Periodo di dubbi e di paure se non siamo sicuri sulla direzione della nostra vita. Ci poniamo questioni esistenziali e se, come molte altre persone, non viviamo per noi stessi e per i nostri obiettivi di vita, ne trarre mo la conclusione che ciò che facciamo è senza scopo, non ha alcun valore. Nel trattare con gli altri abbiamo difficoltà a sostenere le nostre posizioni perché siamo pieni di dubbi; possiamo rimanere vittime degli altri solo perché ci manca la fiducia in noi stessi per controbattere. Ma un altro effetto, molto peggiore, del transito è che possiamo prendere l’abitudine al vittimismo per farci compatire dagli altri. Questo tipo di «aggressività» negativa è caratteristica di Nettuno, in quanto fa in modo che evitiamo la responsabilità delle nostre azioni: è difficile assumersi delle responsabilità quando ci si sente insicuri. Per gli stessi motivi, è forte la tentazione ad evitare qualsiasi confronto diretto con gli altri. Questo ci porta ad usare metodi subdoli, sovversivi o addirittura disonesti, per ottenere ciò che vogliamo. E ovviamente, il nostro senso di insicurezza aumenta. Tutto ciò costituisce il lato peggiore del transito, che, tuttavia, ci insegna anche qualcosa di positivo. Anche se subiamo delle sconfitte, possiamo scoprire che quello che perdiamo non è veramente importante. Possiamo imparare che i bisogni del nostro ego non sono i nostri bisogni veri. Sotto l’influsso di questo transito alcune persone so no capaci di azioni altruistiche e di sacrifici, e le sconfitte si trasformano in vittorie. Il transito può essere l’inizio della comprensione spirituale evoluta, con possibilità di dedicarsi a insegnamenti spirituali. Però c’è la possibilità che andiamo troppo oltre nella spiritualità; ma in definitiva questa è una delle trappole meno pericolose di Nettuno.