Principe Giovanni Alliata di Montereale
Fonte:http://www.archivio900.it/indicenomi/default.asp?id=1361.

Nasce a Rio de Janeiro nel 1921ed ereditera' in maniera poco chiara una fortuna in proprieta' di ogni tipo in Brasile.
Il principe Alliata di Montereale, Gran Maestro della potente loggia massonica degli Alam, leader del partito monarchico, e' uno dei mandante della strage di Portella delle Ginestre, come afferma Gaspare Pisciotta, poco prima di essere assassinato in carcere. Nel 1946 spendeva 2 milioni di allora al mese per sostenere ogni tipo di attivita' separatista in Sicilia.
Ha dilapidato un patrimonio in una vita piena di donne e tavoli da gioco oltre che di massoneria. Di disponibilita' finanziarie comunque ne ha sempre avute.
Diverra' anche Gran Maestro dell'osservanza massonica di Piazza del Gesu'. Sara' anche a capo di una loggia massonica coperta attraverso la quale intratteneva ambigui rapporti con uomini d'affari in Sudamerica.
Sara' il finanziatore del giornale "Il popolo di Roma" del Fronte Nazionale Monarchico.
Nel 1970 una "soffiata" gli permette di sfuggire alla cattura ordinata dalla Procura della Repubblica di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul fallito golpe del principe Junio Valerio Borghese e di rifugiarsi all'estero. Secondo i giudici Alliata avrebbe partecipato alla stesura del progetto politico-militare ed avrebbe richiesto collaborazione ai boss di Cosa Nostra, che tramite Luciano Liggio, pero' rifiuteranno. Verra' poi prosciolto e tornera' tranquillamente in Italia.
Compare poi fra i destinatari di un avviso di garanzia inviato dalla magistratura di Padova che indaga sull'attivita' del gruppo neofascista la Rosa dei Venti.
La procura di Palmi emette un ordine di cattura contro di lui l'11 Maggio 1994 per "associazione a delinquere e associazione segreta per aver fatto parte di un gruppo massonico occulto con finalita' di interferenza sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, di enti pubblici e di servizi pubblici essenziali e per impedire ed ostacolare il libero esercizio del diritto di voto". Il 20 Giugno 1994 muore a Roma, mentre e' agli arresti domiciliari.