Dal dopoguerra ad oggi

L’irrequietezza sociale che dominava in Sicilia permise una facile diffusione del fascismo che proclamava ordine e sistema, ma il malgoverno continuò a Palermo e nel resto dell’isola.

Con la seconda guerra mondiale l’intera isola sopportò bombardamenti, miseria e fame. Dopo l’ingresso degli alleati americani sorse in Sicilia un movimento separatista, ma il buon senso prevalse e l’unità d’Italia fu mantenuta.

Il 15 maggio 1946 venne approvato lo Statuto della Regione Siciliana e questo, il 31 gennaio 1948, fu trasformato in legge nell’ambito della nuova Costituzione della Repubblica Italiana; Palermo divenne sede del Governo e dell’Assemblea Regionale.

Nel 1947 venne varato un piano di ricostruzione che consentì di rimarginare le ferite più gravi dei principali monumenti. Nel frattempo esplose il “boom” edilizio e ancora per altri vent’anni il centro antico rimase degradato e abbandonato. Tra il ’50 e il ’70 gran parte degli abitanti si trasferì nei nuovi quartieri periferici. Un generale risveglio d’interesse per il centro antico della città si ebbe poi negli anni ’80, vennero approvati dei programmi per il recupero e la conservazione del patrimonio edilizio esistente.

Attualmente sono in corso alcuni interventi di restauro di palazzi e chiese antiche e molti sono i monumenti che, grazie all’interesse di Enti preposti, sono già stati riportati al loro vecchio splendore, riscoprendone il loro valore artistico e storico e risollevando così il destino della città.