I cortili
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Nel Medioevo in Europa si
viveva in case con il pavimento in terra battuta cosparso di sabbia e paglia,
a forma rettangolare, spesso senza finestre e con al centro il camino. La vita di un’intera
famiglia, la stessa comprendeva diverse generazioni, si svolgeva in comune,
in un’unica stanza e senza momenti d’intimità. I mobili erano composti per
la maggior parte da panche e la sedia era completamente sconosciuta; ciascuno
sedeva e mangiava dove voleva e come voleva: sul camino, sui bauli, sui
cuscini, per terra o sui gradini di casa. Solo nel secolo XV comparvero
le prime sedie, dapprima con tre gambe, poi con quattro: il primo passo fu di
portare le sedie verso la tavola e dopo anni fecero la loro comparsa i
cucchiai e le forchette, il coltello da tavola comparvero invece nel XVI
secolo. Parallelamente sorse
l’esigenza di frazionare le parti della casa e si crearono zone ad uso
privato dove fosse salva l’intimità dei singoli: anticamera, camera e
gabinetto. Questa nuova sistemazione
fece nascere l’idea d’appartamento e fu la rottura della gran famiglia e
l’inizio delle famiglie così come sono concepite oggi. Il
cortile però rimaneva in ogni caso tale perché possedeva un punto in comune:
l’acqua. Si andava alla "tromba" coi secchi e si faceva scendere
l’acqua girando una ruota in metallo, o movendo avanti e indietro una barra
di ferro: si cercava di prenderne il più possibile ogni volta perché da
quell’elemento dipendeva il buon andamento della casa e la salute di coloro
che vi abitavano |