Oscar
Versailles 1755 - Parigi 1789. Nata donna e cresciuta
come un uomo fatica a riconoscere la sua vera identità che
comunque le s'impone di volta in volta in maniera diversa e
soprattutto in quel frangente che costituisce la vera soglia tra
le due entità: l'amore, il sesso.
Il capriccio di un genitore si trasforma in un tormento: una
donna bellissima, forse migliore delle donne di corte per la
mancanza di frivolezza, coraggiosa, da sempre in antagonismo con
uomini, ma sensibile, delicata in fondo come una rosa: La Rosa
di Versailles.
Convinta sin da piccola che non vi siano differenze sostanziali
tra lei ed il suo compagno di giochi André, cresce nell'ingenua
convinzione di essere un ragazzo. Diventa poi Capitano delle
Guardie Reali, sembrerebbe per dispetto, infatti, dopo il
rifiuto di dover servire una donna quale la principessa
austriaca, accetta il duello nel bosco con Girodelle, altro
candidato, solo perchè da questi provocata.
L'amicizia-devozione nei confronti di Maria Antonietta è quasi
maniacale, turbata forse dal suo doppio ruolo uomo-donna,
somiglia ad una sorta d'innamoramento possessivo ma in fondo una
vera amicizia è ben più salda di qualsiasi altra relazione.
Amicizia in qualche modo messa a repentaglio dal vero amore, il
Conte di Fersen, unico uomo che si convincie di poter amare
malgrado egli non ricambi o non possa ricambiare il suo amore.
Il fatidico ballo cui prende parte indossando il favoloso abito
celando a tutti la sua indentità, André a parte che a malincuore
l'accompagna, segna la fine delle sue speranze: Fersen la vede
come un amico, un amico uomo per giunta, il suo migliore amico.
Non c'è amore per lei, nel cuore di Fersen c'è posto solo per
Maria Antonietta anche se non potrà mai averla. Oscar soffre per
se, per Fersen e per la sua Regina.
All'oscuro sembra restare il bell'attendente ed i suoi
sentimenti profondi stretti nella morsa della mano che stringe
lo straccio con cui lava il cavallo nella fontana mentre Oscar
suona il piano.
Dopo la vicenda di Fersen, Oscar decide che la sua vita sarà
quella di uomo senza più il bisogno di nessun aiuto da parte di
André, ma lui non è aiuto che vuole offrirle ma amore e glielo
rivela.
Oscar non potrà mai rinnegare la sua identità di donna e questo
le fa più male della violenza appena subita dal suo amico di
sempre. Lascia la Guardia Reale per i Soldati della Guardia fra
cui lo ritroverà con sua grande meraviglia, arruolatosi per
seguirla.
Girodelle, l'altro innamorato, chiede la sua mano negata con non
troppa finezza anche a dispetto di un padre che solo ora ammette
di aver sbagliato. Oscar continua la sua vita militare all'ombra
della Rivoluzione fino al giorno in cui il suo essere donna
realizza di non poter vivere senza l'uomo che ama più di ogni
altro al mondo: André. Il destino però è segnato. Le sue
condizioni di salute sono precarie, forse l'incubo della morte
la porta a liberarsi di tutti i tabù: tradisce la Corona, la sua
Amata Regina, rinnega le sue origini abbandonando con un
biglietto il padre in lacrime, si scopre innamorata, ironia
della sorte, il giorno in cui Fersen la salva dalla folla
impazzita e fra quelle stesse braccia invoca il suo André.
Passeranno dei giorni prima che trovi il coraggio di manifestare
i propri sentimenti ma finalmente...
...il loro amore arde il bosco più di quanto possa la
Rivoluzione ardere il cuore di Parigi, finalmente il suo essere
donna si realizza completamente, il sogno prende forma ma senza
realizzarsi mai. André, ormai cieco, muore nell'assurdo
tentativo di salvarla. Oscar dapprima si abbandona in preda alla
disperazione poi, spronata da Alain e dagli ideali che il suo
compagno le aveva trasmesso, riprende con ardore il comando, poi
muore, sul campo di battaglia, un'ora prima della presa della
Bastiglia.
