La risurrezione di Cristo

(I Cor. 15:3-23)

a. Il fatto della risurrezione

b. La prova della risurrezione

c. Il significato della risurrezione

La risurrezione di Cristo è il miracolo del cristianesimo. Inoltre, è il miracolo per il quale l'intera fede cristiana sta ritta o cade; infatti il cristianesimo è una religione storica, che basa i suoi insegnamenti su determinati eventi avvenuti in Palestina duemila anni fa. Questi eventi sono la nascita ed il ministerio di Gesù Cristo, culminati nella Sua morte, seppellimento e risurrezione.

Se Cristo non fosse risorto:

- Egli non sarebbe ciò che affermava di essere;

- la Sua non sarebbe stata una morte espiatrice;

- i cristiani sarebbero stati ingannati per secoli, i predicatori avrebbero proclamato degli errori ingannando i fedeli con una falsa speranza di salvezza. Ma, grazie a Dio, così non è.

b. La prova della risurrezione

"Voi cristiani vivete della fragranza di una tomba vuota", disse uno scettico francese.

È un fatto che coloro che andarono ad imbalsamare il corpo di Gesù, in quella memorabile mattina di Pasqua, trovarono la tomba vuota. Questo avvenimento non è stato e non può essere spiegato se non attraverso la verità della risurrezione di Gesù. Sarebbe stato assai facile per i Giudei confutare la testimonianza dei primi predicatori, mostrando il corpo del nostro Signore; ma non lo fecero, perché non potevano farlo.

Come spiegare l'esistenza della Chiesa Cristiana, la quale sarebbe rimasta sicuramente seppellita con il suo Signore se Questi non fosse risorto?

La Chiesa vivente e luminosa del giorno della Pentecoste non nacque da un Conduttore morto.

Che cosa dovremmo farne della testimonianza di coloro che videro Gesù dopo la Sua risurrezione, molti dei quali parlarono con Lui, Lo toccarono e mangiarono con Lui? Centinaia di loro, dice Paolo, erano ancora viventi ai suoi giorni ed alcuni hanno dato la loro testimonianza ispirata nel Nuovo Testamento. (v. )

Come potremmo avere la testimonianza di uomini troppo onesti e sinceri per predicare un messaggio falso? Per quel messaggio essi sacrificarono tutto.

Come spiegheremmo la trasformazione di Paolo Apostolo da persecutore del cristianesimo ad uno dei suoi più grandi missionari, se non con il fatto che egli vide realmente Cristo sulla via di Damasco?

Vi è una sola risposta a queste domande: Cristo è risorto!

Sono stati fatti vari tentativi per insidiare questa verità:

- I capi dei Giudei dissero che i discepoli avevano rubato il Suo corpo; (come se un gruppo di discepoli timidi e scoraggiati , avesse potuto raccogliere il coraggio necessario per portare via, a forza, il corpo del Maestro ai soldati romani!

- Gli studiosi moderni hanno la loro spiegazione: "I discepoli ebbero una semplice visione". (Non è possibile che centinaia di persone abbiano avuta la stessa visione ed abbiano immaginato di vedere realmente Cristo!

- "Gesù non morì, ma svenne solamente e quando fu tolto dalla croce era ancora vivo". Come se un Gesù debole, cadente ed esangue avesse potuto rotolare da solo la pesante pietra del suo sepolocro e persuadere i discepoli dubbiosi, e fra questi il tenace Tommaso, che Egli era il risorto Signore della vita!

Queste spiegazioni sono così deboli che si confutano da sé.

Noi affermiamo nuovamente: Cristo è risorto!

c. Il significato della risurrezione

La risurrezione assicura che Gesù è tutto ciò che affermò di essere: il Figliuolo di Dio, il Salvatore, il Signore (Romani 1:4).

La morte espiatrice di Cristo è una realtà, per essa l'uomo può trovare il perdono dei peccati che ha commessi e la pace con Dio (Romani 4:25). La risurrezione è il completamento della morte espiatrice di Cristo. Come possiamo sapere che la Sua non fu una morte ordinaria e che realmente tramite essa si ottiene il perdono del peccato? Dal fatto che Egli è risorto!

Abbiamo un Sommo Sacerdote in cielo, che ha vissuto la nostra vita e conosciuto i nostri dolori e le nostre infermità e che può darci la potenza di vivere una vita esuberante, giorno dopo giorno. Colui che è morto per noi, ora vive per noi (Romani 8:34; Ebrei 7:25).

Attraverso la risurrezione sappiamo che vi è una vita a venire.

"Nessuno è ritornato a parlarci dell'altro mondo", si dice comunemente.

Ma Qualcuno è ritornato: Gesù Cristo.

Alla domanda: "Se uno muore, può rivivere?" la scienza può rispondere solamente: "Non si sa", la filosofia può dire: "Vi potrebbe essere una vita futura". Il cristianesimo, invece, afferma: "Poiché Egli vive, noi ancora vivremo; poiché Egli è risuscitato dai morti, così risusciteranno tutti".

La risurrezione di Cristo non solo prova l'immortalità in generale ma anche l'immortalità di ogni uomo (I Tessalonicesi 4:14; II Corinzi 4:14; Giovanni 14:19).

Questo vuol dire che vi è un giudizio a venire, come ha detto l'Apostolo ispirato: Dio ha "fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo dell'uomo ch'Egli ha stabilito, del che ha fatto fede a tutti, avendolo risuscitato dai morti" (Atti 17:31).

Come è certo che Gesù è risuscitato dai morti per essere il giudice degli uomini, altrettanto certamente gli uomini risusciteranno dai morti per essere giudicati da Lui.

 

Torna all'indice Messaggi