NOTIZIE DELL’ULTIMA ORA

di Eugenio Viansino

Nella notte fra il 25 ed il 26 di Maggio il primo telescopio del VLT (Very Large Telescope) dell’ESO ha puntato per la prima volta il suo grande occhio verso l’ignoto.
Il VLT sarà costituito da 4 grandi telescopi da 8 metri di apertura ciascuno, la loro costruzione è iniziata circa 10 anni fa. L’intero complesso sarà completato poco dopo la fine dell’anno 2000.
I telescopi del VLT sono dotati di ottica adattiva e saranno in grado di funzionare sia separatamente che, con l’ausilio di tre telescopi più piccoli di solo un metro di apertura, congiuntamente in interferometria.
Grazie all’adozione di queste nuove tecnologie i telescopi potranno essere utilizzati, mantenendo un’altissima risoluzione, in un gamma d’onda più vasta del consueto visibile: dall’ultravioletto a sino a 25 micron nell’infrarosso. Non mi dilungherò in spiegazioni tecniche in quanto abbiamo in programma di pubblicare una serie di articoli (il primo è già in questo numero portami all'articolo relativo ai telescopi) i quali tratteranno questi argomenti (Grandi Telescopi e problemi ottici collegati) in maniera esaustiva.
Le prime immagini del nuovo telescopio (riportiamo un esempio in questa stessa pagina) possono anche non sembrare eccezionalmente soddisfacenti, se confrontate con quelle dell’Hubble Space Telescope, ma non dobbiamo dimenticare che la messa a punto dei suoi sofisticati sistemi è tuttora in corso ed è prevista durare sino all’inizio del prossimo anno.
La storia dell’Astronomia e della scienza in genere, ci insegna che la nascita di un nuovo strumento ha sempre portato a nuove scoperte ed anche a nuovi affascinanti interrogativi!
Chissà cosa ci svelerà il futuro quando questo meraviglioso strumento sarà pienamente operativo?









Sito dell'ESO per informazioni più aggiornate e dettagliate

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