DIAVOLO ROSSO

GIOVANNI GERBI (1885 - 1954)

 

Nel 50° anniversario della scomparsa del corridore ciclista astigiano Giovanni Gerbi, leggendario "DIAVOLO ROSSO", si è voluto ricordarlo anche dal punto di vista filatelico.

Su richiesta dell'Associazione Filatelica Astigiana “Gigi e Mario Conte”, Poste Italiane ha concesso un annullo speciale, inoltre è stata approntata una cartolina ufficiale riproducente una vecchia cartolina del campione.

 

     

“Diavolo Rosso” era il nome di battaglia del celebre ciclista astigiano Giovanni Gerbi (1885-1954): il primo campione del ciclismo italiano. Questo soprannome gli derivava dal fatto che soleva gareggiare sempre con una maglia rossa e, pare, gli fosse stato affibbiato, con un po’ d'enfasi, da un parroco di campagna allorché Gerbi, in fuga, capitò nel bel mezzo di una processione. Corse ai tempi eroici, amava l'impresa impossibile e con la sua tenacia, la sua indomita volontà di vittoria, contribuì ad elevare lo sport ciclistico al rango delle più affascinanti competizioni. Giovanni Gerbi ha scritto delle pagine leggendarie del ciclismo italiano ed innumerevoli sono gli episodi curiosi che lo riguardano. Nel 1905, ad esempio, mentre si trovava al comando di una corsa nazionale, cadde rovinosamente. Si fermò in una farmacia per farsi medicare ma, quando venne a sapere che, nel frattempo, era stato superato da un altro concorrente, riprese la bicicletta e si mise ad inseguirlo furiosamente, ancora sanguinante. Riuscì a riprenderlo e superarlo tra due ali di folla incredula ed entusiasta per quel corridore tutto fasciato e sporco di sangue. Vinse 32 corse, quasi tutte di linea, spesso anche grazie a colpi d’astuzia: primo vincitore del Giro di Lombardia nel 1905, primo italiano al Tour de France nel 1904 e vincitore di classiche come il Giro del Piemonte (3 volte), la Roma-Napoli-Roma (3 volte), la Parigi-Ranbeaux e la Brest-Parigi. Infiammò i tifosi italiani e francesi con le sue imprese ed il suo carattere indomito è stato cantato anche da Paolo Conte che nel suo disco "Appunti di Viaggio" del 1982 ha inserito il brano "Diavolo Rosso", dedicato proprio al suo grande concittadino.

Mauro Gilardi