Il transito può rappresentare un periodo di capovolgimenti nelle no~ stre vedute del mondo oppure di pensiero estremamente profondo in cui, probabilmente, cercheremo di convertire anche gli altri alle nostre convinzioni. I nostri rapporti di routine — conversazioni, lettere e altri scambi del genere — possono trasformarsi in incontri intensi poiché cer chiamo di imporre i nostri ideali sugli altri nella fanatica convinzione di essere nel giusto; oppure sono gli altri che cercano di farlo con noi. E qui di nuovo è importante sapere precisamente quali sono i nostri limiti e che cosa pensiamo realmente. Dobbiamo imparare che la coesistenza delle idee altrui con le nostre è cosa indispensabile, ma non dobbiamo accettare implicitamente le opinioni altrui né chiedere che gli altri lo fac ciano con le nostre. Se le nostre esperienze sembrano invalidare le nostre credenze, affrontiamo la realtà e cerchiamo di capire che cosa stia succe dendo. Questo transito può rappresentare un’esperienza molto positiva. La nostra struttura intellettuale cambierà integralmente, ma il cambia mento dovrebbe essere positivo. D’altra parte possiamo essere attratti da nuove idee che hanno un sottofondo emozionale assai intenso~ desi deriamo immergerci nelle profondità dell’universo. Ben poco male può farci tutto ciò, e anzi ci può dare una nuova visione e comprensione dell’universo. Ma le idee che ci interessano devono poterci dare potere, come per esempio lo studio della magia e dell’occulto. Ci rendiamo con to che la conoscenza è potere: attenzione a come usiamo questo potere. La magia in particolare può avere tragiche conseguenze se non viene af frontata come conviene. Inoltre, quando insegnamo agli altri dobbiamo evitare la tentazione di modellarli sulla nostra immagine: il nostro scopo è di mostrare la via, non di spingere la gente su di essa con la forza.