IL MESSAGGERO Giovedì 9 Settembre 2004 |
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PORTA ROMANA | |
Riapre la cantina, si rivive il passato | |
L’idea è di quelle che intrigano,
l’ambizione quella di far rivivere una delle classiche cantine teramane in
uno dei quartieri più fascinosi della città, Porta Romana. Una tre giorni,
24, 25 e 26 settembre, pensata come una sorta di scatole cinesi: è questo
l’intento della documentatissima rievocazione ”Le antiche cantine di Porta
Romana”, messa in piedi dall’associazione ”Derby Agorà”. «La voglia è quella
di riprendere un discorso lasciato interrotto da chi della teramanità da non
disperdere ha fatto tesoro, da Fernando Aurini a Carlo Marconi», spiega
Marcello Schillaci, che ha curato l’iniziativa. Si parte dalla ricostruzione
in un ”grottino” di una cantina con gare di briscola e tarallucci da
intingere nel vino, arredata con mobili e suppellettili d’epoca e animata da
tanto di locandiera e avventori. Tra i tavoli un cantastorie, perchè nulla
venga lasciato al caso. E poi, sotto con una mostra fotografica di facce di
cantinieri e volti noti dell’epoca, un’esposizione di carri e l’immancabile
appendice di vini, salumi e formaggi del territorio. Fuori dalla cantina,
ricostruzione d’obbligo di un ”palo della cuccagna” e tre serate di buona
musica dal vivo, dal blues alle cover di De Andrè. Il tutto nella magia di
un quartiere che può contare su di un rifacimento di qualità ma anche
incomprensibilmente penalizzato da una scarsa ”frequentazione” e visibilità.
P.Lomb. |