UN ELEMENTO caratteristico che ritroviamo spesso nella cultura gastronomica della Sicilia è la marinatura preventiva della carne in aceto. E il caso di questo secondo tipico del palermitano. Si tratta di un'operazione necessaria, che consente alla carne di non sfibrarsi e di ammorbidirsi. La tecnica rende dunque più appetibile un piatto. L'aceto, adoperato fin dai tempi antichissimi in cucina, non è altro che un vino "ossidato" dal caratteristico gusto acre e dal profumo acuto e pungente. Per queste sue proprietà, una credenza popolare siciliana consiglia di bagnare la fronte con l'aceto nei casi di emicrania. | ||
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INGREDIENTI Per 4 persone: 600 gr di carne magra di vitello tagliata a fette 200 grammi di pangrattato 2 uova sbattute 50 grammi di parmigiano grattugiato 200 gr di farina 2 arance 2 bicchieri di aceto 1 mazzetto di prezzemolo Olio d'oliva Sale e pepe |
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Mettete le fettine di carne in un contenitore a bagno nell'aceto per circa venti minuti. Passatele a farina che farete aderire bene, quindi nell'uovo e subito dopo nel pangrattato, condito con parmigiano, sale, pepe e prezzemolo tritato. Friggete le cotolette in una padella con abbondante olio e quando saranno dorate sistematele su un foglio di carta assorbente per eliminare l'olio superfluo. Adagiatele in un piatto di portata guarnendo con fettine d'arancia. Servite in tavola ben calde. |