ANDROID
MirAge voll. I e II - 1996 (Cri.Ba. dist Flying Records)

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Deca assume pieno controllo e paternità del progetto Scytodes nel momento in cui viene contattato dal produttore Enzo Barbieri per realizzare quattro brani di musica techno legati a un particolare contesto. Sviluppando buona parte del materiale su cui aveva già lavorato, registra le versioni extended di quattro tracce piuttosto diverse tra loro, ma legate dal filo conduttore dei suoni e del concetto di circolarità. Oblivion è un malinconico e coinvolgente pezzo dance-ambient, con una base ritmica accattivante e un mood che richiama certa house dei primi anni ‘90; Atomic Flight un ipnotico esercizio di melodie sequenziali, forse il più strettamente legato alla linea creativa propria dell’autore; Antoid un ossessivo e monocorde oscillamento di ronzii sorretto da un martello ritmico spigoloso e rimbombante; Another Mir Shape un omaggio al tecnopop degli albori, con echi di Yazoo, Depeche Mode, Human League, orecchiabile e molto variegato.
Il progetto definitivo viene battezzato Android e consta di due 12” in vinile, distribuiti dalla label specializzata Flying Records (allora sulla cresta dell’onda), pubblicati a distanza di poche settimane l’uno dall’altro. Artworks di pregio con riferimenti all’anello Mir che tornano anche nel titolo dei due dischi, confezione curata, un team produttivo alle spalle che consente a Deca di fare capolino nel dorato mondo del dancefloor come ospite di passaggio, ma non senza attenzioni.
La diversità di contenuto dei due vinili non giova molto al riscontro di marketing. Tuttavia appare evidente che anche in un territorio a lui non congeniale, Deca forgia una sua idea personale di musica più commerciale senza preoccuparsi troppo dell’ortodossia.