lunedì 22 luglio 2002
ATLETICA
Solamente settime Anna Giordano Bruno e Vanessa Vlacancich. 
Nessun acuto dagli altri 
Tricolori felici solo per Stefania Cadamuro 


Dopo la medaglia d’argento conquistata da Stefania Cadamuro, gli atleti pordenonesi non si sono ripetuti nella giornata conclusiva dei campionati italiani individuali su pista.
A Viareggio, ieri, le migliori sono state Anna Giordano Bruno e Vanessa Vlacancich, entrambe giunte settime. La Vlacancich, portacolori della Sai Roma come la Cadamuro, nel salto triplo non è riuscita a ripetersi sopra i 13 metri, fermandosi a 12,88; Anna Giordano Bruno, che da quest’anno gareggia per il Cus Trieste, nel salto con l’asta ha superato l’asticella a quota 3,90 non riuscendo poi a ripetersi alla quota di quattro metri. Nella stessa gara, vinta con 4,30, nuovo record italiano, dalla Dolcini, hanno gareggiato anche Barbara Breda (Atletica Alto Friuli) che ha ottenuto il nono posto con 3,70, e Sara Tartaro (Atletica Dall’Agnese), che non ha superato la misura d’ingresso.
«E’ stata una gara molto lunga - ha affermato alla fine Giuliano Merlino, tecnico delle tre atlete - con 21 atlete in gara, poteva andare meglio, ma il risultato è comunque soddisfacente».
Nelle gare di ieri, discreti risultati per gli altri pordenonesi: Ivano Bottos (Atletica Gorizia) non è riuscito a conquistare la finale dei 200 metri, correndo in batteria 21''78. Per centrare l’ingresso tra i primi 8 sarebbe servito 28''50.
Claudia Franco (Cus Trieste) non è andata oltre il quattordicesimo posto nel lancio del martello, frutto del 48,16 lanciato nelle tre prove a disposizione. Nella prima giornata Paolo Odorico, sanvitese che gareggia per il gruppo sportivo della Marina Militare, non è riuscito a raggiungere la finale a otto nel lancio del martello facendo atterrare il suo attrezzo sotto i 60 metri.
Nel complesso, la spedizione pordenonese ha ottenuto un risultato in linea con gli anni scorsi, tra le novità va segnalato il settimo posto di Giulia Brescacin, che si sarebbe potuto trasformare in medaglia di bronzo con una gara a livello del proprio record personale. Non poco per un allieva al primo anno.
Per quanto riguarda Stefania Cadamuro, dopo una gara impeccabile fino a 1,82, l’atleta ha mancato per poco l’1,85 a differenza della Visigalli, vincitrice poi con quest’ultima misura. Gli altri due errori alla quota di 1,88 (uno mancato di poco) hanno bloccato la scalata verso la vittoria. «Un buon risultato - ha detto il tecnico Gianfranco Chessa - soprattutto perché la Cadamuro ha ritrovato, dopo un lungo infortunio, buone sensazioni».
Paolo Lamanna