DUE COSTELLAZIONI ALLA VOLTA.....

di Valerio Scarpa

SCORPIONE: Eccoci giunti ad una delle plaghe celesti più interessanti. Lo Scorpione per i Greci era l’animale che uccise Orione, per ordine di Giunone. Costellazione traversata dalla Via Lattea nella sua zona più densa e ricca di nebulose e ammassi stellari. Purtroppo la precessione degli equinozi l’ha portata attualmente molto in basso per la Liguria. La sua forma caratteristica ne rende facile il riconoscimento, anche perché ha 7 stelle più brillanti di ma-gnitudine 3; questa costellazione assomiglia veramente alla figura che simbo-leggia. La sua stella Alpha, la rossa Antares (="rivale di Marte"), è fra gli astri più noti, appare di Mv da 0.9 a 1.1, essendo lievemente variabile. A Ovest di Antares splende uno bel gruppo di stelle, formanti la chela meridio-nale; la più brillante di esse è b Sco, avente nome "Akrab" (=Pinza): è una stella multipla, con un piccolo telescopio è agevole solo la coppia di stelle di Mv=2.9 e 5.1, sep=14". Le altre sono d, "Dschubba" (Fronte), di Mv=2.5; p, s, n: stella quadrupla visibile come doppia già con un binocolo 10x5 (Mv=4.3 e 6.5, sep=42"); infine w1 e w2, sotto Akrab. Tutto il gruppetto appena visto costituiva per i Babilonesi un asterisma detto GisGanguSur (="Il giardino dell’Eden"). La coda dello Scorpius inizia dalla e, prosegue con la coppia m1 e m2, stelle di Mv=3.1 e 3.5: sebbene separate da ben 5’48" costituiscono una vera doppia, sdoppiabile ad occhio nudo; i Polinesiani le chiamano "Inseparabili". A sud di m, le stelle della coda sono troppo basse per essere viste dalla Liguria, comunque comprendono z1 e z2 ("Graffias" = "scorpione"), h; q = "Sargas" (babilonese: "il feritore") ha Mv=1.8; segue la coppia i1-i2, che segna l’attacco del pungiglione; si prosegue con k, di Mv=2.4; u, di Mv=2.7 ha nome "Lesath" , che significa "pungiglione"; alfine, si arriva a l, "Shaula" ="sollevato", di Mv=1.6 e visibile anche da noi.
OGGETTI: tantissimi... citiamo l’ammasso globulare M4, 1°18’ a Est di Antares; ha M..Int=6.2 e dim=14’: facile al binocolo. Sopra Antares e s, invece, vi sono varie nebulose diffuse ed oscure, sotto r Ophiuchi; tra queste IC 4604, con un ricco sfondo stellare e un "buco nei cieli" (nebulosa oscura scoperta da Herschel) appresso. A mezza strada fra Antares e b Scorpii si trova un altro ammasso globulare, M80, di M.Int=7.2 e dim=3’, con nucleo molto concentrato. Meno denso è invece M62, ammasso globulare di M.Int=6.6 e dim=14’, posto 5° a NE di e. Ma gli oggetti più celebri sono gli ammassi aperti M6 ed M7. Posti sopra l’aculeo (cioè a Shaula e G Scorpii), e attorniati da altri oggetti, sono visibili ad occhio nudo anche da noi. M6 ha estensione un po’ inferiore a quella della Luna, raccoglie circa 50 stelle, e appare di M.Int=4.2; è detto "Butterfly" per la sua forma a farfalla; osservandolo con un binocolo, dentro il campo si vedrà anche NGC 6416, meno di 1° a Est, altro ammasso aperto "sparso", con M.Int=5.7 e dim=18’. Ma il più vistoso ammasso è M7, che copre un’area di cielo 4 volte quella della Luna: cinquanta soli che appaiono complessivamente di M.Int.=3.3, e chiamato dagli Arabi "Tali al Shaulah" = "Stella nebulosa seguente l’aculeo". A riveder le stelle...


DRAGONE: Le leggende più note su tale configurazione dicono che il Dragone (o Ser-pente) rappresenta il mostro che proteggeva le mele d’oro nel giardino delle Esperidi, e che fu poi ucciso dal solito Eracle (Ercole). Il Dragone è assai lungo e avvolge per buona parte l’Orsa Mi-nore, disegnando due spire . In Italia la costellazione è tutta circumpolare; c’è chi la considera "estiva" per il fatto che la sua parte più appariscente, la Testa, e la prima spira si trovano sopra ad Ercole e la Lyra, anche se le sue stelle più occidentali sono addirittura sopra alla Falce del Leone (sopra nel senso di "a Nord"), oltre che ad M81 dell’Orsa Maggiore. La stella più brillante, Etamin o Eltanin (Mv=2.4, Sp=K5), non è la Alpha, bensì la Gamma, ed è storicamente importante: fu usata per l’orientamento di templi Egizi (essi la chiamavano "Iside"), e servì a J.Bradley per la scoperta dell’aberrazione della luce (nel 1725), fatta nell’osservatorio di Greenwich. Anche la Alpha, detta Thuban, fu importante, essendo stata la prima stella Polare menzionata dalle scritture più antiche, oltre 4500 anni or sono.
OGGETTI: Vi sono molte galassie, ma con luminosità integrale al massimo di 10° magnitudine; è più facile la nebulosa planetaria NGC6543, posta presso il polo nord dell’eclittica; ha M.Int. di 9 circa, misura solamente 22"x16": e Messier non usava forti ingrandimenti... per vederla agevolmente, consiglio un rifrattore da 100 mm. oppure un riflettore da 150 mm., con ingrandimento di almeno 120x; NGC6543 si trova 6° a E-NE di Zeta Draconis. Oggetto decisamente più facile è la stella doppia NU, una delle 4 stelle che racchiudono la testa del Drago. Pur essendo una doppia fisica, cioè una vera coppia di stelle orbitanti attorno al baricentro comune, si può "sdoppiare" con facilità anche con un bino-colo 8x30: infatti, le due stelle, quasi identiche, bianche e di luminosità Mv=5.0 entrambe, distano l’una dall’altra ben 62".

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