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"Conosciamo l'Eterno, sforziamoci di conoscerLo! Il Suo levarsi è certo come quello dell'aurora.."(Osea 6:3) Titolo.gif (99405 byte)

la dinamica dell’adoRAZIONE

 

PREMESSA

Nella Fisica studiare la dinamica, vuol dire studiare il movimento dei corpi in relazione alle forze che l’hanno prodotto.

Così studiare la dinamica dell’adorazione equivale a comprendere quali sono le forze che generano un’efficace adorazione.

La vera adorazione comunque può essere espressa in più modi, ma è sempre rivolta a Dio.

I) CON CANTI E MUSICA

L’adorazione espressa mediante il canto e la musica era una parte importante nella vita religiosa d'Israele, così come lo è per noi, in quanto esprime la propria devozione a Dio, coinvolgendo l’intera assemblea.

Davide, che a sua volta suonava l’arpa ed ha composto la maggior parte dei Salmi, comprese quanto fossero importanti la musica ed il canto per celebrare l’Eterno, e per questo destinò un gruppo di Leviti per quell’incarico specifico.

Non furono scelti a caso, ma secondo criteri ben precisi:

a) un criterio spirituale. (I Cron. 16:4 e 7)

Soltanto i Leviti erano stati scelti per il servizio sacro, ed il canto e la musica per celebrare l’Eterno erano un servizio sacro. Chi non era nato Levita non poteva svolgere tale servizio.

Chi non è "nato di nuovo", non può innalzare lodi a Dio, ne guidare altri a farlo.

b) Un criterio di competenza. (I Cron. 15:22)

Kenania, capo dei Leviti preposti al canto, dirigeva la musica, perchè era competente nel farlo.

Ciò non vuol dire che bisogna diventare tutti maestri di musica, ma che chi vuol servire

Dio, deve anche studiarsi di farlo nel migliore dei modi.

c) Un criterio di opportunità. (Salmo 98)

Questo Salmo mostra alcuni esempi degli strumenti musicali usati nel servizio di canto:

- la cetra. (v. 5)

la cetra era un antico strumento a corda, simile alla lira e, come tutti gli strumenti a corda, produceva una musica

riposante e melodiosa (I Sam. 16:23);

- il corno. (v. 6)

chiamato shofar, era prelevato da un montone, e veniva usato principalmente per dare segnali militari e non melodia;

- la tromba. (v. 6)

anch’essa come il corno, strumento a fiato, veniva utilizzata di solito in coppia (Num. 10:10).

Non sempre gli strumenti musicali vengono utilizzati in modo opportuno, secondo il tipo di adorazione che si sta offrendo a Dio in un dato contesto.

C’è il tempo in cui bisogna suonare solo "l’arpa", e il tempo in cui tutti gli strumenti ed "ogni cosa che respiri" (Salmo 150) vengono coinvolti per lodare Dio.

II) PREGHIERA E LODE (Salmo 28: 1,2 e 6,8)

Anche la preghiera può essere un’espressione di adorazione, quando da un lato riconosciamo la nostra fragilità umana e la nostra dipendenza da Dio, e dall’altro la grandezza e la maestà di Dio, uniti alla certezza ch’Egli ci risponde.

a) un grido d’aiuto. (v. 1,2)

Davide grida all’Eterno e lo supplica di ascoltare la sua voce, riconoscendo Dio come la Rocca, simbolo di forza e fondamento sicuro della sua fiducia.

b) adorazione e ringraziamento. (v. 6,8)

Davide è certo che Dio ha udito le sue supplicazioni, per questo può prodursi in una adorazione fatta di canti e giubilo davanti all’eterno.

Esaltare Dio in preghiera fa parte dell’adorazione.

Attraverso la preghiera, riconosciamo la nostra dipendenza da Dio e la nostra relazione con Lui si fa sempre più forte.

III) LA PAROLA AL CENTRO DELL’ADORAZIONE

La Parola di Dio, più di ogni altro elemento del culto cristiano, ebbe un ruolo fondamentale nella chiesa del periodo apostolico.

Paolo scrivendo a Timoteo (I Tim. 4:13) si preoccupa affinchè egli si attenesse:

a) alla lettura.

Intendendo per lettura, quella pubblica, poichè non esistendo ancora tipografie per stampare gli scritti sacri e fornirli a tutti, la lettura pubblica delle Scritture, dava la possibilità a tutti di udire, capire e credere nella Parola di Dio.

b) all’esortazione.

Forniva l’incoraggiamento necessario per ubbidire alla Parola di Dio ed attuarla nella vita di tutti i giorni.

c) nell’insegnamento.

Ammaestrarsi nella sana dottrina e nella condotta cristiana è un ottimo vaccino contro i pericoli di idee pseudo-cristiane che hanno tentato e tentano di penetrare nel corpo spirituale di Cristo.

d) nella predicazione. (II Tim. 4:2)

Nella seconda epistola a Timoteo Paolo pone enfasi, ancora sulla Scrittura ed in particolare sulla predicazione della Parola di Dio, attraverso la quale si può "riprendere, sgridare, esortare".

Quando la Parola di Dio viene predicata, le persone sono salvate ed i credenti sono portati a maturità in Cristo.

L’Evangelo cambia la vita delle persone, portando la grazia attraverso Gesù Cristo.