Acclamato a New York Ignorato a Giulianova


Il Tempo, domenica 14 agosto 2005

 

GIULIANOVA - Acclamato e rispettato a New York, in terra natale. Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma non tramonta il detto «nemo profeta in patria». Anche se si tratta di un grande maestro, allievo di Mascagni , anche se si tratta del musicista Primo Riccitelli. Il compositore abruzzese, che ha calcato il palco del Metropolitan di New York e di altri prestigiosi teatri del mondo, giace nel loculo 328 della cappella Solipaca del cimitero di Giulianova, senza un fiore, senza un lume, senza neanche la data di nascita sulla lapide. Agnese Riccitelli, nipote del maestro, ha ricostruito in una dettagliata lettera la sua personale crociata per ottenere che, alle spoglie mortali dell’artista, venga concessa decorosa dimora. «Con la delibera 1413 del 20 settembre 1982 - si legge - il Comune diede incarico di redigere il progetto per la realizzazione di un sarcofago nel cimitero di Giulianova. Da quella data sono trascorsi, inutilmente, 23 anni. Da novembre - continua Agnese Riccitelli - mi sono recata più volte a parlare con il sindaco Claudio Ruffini e con il vicesindaco Francesco Mastromauro». Dalle stanze che contano, la signora afferma di essere stata spedita negli uffici urbanistici, anche qui senza esito. Dopo numerose telefonate a vuoto, e-mail e visite compiute con il maestro Furia, direttore della banda «Primo Riccitelli» di Bellante, il mese scorso il vicesindaco Mastromauro ha comunicato che la richiesta del sarcofago, al momento, non può essere soddisfatta. Venerdì, Agnese Riccitelli raggiunge telefonicamente il sindaco. E’ lui, da quanto si apprende, a dire che non ci sono fondi e che per ora ci sono cose più importanti da svolgere. «Ora mi chiedo - conclude la nipote del maestro - quanto può costare un sarcofago? 1000, 2000 euro? Che senso ha che Giulianova tenga nel proprio cimitero un artista come Riccitelli se, a sessant’anni dalla morte, non è stata capace di dargli una sistemazione degna? Una volta recuperata la statua del compositore, credo che il comune di Campli inizierà le pratiche per trasferire la salma nel cimitero di Sant’Onofrio, a due passi da Cognoli, borgo natale del defunto. Presso l’archivio del Metropolitan ho ricevuto copia di tutti i documenti relativi ai concerti di Riccitelli. A Giulianova, sulla tomba del maestro ( malgrado il pagamento per una lampada votiva) non brilla neanche la luce flebile di un lumino»  M.T.