Il nostro lungo viaggio
cominciò il 3 giugno 2005: nessuno di noi si sarebbe aspettato
di non tornare più: pensavamo di stare via qualche tempo e
avevamo predisposto tutto per questo. Quel giorno partimmo da Padova per Urbino in direzione festa del Sacro Cuore di Gesù, celebrata dal Vescovo Sua Eccellenza Monsignor Marinelli. Con il presentimento che non saremmo più tornati ci portammo appresso le cose più importanti. Anche da lontano continuammo a spedire lettere e richieste di intervento. Ad Urbino ritornammo nell'ultima settimana di agosto rimanendovi fino all'inizio di settembre. Ci era stato concesso di piantare la nostra tenda nel prato proprio davanti al santuario e noi ne approfittammo anche per risparmiare. Fu ad Urbino, proprio davanti al santuario, che iniziammo a scrivere la prima lettera aperta al Presidente della Repubblica allora Ciampi. Nel nostro viaggio ci accompagnava una macchina fotografica. Così tante volte la mettevamo in bella vista facendo finta di essere pellegrini squattrinati o turisti, perchè sennò rischiavamo di essere mandati via. La macchina fotografica ci accompagnò fino in ottobre 2005, poì la mancanza assoluta di soldi ci impedì di acquistare le batterie per farla funzionare. Tentammo di venderla per prenderci qualche soldo. Avevamo comunque il telefonino che poteva essere ricaricato e che registrava sia fotografie sia video in formato mp4 con notevole capacità di registrazione (90 MB), oltre ad essere in possesso del cavetto USB per collegarlo ad un computer. Insomma tutto il necessario per improvvisarsi reporter. |
In foto la festa a Urbino del 3 giugno '05 |
Il
Santuario di Rosa Mistica (Montichiari - Brescia) Conoscevamo Rosa Mistica da vari anni. E' un santuario del tutto particolare ove si trova una fonte di acqua, dalla quale vengono attingere molte persone, da posti anche molto lontani. E' considerata la "Lourdes" italiana. Nell'estate del 2005, nel bisogno, piantammo le tende anche qui. Anzi diciamo che proprio a Montichiari comprammo la nostra tenda e la inaugurammo nei prati del santuario. Questo santuario è conosciuto in tutto il mondo. Anche le popolazioni ROM vengono in pellegrinaggio in questo luogo. |
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Il Santuario della Madonna delle Lacrime (Siracusa) Quando non rimangono più parole, restano solamente le lacrime... |
Da Ottobre 2005 vivemmo
prevalentemente di Provvidenza. Ringraziamo particolarmente e spiritualmente san Luigi Orione, san Giovanni Bosco e San Giovanni Calabria. |
San Luigi Orione |
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panorama che si vedeva dall'interno della tenda. |
Il lago d'Iseo, Montisola
e l'isoletta di Loreto
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La tenda. Quando pioveva molto ci mettevamo un sacco di nylon nella parte soprastante.Durante l'inverno sul telo si formava il ghiaccio. Non avevamo materassini. Per isolarci dal terreno avevamo costruito uno strato di foglie secche come gli orsi. Più tardi ricevemmo tre coperte. Per circa sei mesi abbiamo dormito sulla nuda terra. |
A destra si vede il burro dell'Agea. Un prodotto non commerciabile che recuperavamo dalle suore o dalla San Vincenzo. Molte volte il nostro cibo fu pasta o riso con il burro. In pochi mesi eravamo diventati magri ma sperimentammo anche una modificazione del nostro metabolismo. Si era rallentato tutto. Alla mattina aspettavamo il sole che ci riscaldasse, e in riva al lago faceva molto più caldo che in altri posti. Il sole si rifletteva sull'acqua e creava infiniti scintillii di luce. Delle volte, non avendo altro mangiavamo il riso anche alla mattina. E' stato difficile rimanere calmi in queste condizioni, alle volte la fame poteva renderti rabbioso. Se si riusciva a prendere qualche soldo, lo spendevamo primariamente per comprare la bomboletta del gas (90 centesimi) e collegarci ad internet per vedere se qualcuno ci aveva scritto. |
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Il Cuore pulsante di Assisi si trova nella basilica inferiore. Qui è sepolto San Francesco. Questa parte della basilica non riportò danni durante il terremoto che fece crollare una parte della basilica superiore.. Fu un segno del terremoto spirituale che avrebbe investito la chiesa? |
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La Basilica di San Francesco
vista dalla chiesetta di Santa Margherita. Da un bar qui vicino ci siamo visti alcune partite di calcio del mondiale 2006 vinto dall'Italia. |
Noi durante l'incontro
interreligioso internazionale tenuto ad Assisi nel 2006 siamo andati a pregare con gli ebrei. Non sapendo più che santi chiamare, ci siamo affidati anche ai grandi patriarchi. Ricordiamo che vi è pure una teoria che sostiene che San Francesco era un ebreo. |
A Gubbio in piazza grande si girarono alcune scene di "don Matteo". Noi incontrammo Terence Hill ad Assisi, per ben due volte in novembre 2006 e ci parlammo pure. La prima volta lo incontrammo da soli di sera mentre eravamo davanti alla porta della basilica di San Francesco. La seconda volta lo incontrammo sempre nelle vicinanze. A parte tutto questo eravamo andati a Gubbio per trovare soluzioni al nostro caso. Spiritualmente siamo andati a chiedere una mano ai grandi Santi di Fonte Avellana che si trovano all'interno del duomo. E a San Francesco, nel territorio di Gubbio, abbiamo chiesto di ammansire il "Lupo". Naturalmente, vista l'occasione, abbiamo chiesto pure le "carte da matto" che si fanno a Gubbio che è per tradizione la città dei matti :-). Non riuscendo a trovare nessuna opportunità a Gubbio provammo disperatamente a Spoleto. Qui, suonando al campanello vicino al duomo, alle nove di sera, spuntò un sacerdote dall'accento toscano che ci diede una mano e ci indirizzò alla propria Caritas. Ci disse pure che sant'Antonio aveva fatto il miracolo, e ci spiegò a noi padovani, che lì era stato fatto santo proprio l'Antonio di Padova. Tornammo alcuni giorni dopo allo stesso campanello, ma non trovammo più il prete. Ci dissero che il prete era morto. Caspità, già morto, che sfortuna, replicammo! Scoprimmo in seguito che il parroco era morto da qualche mese, e che quella sera avevamo incontrato proprio il vescovo monsignor Fontana. Purtroppo quei giorni erano di festa, e la caritas era chiusa. Grazie ad un privato trovammo aiuto dai frati e grazie alla Provvidenza passammo un pò di giorni di qua e di là, andando a finire pure dagli assistenti sociali di Trevi passando per i sindacati. Ma nulla di pratico si riusciva a trovare, così finimmo per partire, con nostra decisione per Città di Castello dove vi era una casa di accoglienza. . Riuscimmo a trovare i soldi del treno da comuni passanti, i quali rimanevano alquanto stupiti delle nostre richieste perchè non eravamo nè barboni nè drogati. |