Pur avendo avuto contatti anche molto stretti con altri musicisti della scena elettronica italiana ed europea e con vari produttori ed etichette, Deca ha sempre mantenuto una forte autonomia nella gestione dei suoi progetti, sia discografici che live. Poche le partecipazioni a rassegne e concerti con più artisti, poche le apparizioni in compilation e sampler di settore. Tra questi posso segnalare:
Imperium (1989-Minus Habens) con il brano 27 Dicembre Nel sampler, pubblicato solo su cassetta, compaiono nomi più o meno noti, tra cui Capricorni Pneumatici, Zone Void, Brain Discipline, Tam Quam Tabula Rasa, S*Core. Il pezzo di Deca è un piccolo gioiello rarefatto e ipnotico scritto nel periodo di lavorazione di Claustrophobia (di cui anticipa le sonorità).
Tribù To Mostar (1995) con il brano Biomechanic Landschaft Questo cd prodotto per raccogliere fondi per la ricostruzione della città di Mostar ha scarsa rilevanza artistica e propone solo musicisti dell’allora scena rock ligure. Unici nomi di rilievo, oltre a Deca, il guitto MGZ e i Klasse Kriminale. Il pezzo di Deca fa parte a pieno titolo dell’archivio di Electronauta e si ispira a una serie di quadri di H.R. Giger: visioni biomeccaniche, suoni astratti e taglienti, ritmo lento e solenne.
Electronic Age (1997-21st Century Music) con il brano Rejected In un sampler molto vario, che spazia dalla new age al prog-rock, Deca ha l’onore di aprire le danze con la versione mirabilmente remixata di Sodoma Rejected, già pubblicato in Sodoma II e qui ridimensionato nel titolo per l’occasione. Un brano di livello qualitativo eccellente, in tre movimenti che introducono l’ascoltatore a momenti di tensione e coinvolgimento totali. Grande produzione di suoni e dettagli stereofonici, anche grazie al contributo dell’ormai fidato Alex Mazzitelli.
120 minutes of unusual arrangements for a removed rising plumbiferous fibroid subject (1994-Old Europa Cafè) con il brano Fetishist Life Il doppio cofanetto dal lunghissimo e bizzarro titolo, prodotto da Rodolfo Protti per la OEC, raduna quattro realtà musicali liguri operanti nell’area elettronica e ambient: Deca, N.O.M., Tam Quam Tabula Rasa e Runes Order. Il brano di Deca è una suite di circa 25 minuti che spazia in vari movimenti tra sonorità percussive, sequenze ovattate e disturbi di frequenza, con un rigore formale che sa di improvvisazione calcolata e mette sul piatto rarefazioni metafisiche e sprazzi di pacata riflessione. In Fetishist Life si ritrovano atmosfere simili a quelle di Mater Frequentia, ma anche del successivo album Phantom e delle collaborazioni con gli Acanthometra. Un brano rappresentativo di quel periodo, dunque, anche se non particolarmente conosciuto.
Inquinamento Acustico (2000-Oktagon) con il brano Planet 301 Gli scenari di Simbionte si concentrano nel brano che Deca fornisce alla Oktagon per un sampler tutto italiano, in cui spiccano anche Shee Retina Stimulants, Kluster Cold, Bad Sector. Planet 301 è una lunga suite magmatica di echi siderali, pulsazioni atomiche e stridori radioattivi, senza particolari “lampi” se non quelli legati allo sviluppo successivo delle tematiche sonore che ritroviamo in capolavori come Alien Generator e Enthropy.
Ethno Electric Ambient (2007- RAI Trade/VideoRadio) con i brani Time Transmitter, Pandinus Imperator, Alpha Theridion, Terminal Aquaracnis, DNA Labyrinther A breve distanza dalla pubblicazione dell'album Aracnis Radiarum la casa discografica ufficiale di Deca pubblica per la RAI una nutrita raccolta di brani con artisti provenienti da esperienze piuttosto differenti, che spaziano dal jazz al virtuosismo acustico, dall'etno-rock alle colone sonore. Questa raccolta ha come filo conduttore un viaggio sonoro e mentale, inteso come metafora dell'esistenza votata al'esplorazione e alla percezione emotiva dei luoghi. In tal senso, partendo da atmosfere decisamente etniche (indiane, arabe, ecc.), la lunga serie di pezzi si snoda lungo percorso che passa dal jazz elettrico per approdare alle sonorità ambient e metafisiche di Deca. Il quale propone versioni più o meno rivisitate di cinque tracce di Aracnis Radiarum, come esplicitamente richiesto dall'editore. Aldilà di questa chiusura d'album che in un attimo trasporta anni-luce lontano dal pianeta Terra, resta notevole l'apporto artistico del musicista in veste di grafico e fotografo: Deca realizza infatti l'intero layout della copertina con estro e perizia tecnica, riuscendo a cogliere lo spirito del disco e a dargli una coerenza formale.
Danza Meccanica vol. 2(2012 -Mannequin Records) con il branoFirst Frequency Nell'ambito di un valido progetto retrospettivo della scena italiana new wave ed elettronica, l'etichetta specializzata Mannequin pubblica il secondo volume di un interessante e prezioso archivio di produzioni più o meno inedite. Deca compare nella tracklist accanto a nomi come Ruins e Jeunesse d'Ivorie con il brano "First Frequency", originariamente scritto nel 1987 e quindi realizzato in una versione più rifinita nel 1989 e successivamente nel 1991.
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