LA RISCOPERTA DI UN GRANDE COMPOSITORE: GIACINTO CALDERARA

                 

 

A Casale Monferrato – ove il padre Michelangelo ricopriva la carica di Maestro di Cappella del Duomo -  Giacinto Calderara nacque il 12 marzo 1729. Iniziò gli studi musicali in famiglia, e ben presto, grazie alla  straordinaria facilità inventiva e alla felice vena melodica, la sua musica e il suo nome varcarono i confini della provincia alessandrina: a soli vent’anni, per chiara fama, venne chiamato, dai canonici del Capitolo della Cattedrale di Asti, a dirigere la secolare istituzione denominata Cappella dei Putti , incarico che tenne fino alla morte, avvenuta in Asti il 16 settembre 1803. Ad Asti si era sposato, ed aveva avuto otto figli.

Scrisse centinaia di composizioni, quasi tutte di carattere sacro. Nel solo Archivio capitolare della cattedrale di Asti ne sono custodite oltre quattrocento, che il Maestro di Cappella scrisse per il servizio liturgico: “molte di esse – annota  il M° Giuseppe Gai , che nel 1982 rispolverò da un oblìo centenario le musiche del Calderara, tracciandone anche un catalogo e un profilo biografico (cui chi scrive queste righe è debitore) – sono di breve respiro, quasi tutte vocali-strumentali, con organico piuttosto ridotto (violini primi e secondi, violoncello e organo), corrispondente cioè all’organico stabile della Cappella. Non mancano però composizioni più articolate e ricche nella strumentazione (oboi, corni, viola e contrabbasso) che richiedevano esecutori aggiunti, chiamati dall’esterno in circostanze particolarmente solenni”.  

L’impegno nelle cerimonie non distolse il musicista dalla sua innata vocazione per il melodramma. Nel 1752 fu rappresentato al Teatro “Guasco” di Alessandria, ricevendo calorosi consensi, il suo Alessandro nelle Indie.  Ma l’opera che riscosse maggior successo fu il Ricimero , che al Teatro Regio di Torino, nella stagione 1756, ottenne ben ventun repliche. Ad una terza opera accennano i verbali capitolari del 1753: ma di essa non è dato conoscere né titolo né argomento.

Al Calderara sono pure attribuiti la Cantata Assunta  (Asti, 16 settembre 1795) e due Oratori: S. Alessio riconosciuto (Oratorio di S.Filippo, Firenze,  1762) e S.Maurizio e compagni martiri  (Genova , 1775).

In occasione delle manifestazioni celebrative per il 200° anniversario della morte, il 4 ottobre si tenne presso l’Archivio Storico del Comune di Asti un convegno di studio su Giacinto Calderara e il suo tempo, e , la sera, un concerto su musiche del Compositore, per Soli,  Coro e Orchestra, sotto la direzione del M° Giuseppe Gai, in quella stessa Cattedrale che lo vide Maestro di Cappella per cinquant’anni.   Furono eseguiti il  Kyrie in Fa Magg., il Beatus vir  in Si bem. Magg., il Magnificat in Fa Magg., lo Stabat Mater in Sol Min., il Te Deum in  Re Magg., e una Canzone in Sol Magg. composta per un curioso intrattenimento:  accompagnare il traghettamento sul fiume Tanaro, alle porte di Asti, di alcuni esponenti di Casa Savoia.

Asti ha voluto storicizzare postalmente le celebrazioni per Calderara con un annullo, una cartolina ufficiale e  un’ affrancatura meccanica dell’Amministrazione Provinciale. Uno “specimen-souvenir” era stato realizzato  dall’AICAM (Associazione Italiana Collezionisti Affrancature Meccaniche) ad Alessandria , per ricordare  la ‘prima’ del melodramma Alessandro nelle Indie di Giacinto Calderara, in occasione della 1^ Esposizione internazionale di meccanofilia musicale, svoltasi dal 26 al 28 settembre 2003.

Giancarlo Cocito

GIACINTO CALDERARA, UN GRAND COMPOSITEUR AUJOURD’HUI INCONNU

 A’ Casale Monferrato – où son père MichelAnge était Maitre de Chapelle de la Cathédrale – Giacinto Calderara naquit  le 12 mars 1729. Il a fait ses premières études de musique en famille. A’ vingt années il était déjà bien connu, tandis que le Chapitre canonial de la Cathédral d’Asti le nomma Maitre de Chapelle. Du 1 novembre 1749 jusq’à sa mort – Asti, 16 septembre 1803 -  Giacinto Calderara  a été un actif serviteur du culte. A’ Asti il s’épousait : il a eu huit fils.

Doué d’une extraordinaire facilité créative et d’une fortunée veine mélodique, il a écrit centaines compositions, presque toutes de musique sacrée,  vocale-instrumentale: dans les Archives de la Cathédrale d’Asti sont gardées 400 compositions : beaucoup d’elles sont courtes (peu d’instruments: violons 1.er et  2.ème, violoncelle, orgue), mais beaucoup d’autres sont très riches d’instruments (cors, hautbois, viole, contrebasse). Plusieurs partitions se trouvent aussi dans autres Archives: chez la Musique de la ville d’Asti (Messes), les Cathédrales d’Aosta, Vercelli, Casale, Siena, Santiago de Compostela ( un Laudate pueri, à deux voix), et aussi   chez  le Conservatoire Royal de Musique de Bruxelles (une Ouverture),  la Statens Musikbibliotek de Stockholm (une Dolce canta alla campagna), l’Université du Texas (Scorgerai in me l’amante, air de Ricimero).

Giacinto Calderara a mit en musique aussi deux mélodrames: Alessandro nelle Indie (‘première’ à Alessandria en 1752) et  Ricimero, que au Teatro Regio de Turin en 1756 a eu un succès éclatant (21 représentations).

Calderara a été decouvrit en 1982, après un oubli de plus de cent années, grace au Maestro Giuseppe Gai, compositeur d’Asti, professeur d’orgue e de composition d’orgue au Conservatoire de Musique d’Alessandria , chef du Chorus et Orchestre “San Secondo” d’Asti, en très applaudits concerts.

Pour le bicentenaire de la mort du Compositeur, après un Rendez-bous  d’Etudes sur Calderara et son temps,  le soir du 4 octobre 2003, dans la meme Cathedral où Calderara a été Maitre de Chapelle et où a sa tombe, le M° Giuseppe Gai a dirigé des musiques de Giacinto Calderara: le  Kyrie  en Fa M, le Beatus vir en Si bem M, le Magnificat en Fa M, le Stabat Mater en Sol m, le  Te Deum en Re M, e une Canzone en Sol M, écrite  pour un événemet de la famille Savoie): Cathédral pleine et  succès superbe.

Pour documenter en philatélie l’anniversaire,  chez la  Poste a été fait une oblitération temporaine, et la Province d’Asti a modifié sa machine à affranchir, avec une petite “lettre d’invitation” pour l’homage au Maitre de Chapelle Giacinto Calderara. L’AICAM à Alessandria, en occasion de la 1.er Exposition Internationale de mecanophilie musicale, a realisé une EMA  specimen-souvenir. 

Giancarlo Cocito