DON LUIGI VARIARA

 UN BEATO PER UNA BANDA MUSICALE DI LEBBROSI

Di Giancarlo Cocito

 

In occasione della beatificazione dell'astigiano Don Luigi Variara avvenuta il 14 aprile 2002, furono emessi quattro annulli speciali, due a Roma e due a Viarigi.

     

Varesco Giambattista, Vargas-Vallis Darwin Oracio, Vargyas Laios,  Varini Costanzo…Non c'è Variara Luigi, missionario salesiano, direttore di banda e di coro,  nel "Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti": meriterebbe, però, di ben figurarvi, perché con la musica rese felici tanti giovani e tanta gente, in Colombia, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Valga, quale testimonianza insospettabile, quanto scrisse nel suo "Rapporto al Governo"  l'Ispettore  Amedeo Gomez: "don Luigi Variara ha notevoli  abilità musicali, tali da aver formato un gruppo di cantori e specialmente una Banda Musicale che è diventata un elemento essenziale per la vita sociale e religiosa del Lazzaretto".

Quando, il 20 aprile 2002, a Viarigi  (cfr. annullo filatelico) si celebrò una messa in  onore di don Variara, proclamato Beato da papa Giovanni Paolo II il 14 aprile 2002 in piazza San Pietro a Roma (cfr. annullo filatelico, con località Viarigi: un privilegio delle Poste Italiane), al momento dell'offertorio venne portato all'altare, tra i vari doni, uno strumento musicale (una chitarra, perché quella si aveva a disposizione), accompagnato dalla seguente preghiera in lingua spagnola: En la espiritualidad Salesiana, la santidad consiste en estar siempre alegres (allegri).Acepta, Senor, la ofrenda que te hacemos (facciamo) por medio de este instrumento musical, como signo (segno) del gozo (della gioia) y la esperanza (e della speranza)  que el Padre Luis Variara irradiò especialmente en el Lazareto del Agua de Dios y demàs lugares (e in altri luoghi)  en donde realizò la misiòn con los enfermos, los ninos y los jòvenes (i ragazzi). In questa chiesa, don Variara , ritornato dalla Colombia, per una visita alla famiglia, nell'ottobre del 1911, suonò l'organo, insegnò vari canti e anche la messa a due voci in onore di Maria Ausiliatrice, che per molti anni fu definita "la messa di don Variara",  la messa delle grandi occasioni.

Luigi Sebastiano Variara nasce a Viarigi, diocesi di Asti, in una modesta casa situata presso la torre del paese monferrino, il 15 gennaio 1875, da papà Pietro - maestro elementare e, contemporaneamente, segretario comunale aggiunto, organista e direttore della cantoria parrocchiale - e da mamma Livia Bussa, primo di cinque figli, cui sono da aggiungere Luigi Francesco e Giovanna, nati dalla prima moglie del papà, Margherita Ghibaudo, morta nel 1873.

Dopo le elementari a Viarigi (con la maestra signora Angiolina), ed il quadriennio ginnasiale a Valdocco (Torino), , Luigi decide di entrare nel noviziato salesiano di Foglizzo: E' un ragazzo alto e asciutto, intelligente e disinvolto, buono di cuore e con una bella voce di contralto, quando, nel 1894, a diciannove anni, chierico liceale nello Studentato di Valsalice, viene scelto da don Michele  Unia - con l'approvazione del primo successore di don Bosco, don Michele Rua - per portare un po' di musica nella monotona e grigia vita del lebbrosario di Agua de Dios (località così chiamata, perché l'unica acqua disponibile era quella inviata dal Cielo), in Colombia.

Il Variara sa di solfeggio e canto, ma non di musica strumentale. Nessun problema. Ad Agua de Dios, il giovane Luigi si esercita su un piccolo armonio, con il quale accompagna e insegna i canti liturgici ai fedeli di quella sperduta località di  dolore, che conta, all'arrivo del chierico astigiano, seicento lebbrosi e altrettanti sani, famigliari degli infermi, sistemati in abitazioni penose.

La banda musicale, insieme con il teatro, l'oratorio, la partecipazione alla santa messa, lo studio e la formazione professionale, sono i cardini sui quali è basata l'opera educativa di don Bosco. Il Variara pensa dunque  a formare una banda. Viene a sapere che al Battaglione della Polizia di Bogotà erano arrivati nuovi strumenti: chiede, e ottiene, in regalo, gli strumenti dismessi. Li fa riparare, e si fa dare lezioni pratiche sul loro uso e qualche nozione di strumentazione e direzione bandistica. Ritornato ad Agua de Dios, sceglie tra i suoi giovani quelli che dimostrano migliori attitudini musicali e, al tempo stesso, siano assidui all'oratorio: insegna loro solfeggio e uso degli strumenti, riservando per sé il bombardino, la tromba insomma, che è anche lo strumento più significativo di una banda musicale. Nulla commuove tanto un lebbroso quanto vedere un sano che dà prova di non avere paura del contagio della lebbra: i suoi giovani apprendisti di musica sono, infatti, quasi tutti lebbrosi (ventiquattro, con i loro strumenti, in una foto d'epoca).

La prima esecuzione pubblica di questa banda musicale di lebbrosi è del giorno di Pasqua del 1897. Ma il primo, vero, concerto, viene eseguito l'8 settembre 1897, sulla piazza principale del lazzaretto davanti ad Autorità colombiane e alla gente di Agua de Dios: un successo imprevedibile. Il 23 ottobre, nuovo concerto in piazza, con l'esecuzione di ventiquattro pezzi, e, il giorno successivo, "prima" della messa di Maria Ausiliatrice a due voci e a cori alterni, dei giovani dell'Oratorio e delle Figlie di Maria. "La mia più grande gioia -  scriverà , pochi giorni dopo, il Variara all'Ispettore salesiano don Evasio Rabagliati - fu vedere tutta quella gente, sana e malata, veramente felice, dimentica per qualche ora dei suoi malanni". Si era avverato il progetto del giovane Variara: vedere "anime liete, in corpi sofferenti".

