Nomi Vari

GOLPE BORGHESE (7/8.12.1970)

imputati
Junio Valerio Borghese (organizzatore  Fronte Nazionale)
Stefano Delle Chiaie (Avanguardia Nazionale)
Vito Miceli (SID e P2)
Filippo De Jorio (DC, P2 e Alleanza Nazionale)
Sandro Saccucci (FN, Msi e massone)
Duilio Fanali (P2)
Giuseppe Lo Vecchio (col. aereonautica P2)
Giuseppe Casero (gen. aereonautica P2)
magg. Berti
Remo Orlandini (probab. P2)
G. Matta

1) Processo contro J. V. Borghese, S. Saccucci, R. Orlandini, G. Matta per
   cospirazione armata contro i poteri dello stato; V. Miceli per favoreggiamento
    1) sentenza:14.4.78 Miceli assolto con formula piena, Orlandini condan-
            nato a 10 anni, Borghese morto, pene tra gli 8 anni e i 5
            mesi per gli altri, assolto il maggiore Berti
    2) appello: dic. '84 tutti assolti
    3) cassazione: conferma


ROSA DEI VENTI (1973)

1) Tamburino inizia l'istruttoria
2) Nel dic. '74 l'inchiesta viene unificata con quella per il golpe Borghese, a Roma
3) Processo:
    1) sentenza lug. '78: Miceli assolto, Lercari, De Marchi, Cavallari,
                Spiazzi e Rampazzo condannati a 5 anni per cospirazio-
                ne politica; i gen. Nardella e Ricci condannati a 4
                anni; altri a pene minori
    2) appello dic. '84: tutti assolti
    3) cassazione: conferma

GOLPE SOGNO (10.8.74)

1) Imputati Sogno e Cavallo. Istruttoria iniziata da Luciano Violante, viene passata a Roma
2) Il 12.9.78 il giudice istruttore a Roma chiude il tutto "perché non è stato commesso il fatto".





