Homesick Land - 2:28 Invisible Smile - 3:27 Summer Solitude - 3:34 Clouds Labyrinth - 3:42 Morning Movement - 3:59 Rainy River - 2:28 Daydream Window - 3:29 Silent Gardens - 2:59 Sunset Blue - 2:10 Evening Mist 4:03 Winter Underground 3:20 Usual Conclusions - 2:48 Remember Me - 2:43
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Dopo la riuscita prova pianistica di "Isole Invisibili" e l'intermezzo esoterico di "Lucifero Alchemico" il compositore ligure torna alle atmosfere intimistiche con una raccolta di brani che di fatto si inserisce nel filone della cosiddetta library music, ma che riesce ad avere la levatura artistica di un'opera ispirata e coesa. Se vogliamo molto più coesa di "Isole Invisibili" laddove quella era pur sempre una raccolta di brani scritti nell'arco di oltre trent'anni, in parte rivisitati, certamente testimonianza di un percorso personale che dagli anni di gioventù si spingeva fino al presente. "Dreamtown Piano" è invece frutto di una fase molto breve e molto recente, quindi legata alla maturità artistica dell'autore. Più vicino al concept-album vero e proprio, non a caso con molti riferimenti ai paesaggi naturali e urbani che riescono a fondersi in un'unica percezione del mondo da parte dell'individuo contemporaneo. Un excursus dalla vena poetica e contemplativa che indulge raramente nel minimalismo ritmico (Morning Movement, Winter Underground) e da i suoi momenti migliori e più toccanti nelle pennellate rarefatte di pezzi come "Rainy River" e "Invisible Smile". Il suono caldo e perfetto del pianoforte Bosendorfer gioca sicuramente un ruolo cruciale nel coinvolgere l'ascoltatore in questo viaggio di emozioni interiori che si riflettono sul paesaggio, come se ogni singola situazione atmosferica, ogni singolo orizzonte fosse la proiezione musicale di uno stato d'animo. Deca non fa sfoggio di particolare tecnica virtuosistica, ma manifesta un tocco speciale, con registri delicati che danno una grande prova della sua esperienza e abilità di pianista neo-romantico.
m. siri
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