accettare la chiamata divina al servizio

(gedeone)

Giudici cap. 6 e 7

 

PREMESSA

Il periodo dei Giudici fu intervallato da una serie di infedeltà e ripetuti ritorni a Dio e nella storia del popolo d’Israele, quando questi si conduceva con fedeltà verso l’Eterno, veniva sempre ricompensato godendo di grandi prosperità; ma quando peccava, Dio usava anche delle nazioni pagane per punirli.. Gedeone si inserisce in un tempo in cui Israele era perseguitato per mano dei Madianiti (Giudici 6:1).

I Madianiti erano una popolazione nomade che abitava le regioni desertiche della penisola del Sinai e del Nord dell’Arabia. Compaiono con una certa frequenza nell’Antico Testamento e spesso come nemici d’Israele (Num. 22:4). Queste popolazioni nomadi o semi-nomadi compivano incursioni nei territori occupati dagli agricoltori sedentari, depredando e razziando.

I) DIO CHIAMA AL SERVIZIO (Giudici 6:11-16)

a) uomini laboriosi non pigri.

- L’apparizione dell’angelo dell’Eterno avvenne mentre Gedeone era intento a trebbiare il grano, nonostante il pericolo dei madianiti (v.11); - Eliseo stava arando quando fu chiamato (I Re 19:19);

- Mosè così come Davide stavano pascolando il gregge;

- i primi discepoli stavano pescando.

La Bibbia condanna la pigrizia (Prov. 19:15; Rom. 12:11).

b) uomini dubbiosi, ma non scettici.

- Il dubbio di Gedeone era lecito, quando l’angelo lo invitò ad andare e liberare Israele dai Madianiti (v.15). Egli non si sentiva affatto forte, Manasse non era certamente la tribù più numerosa e la sua famiglia la meno importante di Manasse e per finire lui era il più piccolo della casa di sua padre;

- Pietro era un esperto pescatore, e tutta la notte era stato in mare senza pescare nulla quando Gesù gli chiede di prendere il largo e di calare le reti.

Nonostante il ragionevole dubbio, sia Pietro che Gedeone ubbidirono.

C’è differenza tra un dubbio onesto ed un ostinato scetticismo.

c) uomini umili non presuntuosi.

Gedeone non veniva da una famiglia importante e questo secondo lui era un requisito indispensabile per un condottiero; ed ancora egli era il più giovane della casa di suo padre, il meno adatto a comandare, nessuno lo avrebbe seguito. Quale forza il Signore vedeva in lui? Molto probabilmente era proprio la sua laboriosità, il suo desiderio di vedere Dio all’opera e la sua umiltà nel riconoscersi "piccolo", il segreto della sua forza. Dio vedeva un potenziale in Gedeone che egli stesso non vedeva.

Dio vede un potenziale in noi , di cui a volte non ci rendiamo conto.

Durante il corso della storia biblica, Dio ha mostrato spesso di come si sia servito di strumenti apparentemente insignificanti, per realizzare i suoi piani (I Cor. 1:26-29).

II) DIO CONFERMA LA SUA CHIAMATA

a) con la potenza dello Spirito Santo (v. 34)

Gedeone non poteva contare solo sulle sue capacità naturali, anche se avrebbe dovuto usarle al massimo, ma doveva essere rivestito di potenza dall’alto. E’ un altro Gedeone quello che inizia a radunare gli uomini per la battaglia, completamente diverso da quello che si nascondeva in una strettoia e dubitava della presenza di Dio in mezzo al Suo popolo (v. 14).

b) con la pazienza e disponibilità di Dio. (vv. 36-40)

Nella richiesta sollevata da Gedeone per ottenere conferma e garanzia dell’aiuto di Dio, notiamo come il Signore sia paziente e disponibile con i Suoi figliuoli, quando c’è un sincero desiderio di servirLo.

Il sistema del vello per conoscere la volontà di Dio è molto diffuso anche oggi. Si parla spesso di "mettere un vello davanti al Signore", quando non si è sicuri su un’azione da intraprendere. Tuttavia alla luce della rivelazione del Nuovo Testamento, un credente nato di nuovo, non dovrebbe aver bisogno di ricorrere al metodo del vello per conoscere la volontà del Signore. La Chiesa non ha bisogno di segni per credere in Dio ed alle Sue promesse. Non dimentichiamo che la fede è credere in ciò che non si vede (Ebrei 11:1). La pretesa di vedere un segno è mancanza di fiducia in Dio e ci porterà sicuramente fuori strada.

III) L’UBBIDIENZA CONDUCE ALLA VITTORIA

a) la vittoria è di Dio. (7:1-6)

L’esercito raccolto da Gedeone era di 32.000 uomini; ma erano troppi per non indurre Israele ad attribuirsi i meriti, in caso di vittoria. Dio allora operò una selezione:

                - non aveva bisogno dei paurosi (v.3)

- non aveva bisogno di chi beveva diversamente da come si aspettava (vv.5-6).

Alla fine ne rimasero solo trecento, ma per Dio erano sufficienti per la vittoria. Uno più Dio fa sempre la maggioranza.

b) La strategia è di Dio.

La strategia d’attacco era talmente strana da un punto di vista militare, che non c’erano dubbi che provenisse da Dio:

- attaccarono di notte (v. 19); mentre di solito le battaglie avvenivano di giorno;

- i 300 uomini furono divisi in tre compagnie (v. 16);

- ognuno aveva una tromba (v. 16), mentre in battaglia solo i capi la usavano;

- ognuno aveva una brocca con una fiaccola dentro, la quale fu rotta al momento dell’attacco: ed il loro rumore ed il bagliore delle fiaccole ed il suono di 300 trombe, crearono una tale confusione, che non c’è da meravigliarsi se i Madianiti cominciarono a colpire alla cieca uccidendosi l’un l’altro (v. 22).

Quali meravigliose vittorie si possono riportare confidando e dipendendo esclusivamente da Dio.