Mentre il Presidente della Repubblica di Colombia è in vacanza nella vicina (si fa per dire) città di Anapoima, "Padre Luis" (Luigi Variara, il chierico che alternava lo studio della teologia all'attività religiosa ed assistenziale, era stato ordinato sacerdote dall'Arcivescovo di Bogotà il 24 aprile 1898) ha la felice idea di fargli una sorpresa: dopo un viaggio a piedi di tre giorni, il 5 febbraio 1899 arriva con la sua banda di lebbrosi a rendere omaggio al Presidente con un concerto. Il Presidente, ammirato e riconoscente (potenza della musica!), promette di prendere a cuore i problemi del lazzaretto. Due mesi dopo, i figli del Presidente, Virginia e Sergio, sono padrini della posa della prima pietra dell'asilo "Michele Unia" di Agua de Dios.

Don Luigi Variara ,stimato ed apprezzato dalla sua gente, dalle suore di Maria Ausiliatrice, dai confratelli, dai politici, ha invece vita difficile dal suo superiore salesiano in Colombia, l'Ispettore don Antonio Aime, che lo allontana dal lazzaretto di Agua del Dios, salvo rare e brevi parentesi, con incarichi qua e là in Colombia (Direttore e Maestro dei novizi  a Mosquera,  Viceparroco e Confessore a Contrataciòn, Direttore dell'oratorio a Bogotà, Viceparroco a Baranquilla) e persino in Venezuela (a Tàriba, come Confessore della Casa Salesiana). Padre Luis dove può, mette su una banda musicale, un coro e una filodrammatica, come a Contrataciòn, sempre con grande entusiasmo, in parallelo con la sua attività pastorale. In una lettera dell'ottobre 1821, don Variara scrive: "Questa è la mia vita: predicare, confessare, cantare, suonare, fare scuola, e cercare di santificarmi". Santificarsi, nelle sue condizioni, significava obbedire al suo Superiore e offrirsi ai progetti del buon Dio.

Muore a Cùcuta (Colombia) - ove era stato inviato per i suoi problemi di salute, nella casa della famiglia Faccini, che aveva reclamato l'onore di poterlo assistere -  la notte del 1° febbraio 1923, a quarantotto anni, per un'uremia, mai curata clinicamente (le prime avvisaglie risalivano al 1909), scambiata anzi per lebbra.

Per le sue esequie, il Governatore dello Stato di Nord-Santander decretò il lutto cittadino, i funerali di Stato, e il picchetto armato: la Banda dell'Esercito gli rese gli onori e accompagnò la salma al cimitero, con un séguito immenso di folla, tanto era conosciuta ed apprezzata in Colombia l'opera di don Variara.

Ci volle la sua beatificazione per far conoscere questa persona semplice e straordinaria: non dico ai Viarigini, che già gli avevano dedicato la Scuola elementare, una strada, un cippo sul luogo ove sorgeva la sua casa natale (oggi non più esistente) e, recentemente, un monumento in bronzo che lo raffigura con nella mano destra il Vangelo e nella sinistra una tromba,  ma agli Astigiani stessi, che certo non lo conoscevano, essendo il Variara vissuto in Colombia, e a tantissimi appassionati di musica, come me, che nulla sapevano della sua attività musicale, e ai filatelisti di mezzo mondo, che, ora, si trovano per le mani quattro annulli, chiedendosi chi mai fosse stato costui e dove mai si trovasse Varigi (potenza della filatelia!), località sconosciuta anche a chi scrive queste note, fino a quando non conobbe la moglie, originaria appunto del piccolo paese monferrino.

Ma il dono più straordinario che ci ha lasciato in eredità il Beato Luigi Variara, è un ordine religioso  femminile, da lui fondato il 7 maggio 1905, l'Istituto delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, aperto alle ragazze lebbrose, o figlie di persone lebbrose, che intendevano consacrarsi alla vita religiosa,  "un'opzione di vita, un contributo alla Chiesa - come scrive l'attuale Madre Generale - che ritrova nell'esperienza del dolore la dignità della persona che è stata rivelata attraverso il mistero della croce e della risurrezione". "Quelle che possono lavorare, lavorino e preghino - scriveva loro don Variara - e quelle che non possono lavorare soffrano e preghino".  Solo ad un Viarigino poteva sorgere una simile idea, che mai,  nella storia della Chiesa, era stato possibile, per una persona lebbrosa, entrare in una Congregazione religiosa. Oggi la Congregazione è aperta anche ad ogni candidata che domandi di appartenervi: sono oltre seicento le "figlie" di don Variara, sparse in dieci nazioni, a curare ed assistere sani e ammalati: tre di esse , dal mese di aprile 2002, lavorano a Viarigi, paese natale del loro fondatore: Anche per festeggiare questi nuovi arrivi nella comunità locale, il 3 maggio 2002 la banda musicale di Waltershofen, nell'Allgau tedesco, per interessamento del salesiano don Gamba, che in gioventù soggiornò in Viarigi, ha tenuto un concerto, splendido, magistralmente diretto dal Maestro Roland Braun, su musiche di J.S.Bach, A.Vivaldi, G.F.Handel, R.Rudin, J.v.d. Roost, G.Puccini, H.Zimmer, J. Fugik. I cinquanta componenti della banda sono sostenuti finanziariamente dalla loro piccola comunità, milleduecento anime, tante quante ne trovò il chierico  Luigi Variara ad Agua de Dios nel 1894.

Giancarlo Cocito