte - 13.
Roma - Luca di Montezemolo può avere, come ha avuto, una diversa idea di Fiat Auto.
E cioè una Fiat divisa in due, Fiat Auto propriamente detta, e il polo del lusso, con Alfa e Maserati trainate da Ferrar....
Roma - C'è qualcosa che non va nella definizione fiscale del bilancio di Alitalia per il 2003.
Roma - Il nuovo Parlamento europeo dovrà anzitutto confermare, oppure modificare, il bilancio di previsione 2005 predisposto in una delle ultime riunioni dell'apposita commissione di Strasburgo.
Bilancio Fiat in rosso, meno 800 mln di Euro
Bilancio Fiat in rosso, meno 800 mln di Euro .
Il gruppo Fiat chiuderà lanno con un risultato netto consolidato negativo per 800 milioni di euro.
Cantarella, intervenuto davanti alla commissione Attività Produttive di Montecitorio, ha ricordato che le immatricolazioni di Fiat Auto complessivamente «saranno inferiori solo del 5% a quelle registrati nel 2000.
In Italia, Fiat Auto venderà circa il 4% in meno, con una quota di mercato di circa il 35% (35, 5% nel 2000).
Nel resto dellEuropa occidentale, il calo delle immatricolazioni di Fiat Auto segue l'andamento del mercato (-5% circa)».
Cantarella ha sintetizzato i provvedimenti assunti dal Cda il 10 dicembre che comprendono, oltre al piano di ristrutturazione industriale, la riorganizzazione di Fiat Auto in quattro unità di business; la ridefinizione di un programma di dismissioni per due miliardi di euro nel 2002; il lancio di un prestito obbligazionario per oltre due miliardi di dollari convertibile in azioni General Motors; laumento di capitale ordinario per circa un miliardi di euro.
La crisi della Fiat pesa sulla fiducia
ROMA- La crisi della Fiat pesa sul clima di fiducia dei consumatori italiani: lindice che la misura è infatti tornato a scendere a dicembre, attestandosi sui valori minimi degli ultimi anni.
Per quanto riguarda la situazione personale degli intervistati - precisa lIstituto di studi e analisi economica - cala la convenienza immediata ad effettuare acquisti di entità rilevante e diminuiscono anche le possibilità di risparmio per i prossimi 12 mesi; i consumatori valutano invece in modo leggermente più favorevole rispetto allo scorso mese la situazione del proprio bilancio familiare..
«Gli ecoincentivi in parte andranno ad altre case automobilistiche - ha precisato Marzano - ed anche da questo punto di vista è necessario che la Fiat abbia modelli che funzionano».
Il ministro ha quindi giudicato positiva la ripresa del mercato dellauto, pur sostenendo che «il problema è la realizzazione di un piano industriale per la Fiat che tocchi tutti gli aspetti e, in primo luogo, la produzione di modelli concorrenziali»..
E questa lopinione del ministro per le Attività produttive, Antonio Marzano, sulla crisi Fiat.
Il ministro commentando i dati Isae sulla fiducia dei consumatori ha detto che «non solo la situazione della Fiat incide negativamente sulla fiducia dei consumatori, ma soprattutto sul Pil nazionale».
Dipartimento di Economia Aziendale Università di Pisa Facoltà di Economia
La prima sviluppa la tematica del bilancio di esercizio.
Il bilancio come strumento di rappresentazione e di interpretazione della dinamica aziendale..
Le fonti di regolamentazione del bilancio: normativa civilistica, principi contabili nazionali e cenno a quelli internazionali..
I.) e su Lanalisi di bilancio (paragrafo II.1.5., Vol.
QUAGLI A., Bilancio di esercizio e principi contabili, Torino, Giappichelli, (esclusi capitoli su attività finanziarie, Imposte sul reddito e imposte differite ed i paragrafi Il trattamento fiscale collocati al termine di ciascun capitolo).
Umanità Nova - Archivio 2002 - art1974
1 del 13 gennaio 2002 Fiat Gomme sgonfie Il 10 dicembre scorso lo stato maggiore della Fiat, riunito in Cda, ha preso atto della crisi strutturale del gruppo.
La drammatica situazione dei mercati internazionali dopo lo scoppio della guerra ha finito per tranciare definitivamente le speranze di ripresa di tutte le aziende più esposte al ciclo economico: e la Fiat è tra queste.