from http://www.geocities.com/lollocas/neofa/pers_a.htm

Massimo Abbatangelo
Deputato più volte del MSI, candidato di Alleanza Nazionale alle europee del '94. Condannato in primo grado e assolto in appello per la strage di Natale (era accusato di aver fornito l'esplosivo alla mafia). Condannato per detenzione illegale di armi.
Danilo Abbruciati
Esponente di spicco della Banda della Magliana. Punto di contatto con Pippo Calò e Domenico Balducci. In contatto con Cesare Valsania. Secondo Angelo Izzo avrebbe commissionato a Fioravanti l'omicidio Pecorelli. Partecipa nel '75 all'omicidio di Amilcare Di Benedetto. Il 3.2.81 uccide Antonio Leccese. Il 16.10.81 partecipa all'omicidio di Domenico Balducci. L'11.3.82 uccide Duilio Fratoni, mafioso legato a Contorno. Morto ucciso il 27.4.82 dopo che aveva sparato al vice presidente del Banco Ambrosiano Roberto Rosone. Uomo di Fabiola Moretti.
Giano Accame
Repubblichino. Giornalista. Redattore del Borghese e militante di Nuova Repubblica negli anni '60. Direttore di "Nuova Repubblica". Collabora a "Lo Stato". E' nell'indirizzario italiano dell'Aginter Press. Nel '65 partecipa al convegno dell'Istituto Pollio con una relazione su "la controrivoluzione degli ufficiali greci". (AgNe p. 96) Collabora a Il tempo, Lo Specchio, Vita, Il Fiorino. Direttore del Secolo d'Italia. E' animatore con Ernesto De Marzio del Centro di Vita Italiano. Collaboratore de L'Italia Settimanale negli anni '90. Dirige insieme a Alemanno la rivista Area, della corrente "sociale" di AN. Il 30.11.96 partecipa a Roma al convegno sul caso Priebke.
Gabriele Adinolfi
Leader (con Roberto Fiore) di Terza Posizione. Propose ai militanti di TP di entrare in Nuova Acropoli. Fugge dall'Italia nel 1980.
Marco Affatigato
Esponente negli anni '70 di Ordine Nero. Accusato di ricostituzione del PNF e di favoreggiamento per la fuga di Tuti dal carcere. Latitante in Francia nei primi anni '80. Collaboratore dei servizi segreti italiani, americani e francesi. Dopo la strage di Ustica si disse che era presente sull'aereo, e sarà uno dei primi inquisiti per la strage di Bologna (era un depistaggio organizzato, tra gli altri, da Marcello Soffiati). Collabora con la giustizia. Consulente aziendale. Nel '94 lavora a un progetto di "terzo polo" televisivo, con Tv Studio e Tiesse (soc. Le Sile). Sarebbe stato sul punto di comprare le frequenze da Piero Angelini (DC inquisito), ma il giudice ha sigillato gli impianti di Tv Studio. Il 5.12.94 viene arrestato a Lucca (o a Massa) con l'accusa di porto e detenzione di esplosivi insieme a dei croati.
Gino Agnese
Giornalista. Biografo di Marinetti. Redattore dell'agenzia Oltremare. E' nell'indirizzario italiano dell'Aginter Press. E' dal '94 esperto di comunicazioni per Alleanza Nazionale. Commentatore de Il Tempo.
Paolo Aleandri
Esponente di Ordine Nero negli anni '70. Tra i fondatori di Costruiamo l'azione. Ha rapporti con Gelli e con la P2. Nell'estate '78 entra in contatto con la banda della Magliana "tramite Aldo Semerari". Nel '79 viene rapito dalla Banda della Magliana per una mancata restituzione di armi. Verrà rilasciato grazie all'intervento di Carminati a altri. Nell'80 partecipa a una riunione a casa Semerari. Assume il nome di copertura di Maurizio. Arrestato, collabora con la giustizia.
Alessandro Alibrandi detto Alì Babà
Figlio del giudice (poi esponente del MSI) Antonio Alibrandi (negli anni 70 giudice istruttore del tribunale di Roma). Milita nel MSI con Cristiano Fioravanti e poi nei NAR. Nel marzo '77 partecipa a una sparatoria con la polizia a Borgo Pio. Uccide il 30.9.77 Walter Rossi con Cristiano Fioravanti. Partecipa anche all'uccisione di Roberto Scialabba il 28.2.78. Partecipa al furto in casa di Fred Bongusto il 26.4.79. Nel '79 intraprende rapporti con Avanguardia Nazionale e con la criminalità organizzata, in particolare con la Banda della Magliana. Viene arrestato dal giudice Mario Amato, ma viene scarcerato e emigra in Libano, dove si arruola nella Falange sciita. Nel giugno '81 torna in Italia dopo l'arresto di Valerio Fioravanti. Probabilmente è lui l'uccisore di Giuseppe De Luca (Terza Posizione) il 31.7.81. Il 21.10.81 partecipa all'uccisione dei poliziotti Straullu e Di Roma. Il 5.12.81 viene ucciso dalla polizia durante un assalto a una pattuglia della polizia stradale vicino la stazione Labaro di Roma.
Giovanni Allavena
Generale. Fedele di De Lorenzo. Direttore del SIFAR dall'ottobre '62 fino al giugno '65. Coinvolto nel tentato golpe del '64. Consegnò nel '67 i fascicoli del SIFAR a Gelli. Iscritto alla P2. Da un'informazione ottenuta dal giudice Casson nel '95 risulterebbe in un elenco di 12 agenti della CIA italiani.
Giovanni Francesco Alliata di Montereale
Nato nel 1921 a Rio de Janeiro. Gran Maestro della Loggia degli Alam. Leader del Partito Monarchico nel dopoguerra. Secondo Pisciotta fu uno dei mandanti della strage di Portella delle Ginestre. Nel '46 sostenne finanziariamente l'attività separatista in Sicilia. Finanzia il "Popolo di Roma" (FNM). Eletto nel '47 coi monarchici alla regione Sicilia. Parlamentare dal '48 al '63. Nel '47 ha costituito 14 SPA fantasma. Dal '65 è domiciliato a Malta, e dal '70 è cittadino di Malta. Presiede negli anni '60-'70 l'Accademia del Mediterraneo. Diviene anche Gran Maestro dell'osservanza massonica di Piazza del Gesù. Il 17.9.70 fonda la Confederazione Mondiale corrispondenti diplomatici. Nel '70 sfugge a un mandato di cattura per il golpe Borghese e si rifugia all'estero. Sarebbe stato il collegamento tra Borghese e la Mafia. Prosciolto, tornerà in Italia. Indagato per la Rosa dei Venti (riceve un avviso di reato il 1.10.74). L'11.5.94 viene spiccato un mandato di cattura contro di lui per le sue attività massoniche. Muore il 20.6.94 a Roma mentre è agli arresti domiciliari. Da un'informazione ottenuta dal giudice Casson nel '95 risulterebbe in un elenco di 12 agenti della CIA italiani.

