Foggia, settembre 2001

Dopo lunghi anni di ricerca, visto che non riuscivo a colmare quel vuoto esistenziale che era dentro di me, presi la decisione di estromettere definitivamente dalla mia vita il Signor Gesù, ma quel Gesù che effettivamente non avevo mai veramente incontrato nella mia vita, ma in cui dicevo di credere.

Invece quel vuoto diventava sempre più grande e con esso la mia vita perdeva, giorno dopo giorno quel po’ di slancio che ancora mi rimaneva. Non era infrequente che rimanessi delle ore a piangere, che avvertissi nel profondo della mia anima un senso di inquietudine o, per meglio dire, di profonda angoscia. La cosa più atroce era che io sapevo che nella mia vita mancava un Dio vivente e risorto e che solo Lui avrebbe potuto riempire il vuoto del mio cuore.

Ma, ahime, tante volte Iddio aveva bussato alla porta del mio cuore sussurrandomi dolci parole ed invitandomi ad accettarLo seriamente come òio personale Salvatore. Già, perché con Gesù non possiamo scherzare. Con Lui che ha donato la sua giovane vita per ricondurci al Padre dandoci salvezza, perdono dei peccati e guarigione, possiamo e dobbiamo fare soltanto sul serio.

Ma mentre la mia situazione spirituale precipitava sempre più nell’aridità e nel deserto più totale ed il mio cuore diventava sempre più roccia, nonostante mio marito da anni mi parlasse dell’Iddio vivente, una sorella della comunità evangelica pentecostale mi invitò a partecipare ad una riunione di culto a Bari ed il messaggio della Parola di Dio sarebbe stato impartito dal fratello americano Plake. Accettai soltanto perché ero convinta che ormai Gesù, visto che io non gli avrei dato più alcuna possibilità, mi avrebbe lasciato perdere. Così ero tranquilla, la mia decisisone non sarebbe stata cambiata.

Ma quella sera accadde qualcosa di straordinario che avrebbe trasformato il mio cuore e la mia mente. Gesù parlò al mio cuore in maniera così chiara, facendomi una meravigliosa promessa: ""figliola mia, se mi darai il tuo cuore, Io farò grandi cose per te e tu vedrai la mia gloria nella tua vita."" Il mio cuore cominciò a battere così velocemente da mancarmi il respiro e pensai: "Iddio, l’Iddio onnipotente sta parlando proprio a me." In quel momento realizzai l’amore di Dio il Suo perdono e la Sua salvezza. Già, perché mi diede anche la certezza perché mi aveva chiamata "figliola", cioè non ero più soltanto una sua creatura in quanto da Lui creata, ma ora Gli appartenevo ed ero entrata a far parte della Sua famiglia. Due settimane dopo, al Raduno nazionale dei giovani a Chianciano il Pastore Grant portò il messaggio riguardante "Il ritorno del Signor Gesù" fu allora che avvertii nel mio cuore un’urgenza, un’esigenza improrogabile di accettare Gesù; così guardai più a fondo nel mio cuore e scoprii di dover elevare al Signore una preghiera particolare la cui richiesta era quella di voler essere battezzata di desiderio di Lui. Quella preghiera fu esaudita immediatamente ed il mio cuore per la prima volta si dispose completamente al Signore. Colui che aveva rapito il mio cuore con il Suo amore, lo aveva anche inondato di gioia e di pace che non mi hanno mai abbandonata, neppure nei momenti di difficoltà che comunque non mancano nella vita del cristiano. Ma vi assicuro che la Sua gioia, diventata anche mia, è la mia forza e la mia vittoria.

Ho imparato a volgere lo sguardo verso l’alto ed ho sempre trovato il mio Gesù pronto a sostenermi e a tranquillizzare il mio cuore sussurrandomi: "Non temere abbi fede in me, io sarò con te ogni giorno".

Non importa quali e quante difficoltà esistono nella tua vita, ma voglio dirti soltanto che se donerai il tuo cuore a Cristo Gesù, Egli combatterà per te affinchè tu sia vittorioso in Lui ed al Suo ritorno anche tu salirai in cielo e godrai della vita eterna

Amen.

Gabriella Menduni