Non tutte le case produttrici sono nelle condizioni della Fiat: le tedesche Porche, Bmw, Audi beneficiano del loro posizionamento della gamma alta del mercato, con domanda anelastica e margini reddituali elevati; la francese Peugeot non è mai andata così bene, la Renault-Nissan ha qualche problema in più, ma anche le spalle larghe dell'azionariato statale; le tre grandi americane Ford, Gm, Daimler-Chrysler hanno avviato da tempo drastici piani di ristrutturazione e sanno di poter contare su un mercato ciclico in grado di premiarli una volta cessata l'emergenza.
La Fiat invece ha gli stessi problemi di sempre, con qualche acciacco nuovo: ha prodotti a bassa qualità, basso margine di profitto, scarsa capacità innovativa.
Photo by www.intermotori.com
Fiat: il rilancio che non c'è.
È evidente ormai a tutti che la Fiat sta nuovamente attraversando una fase estremamente delicata.
Innanzitutto la Fiat deve ancora incassare una tranche di quella penale (pari a 550 milioni di euro) e lo stato di salute di General Motors non depone a favore di un esito scontato.
La Fiat non si sottrae a questa logica spietata: il titolo è sceso in borsa sotto il valore nominale e viaggia vicino ai 5 euro, al minimo storico.
In uno scenario simile, la Fiat rischia concretamente di essere spazzata via in breve tempo, come produttore indipendente.
Da una parte Fiat schiaccia l'acceleratore sui risparmi e sul taglio dei costi: cassa integrazione a tutto spiano, per gli operai, ma anche per gli impiegati.
a luglio, la punta più alta della cassa alla Fiat), ma per la prima volta la c.i.g.
Nessun nuovo modello è infatti in cantiere per il marchio Lancia, mentre Fiat ed Alfa Romeo sono destinate a vivere di restyling.
Il Lingotto punta tutte le sue carte sulla Nuova Punto, un modello nato almeno una dozzina d'anni fa, e sulla Nuova Croma, in un segmento che non ha mai regalato soddisfazioni alla Fiat..
Rassegna telegiornali nazionali - giovedì, 9 novembre 2006 edizioni meridiane - Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva
Oggi l' amministratore delegato della Fiat ha annunciato che l' azienda torinese è uscita dalla ...
L' amministratore delegato della Fiat ha presentato oggi a Milano i numeri del bilancio Fiat del ...
Fiat penalizzata dalle vendite nel giorno della presentazione del bilancio del 2006 - - Business OnLine, Web Marketing, Net Economy
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Il titolo chiude la seduta a piazza Affari a quota 15, 9 euro con una flessione dell1, 17% Tratto da Fiat penalizzata dalle vendite nel giorno della presentazione del bilancio del 2006.
Il titolo chiude la seduta a piazza Affari a quota 15, 9 euro con una flessione dell1, 17% Dopo le anticipazioni in pillole sul bilancio di oggi, i dati di Cnh usciti ieri e soprattutto il rally delle azioni degli ultimi tempi, qualche realizzo era forse prevedibile.
Il flusso di cassa ristornato a livelli soddisfacenti sostiene comunque un bilancio che permette la distribuzione di dividendi per 276 milioni di euro.
Pur nella confermata focalizzazione sul core business di Fiat con il taglio agli investimenti ritenuti accessori, il gruppo continuerà a investire nella politica di rilancio del brand.
Bilancio Sociale o Bull Shit? - Economia e Finanza - Business OnLine: Manager, Professionisti, PMI e Aziende
OK Per Alitalia adesso i contendenti sono cinque Settore editoria, Antitrust inizia una indagine esplorativa Il Ticket sanitario per visite specialistiche potrebbe essere abolito dai Comuni E-commerce: perchè gli utenti italiani non comprano online? Ecco i risultati di un sondaggio Marketing Virale: anche le grandi multinazionali come Procter e Gamble la sperimentano Mastro Lindo: un personaggio pubblitario inventato nel 1958 e che ha ancora successo! Ottima crescita per l'Unione Europea: in testa Spagna e Germania, seguono Italia e Francia con +2% Cresce anche a Novembre il debito pubblico italiano toccando un nuovo record Liberalizzazione per il mercato energetico italiano: è arrivato il momento? Mission Zero nuovo film online di Pirelli con Uma Thurman Manichini Robot in Giappone per 'spiare' i potenziali clienti Telefonica pronta ed entrare in Olimpia e Telecom Italia ruggisce in Borsa [ Tutte le News ] Chi siamo Pubblicita Bilancio Sociale o Bull Shit?.