Giorgio Almirante
Nato il 27.6.14 a Salsomaggiore. Redattore del Tevere e de La Difesa della Razza. Sottosegretario del ministero della Cultura Popolare della RSI. Nell'aprile '44 firma un bando che intimava la resa ai partigiani pena la "fucilazione alla schiena" (verrà per questo condannato). Nel gennaio '46 fonda i FAR. Leader del MIUS nel '46. Nel dicembre '46 fonda il MSI, di cui è il primo segretario. Nel '50 viene sostituito da De Marsanich e poi da Michelini. Capo della corrente di Sinistra del MSI.
Partecipa nel '66 e nel '68 agli agguati all'Università la Sapienza di Roma armato di bastone. Nel giu '69, dopo la morte di Michelini, viene eletto segretario del MSI. Il 7.11.69 partecipa a una riunione del MAR a Viareggio. Nel gennaio '70 è sicuramente informato del golpe Borghese (ha tre esponenti del MSI a seguire gli eventi).
Nel '72 fonda con i monarchici il Movimento Sociale-Destra Nazionale. Poi tenta la fondazione di una Costituente Nazionale. ('75) Ma viene colpito dalla scissione di Democrazia Nazionale ('76). Il 24.5.73 la Camera concede l'autorizzazione a procedere contro Almirante per "ricostituzione del partito fascista".
Nel luglio '74 la Camera autorizza a procedere contro Almirante che aveva incitato la piazza a fare come "il Portogallo, la Grecia e la Spagna". Nel '75, ai funerali di Mantakas, incita i miltanti del FDG a "difendersi da soli". Accusato per favoreggiamento nella fuga di Cicuttini in Spagna (assolto nell'86 per amnistia).
Nel '77 sceglie come segretario del FdG (nonostante non fosse stato il più votato dalla base) il suo pupillo Fini.
Nel '79 si accorda con Rauti, che diviene vicesegretario del MSI. Nel '79 ottiene il 77% dei voti come segretario del MSI. Nell'80 scrive "Processo alla repubblica" per la Nuova Repubblica. All'inizio degli anni '80 raccoglie firme per l'introduzione della pena di morte, riscuotendo numerosi consensi. Nell'82 ottiene il 75% dei voti al congresso del MSI.
Nell'84 praticamente non ha più oppositori all'interno del MSI. Nell'87 fa eleggere segretario del MSI Fini (dicembre), prima di morire nell'88.

Giuseppe Aloja
Generale. Ammiratore dei colonnelli greci. Negli anni '60 si circonda di giornalisti amici (tra cui Rauti, Giannettini, Torchia, Beltrametti). Commissiona loro un pamphlet contro De Lorenzo (suo rivale), intitolato "Le mani rosse sulle forze armate". Iscritto alla P2 dal 1973.