André
Parigi (1754 - 1789). Nipote della governante della famiglia
Jarjayes, viene posto al fianco di Oscar sin dall'infanzia con
lo scopo di servirla e proteggerla.
La differenza di ceto sociale non impedisce loro di allacciare
un legame di amicizia fortissimo che quasi subito per André si
trasforma in amore profondo e duraturo.
I suoi silenzi costituiscono momenti di straordinaria emozione
accompagnati da sguardi o piccoli importanti gesti. Ricordo la
sua mano, in primissimo piano, dopo essersi voltato verso la
finestra di Oscar - lei sta suonando tormentata dal pensiero di
Fersen - e la rabbia, attraverso le sue dita, stritola lo
straccio - stava lavando il cavallo nella fontana - e quel
cencio lacrima, come la sua anima.
Riesce più di ogni altro a contrastare l'impulsivitâ di Oscar
assumendo spesso il ruolo di "fratello maggiore" sebbene il suo
amore per lei cresca di giorno in giorno fino a divenire
un'ossessione soprattutto nel vederla innamorata e sofferente a
causa di un altro uomo: Fersen.
Rischierà di essere giustiziato a causa dell'incidente a cavallo
provocato dall'inesperienza di Antonietta, sarà messo a dura
prova dinanzi a Luigi XV, ma lei per prima, con l'intervento di
Oscar - che lui crede averlo dimenticato - e persino di Fersen,
viene assolto.
Inoltre, il fantasma della rivoluzione, lascia supporre un
destino non tranquillo per i nobili oggetto di odio da parte di
un ceto sempre più ribelle cui lui sente di appartenere ora più
che mai.
Sempre presente nelle vicende di Versailles no Bara, al fianco
di Rosalie, Maria Antonietta oltre che di Oscar, Alain, Fersen,
Bernard, sembra essere continuamente aggiornato su tutto ciò che
accade nella Reggia, nella Francia, nel cuore di Oscar. Inizia
ad interessarsi ai cambiamenti che porteranno la Francia alla
rivoluzione prendendo parte a segrete riunioni fra nobili, clero
e popolani frangente in cui Oscar arriva ad accusarlo di essere
il Cavaliere Nero - figura del ladro che "ruba ai ricchi per
dare ai poveri".
Egli non solo spiegherà i motivi dei suoi tardi rientri ma la
aiuterà a catturare il vero Cavaliere Nero mascherandosi a sua
volta. La trappola è tesa, il nemico abbocca ma nel corso del
combattimento André verrà ferito all'occhio destro. Nonostante
il diverbio, Bernard - vero volto del Cavaliere Nero - diventa
suo compagno nella lotta per la libertà.
In un momento di rabbia - dovuto alla decisione di Oscar di
voler vivere come un uomo ad ogni costo e di non aver più
bisogno di lui - la bacia violentemente strappandole i vestiti,
sottolineandone la femminilità e svelando il suo amore represso.
Al congedo di Oscar dalla Guardia Reale per i Soldati della
Guardia decide di arruolarsi con l'aiuto di un amico di taverna
- Alain - con il quale allaccerà una grande amicizia.
Sconvolto dalla notizia del probabile matrimonio tra Oscar e il
Conte Girodelle, si lascia pestare dai soldati del suo
reggimento - lo credono una spia dei nobili vista la sua
amicizia con Oscar - Alain lo ritrova in lacrime, sul pavimento,
gemente: "Oscar non ti sposare...", scena cui assiste la stessa
Oscar, in silenzio.
Si interpone fra Lei ed il Generale Jarjayes il giorno in cui
quest'ultimo, per salvare l'onore della famiglia decide di
uccidere la figlia ribelle - non aveva rispettato gli ordini del
re - con l'occasione ribadisce di amarla ancora e di volerla
sposare ad ogni costo "Il re deve forse chiedere il permesso a
qualcuno se vuole sposare una donna?"
Quando finalmente il suo amore per Oscar viene corrisposto, il
fervore della rivoluzione li incita - insieme ad alcuni soldati
forma il Reggimento B - a combattere una battaglia che per loro
si concluderà nel peggiore dei modi: André perderà la vita il 13
luglio 1789 colpito al cuore da una fucilata nemica, morirà in
piazza insieme ai giovani sogni di Oscar. |