''Tutte cazzate', direbbe il mio amministratore delegato se gli andassi a proporre di fare il bilancio sociale', sorride amaro il collaboratore del Mitico Manager Connecting-Managers ..
Ferpi
SpA, TSA-Trasimeno Servizi Ambientali SpA, Autorità di Ambito Umbria1) Campagne di Comunicazione sui cantieri e le trasformazioni urbane: Comune di Lecce Menzione d'onore: Comune di Genova Campagne di Comunicazione per la promozione e la valorizzazione del territorio: Comune di Modena Menzione d'onore: Comune di Ancona 2002 Organizzazioni No profit Oscar di Bilancio e della Comunicazione delle Organizzazioni Non profit: Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Oscar di Categoria Assistenza sociale e sanitaria: Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Cooperazione allo sviluppo: Ai.Bi.
Nota della Cub sulla crisi Fiat
Nota della Cub (confederazione unitaria di base) sullindagine conoscitiva sullindustria dellautomobile avviata da commissione attività produttive della camera e commissione industria del senato audizione del 4.7.2002 La crisi Fiat.
La crisi Fiat viene da lontano, i sintomi erano visibili già nel decennio scorso e sono da imputare ad errori strategici ed a una evidente crisi di prodotto, specie sul marchio Fiat e Lancia.
La Fiat, dopo aver preteso ed ottenuto il monopolio dellauto in Italia, non è stata in grado di gestire e valorizzare né i marchi né le qualità dei dipendenti acquisiti.
LAlfa è stata massacrata dal punto di vista occupazionale ed omologata alla Fiat provocandone il lento declino e disperdendo un patrimonio di conoscenze, di ricerca e di progettazione. Sul versante produttivo, nel 1991, adducendo previsioni di comodo di un aumento di 3 milioni di auto a livello Europeo la Fiat ottenne finanziamenti per la costruzione di Melfi, e creato le condizioni per la chiusura degli stabilimenti di Desio, Chivasso, Rivalta, il pesante ridimensionamento di Arese e, da ultimo, di Mirafiori. Infine si è pensato allespansione verso altri settori, (Italenergia e ramo assicurativo) senza disporre delle risorse necessarie..
ZENER 1992: FIAT
Se qualcuno seguendo le mie riflessioni o indicazioni sul sito, che non costituiscono sollecitazione al risparmio, crede di diventare un De Paperoni, sappia che lo fa a suo rischio e periglio: se guadagna sono contento come un riccio, se perde mi dispiace perchè probabilmente ci perdo anch'io! venerdì, settembre 08, 2006 FIAT .
L'ispirazione su Fiat me l'ha data un articolo sul Sole 24 ore: la casa torinese produrrà in collaborazione con l'indiana TATA una vettura da 2.500 $, al conio europeo 2000 euro! E cosa ti danno se compri un modello base? I longheroni con i cerchioni? Non per niente: basta dare un'occhiata a bilanci passati, presenti e futuri (anche se questi sono frutto di analisi a volte troppo rosee) per cercare di capire se FIAT con una vettura da 2.000 euro (IVA esclusa o inclusa?) ripone le speranze di migliorare una marginalità che è già bassa .
Anzi: la marginalità finale (rapporto utile /ricavi) del bilancio FIAT (la vedete in fondo nei prospetti) deriva dal complesso di attività della Holding Fiat , attività diverse dal settore auto e, addirittura, nel 2005, la marginalità è scaturita esclusivamente da operazioni straordinarie derivanti da una bella plusvalenza (1, 1 miliardi!) a seguito della nota vicenda General Motor (guardate i dati 'ultimo bilancio' il salto dal MOL all'EBIT...solitamente si scende di valori ma a seguito di operazioni straordinarie il bialncio FIAT ha fatto il contrario conseguendo l'utile e margine finale).
Re: CRISI FIAT: il bilancio degli errori
Re: CRISI FIAT: il bilancio degli errori Da: da Il Corriere della Sera.