Nico Azzi
Militante delle SAM negli anni '70. Militante del gruppo la Fenice e del MSI. Il 7.4.73 si fa esplodere una bomba tra le gambe sul tratto Roma-Genova. Rinviato a giudizio l'11.4.95 per le bombe di ON degli anni '70. Il 20.11.97 partecipa a un'assemblea a Milano contro la detenzione di Carlo Maria Maggi.

Domenico Balducci per gli amici Memmo
Imprenditore mafioso. Negli anni '50 incontra all'Ucciardone Pippo Calò. Legato alla Banda della Magliana attraverso Danilo Abbruciati, insieme a Ernesto Diotallevi. Socio nella coop. edilizia Delta di Guido Cercola. Il più noto "usuraio di Campo de' Fiori" tramite l'amico Oberdan Spurio. Divenne il principale investitore dei proventi della Banda della Magliana, in collaborazione col costruttore Danilo Sbarra, il faccendiere Flavio Carboni e il finanziere italo-svizzero Florence Lay Ravello Tentò con Calò e Diotallevi un sequestro del produttore Carlo Ponti Latitante dal gennaio 1980. Ucciso il 16.10.81.

Edgardo Beltrametti
Giornalista. Collaboratore del Borghese. Con il nome di Ennio Giolli collaboratore de Il Tempo. Amico di Rauti. Leader dei Nuclei per la Difesa dello Stato. Sarebbe uno degli autori del pamphlet "Le mani rosse sulle Forze Armate" commissionato dal gen. Aloja contro De Lorenzo. Relatore (presenta e conclude) al convegno del '65 all'Hotel Parco dei Principi. Il 24-26.6.71 partecipa a un convegno su "Guerra non ortodossa e difesa" presso l'istituto di studi militari Nicola Morselli. Nel '72 fonda l'ISSED. E' condirettore di Politica e strategia.

Gianfranco Bertoli
Nato a Venezia il 30.4.33. Infiltrato fin dal 1954 nei movimenti di sinistra e di estrema sinistra. Informatore del SIFAR e dei carabinieri dal '54 al '60 (sigla IR031). Milita in Pace e Libertà. Si spaccia per militante del PCI. Dal '66 passa dal servizio informazioni interne al controspionaggio e servizi internazionali. Nel luglio '70 è ospite a Padova dell'OASI. Qui conosce Eugenio Rizzato e altri rosaventisti. Il 30.10.70 tenta una rapina a una coppia di affittacamere a Padova con Gastone Faccin. Fugge quindi all'estero. Il 17.5.73 compie la strage della questura di Milano e si professa anarchico. Nel '90 il suo nome comparirà nelle liste di Gladio (sigla 0375). (Secondo il giudice Casson si tratta proprio di lui). Da un'informazione ottenuta dal giudice Casson nel '95 risulterebbe in un elenco di 12 agenti della CIA italiani.

Gino Birindelli
Ammiraglio della Marina. Nominato nel '70 comandante delle forze navali alleate del Sud Europa a Malta. Nel '70 avrebbe avuto contatti con la Lega Italia Unita. Inoltre è risultato in contatto con membri di Ordine Nero e con Degli Occhi. Nel maggio '71 dirà nel mezzo della campagna elettorale a Malta che se i laboristi avessero vinto, "Malta perderà la sua libertà". Il 25.6.71, quando i laburusti vinserò le elezioni a Malta, Birindelli viene espulso come "persona sgradita". Deputato romano del MSI, entra nel '72, diviene il presidente del MSI-DN. Nel settembre '72 tiene un corso per subacquei e incursori della Marina a La Spezia. Nel giugno '74 esce dal MSI. Partecipa nel '76 a Democrazia Nazionale. Iscritto alla P2. Sarebbe stato aiutato dai fratelli massoni nella campagna elettorale.

