Ballata autocritica
Fausto Amodei
1972
Re- Sol
Re- Sol
Sono dieci anni suonati che suono
Re- Sol
questa chitarra e che canto di cuore
Fa Mi
canti di vario modello;
La- Re
già mille volte ho cambiato di tono
La- Re
dal do maggiore al do diesis minore
Do Si7
dal valzer allo stornello;
Mi- Re7
colla ciaccona colla marcia turca
Do Sicol
madrigale la giga il flamenco
Do Si7
la ciarda la controdanza
Mi- Re
col tango col samba e con la mazurka
Do Sidei
vari ritmi ho esaurito l'elenco
La- Fa# Si7
ma ho mai cambiato sostanza.
Mi La Si
Ho cantato sempre in base
Mi La Fa#Si7
ad una convinzione
Mi La Si
che la cosa più importante
Mi La Si La
è battere il padrone;
Mi La Si
ogni canto l'ho composto
Mi La Fa#Si7
perché ci aiutasse
Mi La Si
a portare fino in fondo
Mi La Si Do
la lotta di classe;
Fa Si Do
ho sperato che ogni strofa
Fa Sib SolDo
quando l'ho cantata
Fa Sib Do
ci aiutasse a battere
Fa Sib Do Fa
la proprietà privata.
Sono dieci anni che canto le lotte
e i mille scioperi e la strategia
per far la rivoluzione;
ma son dieci anni che canto le botte
e i caroselli della polizia
e le condanne in prigione;
c'è il canto triste se siamo battuti
c'è il canto allegro se mille operai
scendono in piazza a lottare;
ma dopo tanti gorgheggi ed acuti
mi sono accorto che forse oramai
non c'è più gusto a cantare.
Il padrone ci ha
uno stomaco da mille lire
e per quanta merda mangi
la sa digerire;
lui aumenta i prezzi
segli strappi più salari
poi ti taglia i tempi
e ti fa far più straordinari ;
figurarsi se i miei canti,
lui che ingoia tutto,
non ci riesce a digerirli
e a farci sopra un rutto.
Per quanti acuti abbia emesso di testa
nessun padrone ha perduto un quattrino
di rendita o di profitto;
non basta un canto sia pur di protesta
perché succeda che qualche inquilino
abbia ridotto l'affitto;
un ritornello non serve per niente
non c'è ballata che serva a qualcosa
né un ritmo di monferrina
per render soffice uno sfollagente
per affrettare la morte gloriosa
di un yankee nell'Indocina.
Forse occorre che
questa chitarra a ciondoloni
si trasformi in mitra
e possa emettere altri suoni;
e che le sei corde
per produrre altri rumori
si trasformino di colpo
in sei caricatori;
Fa Sib Do
e che queste dita per
Fa Do Sol Do
produrre qualche effetto
Fa Sib La
anziché grattare arpeggi
Re- Re7 Sol Do
premano un grilletto;
Fa Sib Do
forse può servire solo
Fa Sib Fa#Si7
più la passacaglia
Fa Sib Do
che con la sua voce sa
Fa Sib Do Fa
intonare la mitraglia.
Sib Fa Sib Fa