Commenti Anatomia di una crisi Fiat, il bilancio degli errori Tutto si può dire della crisi Fiat, ma non che fosse imprevedibile.
Lo conferma l'andamento del titolo in Borsa: come mostra chiaramente il grafico, a partire dal 1995, inesorabilmente, anno dopo anno, Fiat perde terreno rispetto all'indice del mercato europeo; complessivamente, l'80%.
UNA CRISI ANNUNCIATA - La categoria più beneficiata dalla crisi Fiat è quella dei giornalisti e commentatori economici.
Col titolo «Fiat? Vale un quinto di Telecom e rende meno di un Bot», scriveva il Corriere (12 dicembre 1999): «Le auto sono un bene maturo; la loro domanda cresce poco.
Inoltre più del 50% delle vendite Fiat è concentrato in Italia e Brasile, che non hanno brillanti prospettive economiche...».
Lo scenario non è roseo particolarmente per la Fiat che opera con pochi modelli, prevalentemente di fascia bassa.
La famiglia Agnelli controlla la Fiat con circa il 30% del capitale.
Ma Fiat non è un'azienda come le altre: sarebbe indelicato parlare di "vendita".
Anche se di vendita si tratta, come dimostra l'opzione put per la totalità del capitale che la Fiat ottiene da General Motors (Gm).
Mercato auto: positivo il bilancio 2006
03/01/07 - Lanno 2006 vede chiudere in positivo il bilancio delle immatricolazioni di nuove autovetture..
In una situazione concorrenziale sempre più agguerrita, le marche nazionali, grazie al successo di Fiat Grande Punto e Panda e degli altri modelli di Fiat Auto , hanno immatricolato oltre 85 mila vetture in più rispetto al 2005, attestandosi a fine 2006 a 714.669 unità..
Da sottolineare la crescita in volumi dei marchi Fiat e Alfa Romeo, rispettivamente del 17% e del 15, 7%.
Nel complesso Fiat Auto raggiunge e consolida la propria quota di mercato al 30, 7%, guadagnando 2, 8 punti sul risultato del 2005..
Fra le dieci vetture più vendute, Fiat Punto mantiene la testa della classifica con 12.939 unità in dicembre e 229.623 unità nel cumulato dei dodici mesi, oltre 55 mila vetture in più sul 2005.
Segue al secondo posto Fiat Panda con 9.192 unità nel mese (148.877 unità nel cumulato), e allottavo posto Lancia Ypsilon con 3.380 unità (sesto posto con 64.602 nel cumulato)..
Fiat Punto , nella versione Multijet, continua ad essere la vettura più venduta con 6.648 unità nel mese, seguita al quarto posto da Fiat Panda (2.958 unità), al sesto da Fiat Stilo (2.047) ed al nono da Fiat Croma (1.759).
"CHAOS"
Lo smantellamento della Fiat di Pomigliano, di Arese, della Lancia e, ora, di Mirafiori a Torino rappresentano il tentativo (per ora riuscito) di trasferire parti intere, di produzione pesante in altri luoghi territoriali (Cassino, Melfi, Fiat Avio a Brindisi ecc.).
Mentre la produzione aumenta, perché si registra una stabilità tra domanda e offerta sul mercato, mentre, d'altra parte, aumentato considerevolmente i profitti (si veda il fatturato-bilancio Fiat del 1995, raffrontato a quello del 1994), le sedi produttive vengono smantellate, vengono inseriti turni lavorativi durante il sabato, viene usata la flessibilità per contenere uno spreco di forza lavoro non eccedente, ma non si parla più, ad esempio, di qualità totale (termine sbandierato da Cesare Romiti non meno di un anno fa), di rapporti di produttività, di qualificazione delle mansioni e strutturazione delle competenze.
Se la Fiat, ad esempio, si trasferisce a Melfi, non è perché qui la forza-lavoro "costa meno" che a Torino o a Milano o a Pomigliano, bensì perché lo stato ha sovvenzionato con ingenti capitali, con dimezzamenti del fatturato di spesa complessivo nella vendita territoriale, con dilazionamenti vantaggiosi di tali vendite, la costruzione dell'azienda.