Maurizio Boccacci
Nato nel '57. Residente ad Albano Laziale. Militante negli anni '70 del MSI e del FUAN. Militante di Avanguardia Nazionale. Compagno di scuola di Giusva Fioravanti. Sindacalista della CISNAL-credito. Istruttore di pugilato. Fonda nel 1984 a Grottaferrata il Movimento Politico Occidentale, di cui è il leader fino allo scioglimento per decreto nel '93. E' responsabile di un'aggressione a Grottaferrata contro un giovane di sinistra l'1.2.93. Il 16.4.94 guida un centinaio di nazi-skin all'assalto del centro sociale Break Out a Primavalle a Roma. Il 14.5.94 tiene un comizio a Vicenza. E' presente domenica 20.11.94 allo stadio di Brescia durante gli scontri tra tifosi e polizia che portano al ferimento del vicequestore Giovanni Selmin. Arrestato per i fatti di Brescia, il 7.12.95 viene rinviato a giudizio per "resitenza", "lesioni aggravate", "porto abusivo di armi", "manifestazioni fasciste" e altro. Nella notte fra 10 e 11 dicembre '95 viene fermato mentre affigge manifesti con la scritta "Liberate Priebke". Il 3.6.96 organizza una manifestazione di solidarietà per Priebke fuori dal tribunale di Roma, dove si sta svolgendo il processo al gerarca nazista. Si definisce "soldato fascista senza compromessi" e dice: "Ammiro quello che Hitler ha fatto... Gli ebrei erano dei nemici che si opponevano ai suoi disegni". Nel '97 mentre gira per il palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio, aggredisce un brigadiere per protestare contro il processo ai fratelli Ovidi. Condannato a 4 anni e 2 mesi per gli scontri di Brescia-Roma del 20.11.94.

Junio Valerio Borghese
"Principe". Nato nel 1904. Pluridecorato. 800 omicidi di guerra. Comandante della Decima Mas della RSI. Sfugge alla rappresaglia partigiana consegnandosi agli americani. Condannato il 17.2.49 a 12 anni (amnistiati nel '48).
Presidente onorario del MSI dal 2.12.51. Nel '52 tiene a battesimo il Secolo d'Italia. Nello stesso anno apre i lavori del III congresso del MSI.
Nel '53 tenta di fare una serie di comizi nel Nord Italia per le elezioni politiche, ma gli viene impedito. Presidente della FNCRSI fino al '59. Milita nel Comitato Tricolore. Nel dic. 65 riceve denaro dell'OPUS DEI da Sindona. Esce dal MSI nel '68 perché depennato dalle candidature. Scrive sul giornale di Ordine Nuovo invitando a votare scheda bianca. Il 13.9.68 fonda il Fronte Nazionale. Prepara da allora il "golpe Borghese", che avviene la notte tra il 7 e l'8 dicembre '70, ma viene interrotto per un ordine superiore. Si sarebbe vantato di aver organizzato la rivolta di Reggio e le attività del neofascismo siciliano. Borghese fugge dall'Italia e muore a Cadice il 24.8.74.

Ermanno Buzzi
Esponente bresciano di Avanguardia Nazionale negli anni '70. Mercante d'arte. Arrestato il 5.1.75 per rapina. Subito dopo la strage di Brescia aveva commentato: "Mi sono goduto lo spettacolo e la soddisfazione di vedere otto porci rossi morti". Arrestato per la strage di Brescia del 28.5.74, è stato condannato all'ergastolo in primo grado. In carcere nel '77 avrebbe confessato a Gianni Guido la sua colpevolezza. Ucciso in carcere (a Novara) il 13.4.81 da Pier Luigi Concutelli e Mario Tuti.