CIDA NEWS
Per capire perché la Fiat sia stata recentemente indotta ad avanzare al Governo la richiesta dello stato di crisi della società, a cui si connette il forte rischio della stabilità occupazionale per migliaia di lavoratori, è importante per rapidi flash ricostruire le vicende del comparto automobilistico negli ultimi anni e i suoi riflesso sull'azienda torinese.
Fiat in affanno sul mercato europeo
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Il gruppo FIAT è il produttore che ha subito sul mercato europeo la maggiore contrazione delle vendite, pari, secondo i dati dell'ACEA, al 18, 2 per cento; Volkswagen ha registrato una diminuzione del 6, 4; Renault del 2, 6; Ford del 2, 2 per cento.
L'inesorabile erosione di quote di mercato del marchio Fiat
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La parabola discendente della Fiat ha cominciato a prodursi negli anni novanta e non accenna ancora ad arrestarsi.
Più in particolare fino ai primi anni del decennio scorso la FIAT Auto era il secondo gruppo in Europa, con una quota del 14-15 per cento del mercato; nel 1997 si attestava all'11, 8 per cento, scendendo ulteriormente al 9, 6 nel 2001.
Questa perdita di quote di mercato è stata particolarmente grave sul mercato italiano, il secondo in Europa per numero di vetture immatricolate, dove si è registrata una drastica contrazione: alla metà degli anni ottanta la quota dei marchi FIAT, Lancia e Alfa Romeo sul mercato nazionale era prossima al 60 per cento; nel 1995 è scesa al 45, 4 e l'anno scorso si è collocata al di sotto del 35 per cento.
Santolo Cannavale -
01/02/2007 - Il Comunicato stampa riguardante i risultati 2006 del Gruppo Fiat, approvati dal Consiglio di Amministrazione, è rilevabile dal sito internet www.fiatgroup.com nella sezione: Sala stampa -Comunicati .
I ricavi del Gruppo Fiat nel 2006 sono stati pari a 51, 8 miliardi di euro, in crescita dell11, 4% sul 2005 principalmente grazie al contributo di Fiat Auto e Iveco.
Larea Automobili ha realizzato ricavi per 25, 6 miliardi di euro, con una crescita del 20, 2% trainata dai maggiori volumi di vendita di Fiat Auto, i cui ricavi sono saliti a 23, 7 miliardi di euro con un incremento del 21, 3%.
Sono in aumento i ricavi di Fiat Powertrain Technologies (+11, 0% su base omogenea) e Magneti Marelli (+10, 5%).
Miglioramenti significativi sono stati realizzati nellarea Automobili, in particolare da Fiat Auto che ha conseguito nellesercizio un risultato positivo di 291 milioni di euro, contro una perdita di 281 milioni di euro del 2005, e da Iveco, il cui risultato è salito da 332 milioni di euro a 546 milioni di euro.
Landamento negativo di Comau (attualmente oggetto di ristrutturazione) è stato solo in parte compensato dai migliori risultati di Magneti Marelli, Fiat Powertrain Technologies e Teksid.
La Repubblica/economia: Crisi Fiat, il governo proroga gli ecoincentivi
Altri tre mesi per la misura che nel mese di dicembre ha fatto fare un balzo alle vendite del settore Crisi Fiat, il governo proroga gli ecoincentivi Incontro banche e Lingotto: ribadita la validità del piano .
Una misura di carattere urgente varata sull'onda della crisi Fiat e dei buoni risultati portati a casa dal settore dell'auto che nel mese di dicembre, proprio grazie agli ecoincentivi, ha visto aumentare le vendite del 51 per cento.
Ventisette per cento per la Fiat anche oggi sotto i riflettori dopo l'annunciata riunione tra banche creditrici e vertici del Lingotto, che si è conclusa, secondo fonti bancarie, con la piena disponibilità, da parte delle aziende di credito a eventuali cambiamenti all'interno del piano di rilancio concordato a maggio con l'azienda.
Riunione allargata quella di oggi per le banche che assistono la Fiat nel suo processo di ristrutturazione.
L'appuntamento è servito, dicono le banche, per illustrare l'evoluzione del piano Fiat e per esaminare le prime bozze dei conti 2002 del Lingotto.
Durante la riunione, secondo quanto riferito da ambienti bancari, non sono stati consegnati documenti relativi al bilancio Fiat o al piano di risanamento, ma sarebbero stati esaminati i primi dati sui conti 2002 del gruppo.