Sergio Calore
Membro della direzione di Ordine Nuovo negli anni '70. Esponente di Costruiamo l'azione alla fine degli anni '70. Accusato di aver messo delle bombe in piazza rivendicate dalla sigla Movimento Politico Rivoluzionario. Arrestato con Signorelli nel '79. Conobbe in carcere Valerio Fioravanti. Con Fioravanti organizza l'omicidio Arcangeli (ma sbagliano obbiettivo e uccidono Antonio Leandri). Viene arrestato nuovamente il 17.12.79 subito dopo l'omicidio Leandri. Nell'80 partecipa a una riunione a casa di Semerari e prende il nome di copertura di Daniele. (secondo Aleandri) Inquisito per la strage di Bologna. E' un "pentito", collaboratore della giustizia. Arcangeli (ma sbagliano obbiettivo e uccidono Antonio Leandri). Viene arrestato nuovamente il 17.12.79 subito dopo l'omicidio Leandri. Nell'80 partecipa a una riunione a casa di Semerari e prende il nome di copertura di Daniele. (secondo Aleandri) Inquisito per la strage di Bologna. E' un "pentito", collaboratore della giustizia.

Giuseppe Calò detto Pippo
Nato nel '32. Soprannominato "salamandra". Nel '54 tenta di uccidere Francesco Scaletta. Fu condannato a soli 8 mesi di carcere. Là conobbe Domenico Balducci. Boss mafioso. Nel '71 si trasferì a Roma. Ricercato dal 1973. Negli anni '70 si lega a Balducci. Negli anni '70 fa parte del clan di Bontate, ma nei primi anni '80 passa dalla parte dei corleonesi. Nell'80 ospita Buscetta (latitante) e gli presente Balducci e Diotallevi. Vive con il falso nome di Mario Aglialoro. E' il "cassiere della mafia" nei primi anni '80. Tentò con Calò e Diotallevi un sequestro del produttore Carlo Ponti. Arrestato il 29.3.85 a Roma. Inquisito per l'omicidio Pecorelli. Condannato all'ergastolo per la "strage di Natale" del 23 dicembre '84.
Duilio Canu Fondatore nel '90 di Azione Skinhead, gruppo che raccoglie i boys san dell'Inter. Arrestato il 24.5.98 nell'ambito dell'operazione Thor della DIGOS contro gli Hammerskins

Massimo Carminati
Nato nel '58 a Milano. Trapiantato a Roma. Negli anni '70 milita nella sez. EUR del MSI. Milita quindi nei NAR. Si associa (dal '77-'78) alla Banda della Magliana, per la quale effettua "recupero crediti". Nell'aprile '80 uccide Teodoro Pugliese per ordine della Banda della Magliana. Si faceva valere anche come artificiere. Nel febbraio '81 disse a Cristiano Fioravanti di aver ucciso 2 persone per ordine di Franco Giuseppucci. Secondo la testimonianza di Claudio Sicilia, partecipò con Claudio Bracci e altri della Magliana al ferimento di Mario "palle d'oro" Proietti. Latitante, viene arrestato il 22.4.81 a pochi passi dal confine svizzero in compagnia di Domenico Magnetta. Secondo alcuni pentiti ebbe un ruolo nel depistaggio della strage di Bologna. E' stato condannato a 10 anni nell'ambito del processo alla Banda della Magliana. Inquisito e poi prosciolto per l'omicidio Pecorelli.

Giancarlo Cartocci
Nato a Cascia (PG) il 30.10.47. Studia ragioneria. Militante del MSI e dal '66 di ON. Il suo nome è nell'agendina di Merlino. Partecipa nel '68 al viaggio in Grecia e poi aderisce al Movimento Studentesco di Giurisprudenza di Serafino Di Luia. Nel '69 partecipa alla ricostituzione di Avanguardia Nazionale. Diviene l'uomo di fiducia di Mario Tedeschi. Risulta essere in contatto col ministero degli Interni. E' responsabile romano del Soccorso Tricolore. Nel febbraio '69 partecipa all'assalto con molotov alla facoltà di Magistero occupata. Viene arrestato il 12.12.69 in seguito alle bombe di Milano e Roma, ma viene subito rilasciato. Alla fine del '69-inizio '70 conosce Mario Pavia (del Fronte Nazionale), presentatogli da Salvatore Francia. Pluridenunciato nel '70 per reati commessi durante cortei politici e sindacali. Nel maggio '70 s'incontra più volte con Serafino Di Luia Nell'agosto '70 partecipa al campo paramilitare "Sigfrido" di ON organizzato da Salvatore Francia. Milita quindi in Ordine Nero e viene arrestato il 3.6.74. Candidato nel '97 al consiglio comunale di Roma per il MS-FT, ottiene 84 voti.

Enrico Caruso
Nel '75 è tra gli aggressori e uccisori di Alberto Brasili a Milano. Condannato a 16 anni e 4 mesi. Nell'83 ottiene la semilibertà e si diede alle rapine con camerati. La base della banda è in v. Ofanto a Milano. Latitante a Santo Domingo dall'85, mantiene contatti con esponenti dell'eversione veneta. Con il nome di Josè Palermo Mendoza, fa il commerciante e fonda il club Lion's di Esperanza. Viene scoperto nel 1992. Estradato in Italia da Santo Domingo il 23.8.95. Compare nell'inchiesta del giudice Salvini su Piazza Fontana. Rinviato a giudizio per associazione sovversiva, costituzione di banda armata, detenzione e porto di armi ed esplosivi nel '99.

Augusto Cauchi
Militante di Ordine Nero in Toscana. E' considerato il tramite tra i fascisti eversivi e Licio Gelli. Collegato al SID. Organizzò insieme a Betani un'irruzione nella presunta sede dell'organizzazione "Stella Rossa" per conto della polizia (secondo la testimonianza di Luciano Franci). Espatriato, vive in Argentina. Il 7.4.95 i giudici chiedono l'estradizione all'Argentina. Da un'informazione ottenuta dal giudice Casson nel '95 risulterebbe in un elenco di 12 agenti della CIA italiani.

Roberto Cavallaro
Simpatizzante del Gruppo Alfa all'Università Cattolica di Milano. Fascista di Verona. Giovane sindacalista (CISNAL). Mediante coperture dall'alto (SID) è nominato magistrato militare a Verona (senza averne alcun titolo). Chiamato in causa da G. Porta Casucci per lo scandalo Rosa dei Venti. Arrestato il 19.11.73. Nomina come avvocato Lionello Luci. Nel '74 collaborò con i giudici che indagavano sul complotto della Rosa dei Venti. Rimesso in libertà nel settembre '74.

Luigi Cavallo
Nato a Torino nel 1920. Dal '37 si lega alla polizia torinese. Nel '43 aderisce al gruppo Stella Rossa. Emigra in Francia. Militante del PCI e giornalista de l'Humanité e dell'Unità nei primi anni del dopoguerra, viene espulso dal PCI come agente della CIA nel '49. Va dunque negli USA dove resta circa 3 anni come corrispondente della Gazzetta del Popolo da New York. Nel '53 torna in Italia e fonda con Sogno Pace e Libertà. Nel novembre '54 litiga con Sogno. Nel '62 fonda Tribuna Operaia. Entra in rapporti col col. Renzo Rocca e con il SIFAR per gettare le basi della schedatura degli operai FIAT dal '64 al '66. Nel '67 sostituisce il SIDA con Iniziativa Sindacale, con la quale conduce una campagna antisciopero. Nel 1968 sparisce dalla circolazione. La madre sparge la voce della sua morte. Nel '69 viene di nuovo reclutato dalla FIAT per contrastare con la propaganda i movimenti di fabbrica dell'"autunno caldo". Il movimento che fonda è Iniziativa Operaia. Nel '70 prende accordi con Tullio Abelli (MSI) per organizzare "4 squadrette" in FIAT. Nel '71 il pretore R. Guariniello scopre un servizio segreto privato della FIAT diretto da Cavallo. Negli anni '70 prende la tessera del PSU. Nel '71 è il vice di Sogno nei Comitati di Resistenza Democratica. Nel '74 è implicato con Sogno in un progetto di golpe. "...un golpe di destra con un programma avanzato di sinistra che divida lo schieramento antifascista e metta i fascisti fuori gioco...". Arrestato il 5.5.76. Nel novembre 1977 si fa promotore di una campagna contro il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi voluta da Michele Sindona. Il 20.10.79 viene arrestato a New York e accusato per il finto rapimento Sindona.

Carlo Cicuttini
Ha la mano sinistra monca. Negli anni '70 è segretario di sezione del MSI di Udine, e contemporaneamente esponente del gruppo cittadino di Ordine Nuovo. Frequenta il bar di Benito Nicoli a Monfalcone (da lì sarebbe partita la telefonata della strage di Peteano). Organizza vari attentati nel '71-'72. E' stato condannato per la strage di Peteano (era il telefonista) e per il tentato dirottamento di Ronchi dei Legionari (era il proprietario della pistola usata da Ivano Boccaccio). Nel '72 fugge in Spagna, dove per i primi 4-5 anni (secondo la testimonianza di Bolzicco) tiene contatti con gli esuli (Delle Chiaie, Pozzan, Vinciguerra) e, attraverso l'avv. Pascoli, con il gruppo dirigente del MSI. Sarebbe noto in Spagna come "Gino". Dopo 4-5 anni si trasferì a Madrid. Aveva conoscenze nella polizia spagnola. Secondo la testimonianza di Pozzan, Cicuttini teneva i contatti con l'estrema destra spagnola per conto del gruppo di Delle Chiaie in Spagna. Lavora come impiegato per l'ENIESA. Il MSI probabilmente finanziò il suo soggiorno in Spagna e un'operazione che doveva fare alle corde vocali per non essere riconosciuto come il telefonista della strage di Peteano. Arrestato in Spagna il 20.10.82.
Pierluigi Concutelli

Nato a Roma, vive la sua infanzia a Palermo con i genitori. Nel '69 viene arrestato per detenzione e porto abusivo di armi da guerra (insieme a Guido Lo Porto). Nel '70 esce di galera. Studia alla facoltà di agraria. Milita con Francesco Mangiameli in Ordine Nuovo. E' membro della direzione. Nel '75 si candida nelle liste del MSI. Ottiene 950 voti e non viene eletto. Nel luglio '75 organizza il sequestro di Luigi Mariano, ottenendo un riscatto di 280 milioni. Viene espulso dal MSI e fugge in Spagna. Nel settembre è in Italia per una riunione organizzativa di fusione dei resti di ON e AN. E' il comandante militare di Ordine Nuovo negli anni '70. Il 10.7.76 uccide a Roma il giudice Vittorio Occorsio. Viene arrestato nell'aprile '77 in un covo della Banda Vallanzasca. Nel suo appartamento la polizia trova armi (tra cui il mitra usato per l'omicido Occorsio) e un volantino di rivendicazione. Nel gennaio '78 viene condannato all'ergastolo. Il 13.4.81 uccide insieme a Mario Tuti nel carcere di Novara il "camerata" Ermanno Buzzi. Il 10.8.82 uccide sempre nel carcere di Novara Carmine Palladino (AN). Il 4.3.2000 si sente male nel carcere di Rebibbia e viene portato all'ospedale Sandro Pertini. Lo stesso Concutelli, dopo gli accertamenti, decide di tornare a Rebibbia. Sta scontando 3 ergastoli.

Mario Consoli
Esponente della Costituente Nazionale Rivoluzionaria (CNR) dal '67 al '70. E' redattore capo di Forza Uomo, organo della CNR. Direttore della rivista L'Uomo Libero. Il 30.11.96 partecipa a Roma al convegno sul caso Priebke.