http://www.profundis.it/cinema/steele.htm
Dopo
aver studiato per divenire una pittrice, nel 1958 entra a far parte di
una compagnia teatrale che l’avvia sulla strada di una brillante
carriera. Inizia con piccoli ruoli cinematografici, ma nel 1960
interpreta come protagonista un film culto per tutti gli appasssionati
del genere: “La Maschera del Demonio”. E’ il suo primo ruolo in un
film horror, ma le sue doti artistiche, la pellicola in bianco e nero e
la magistrale regia di Mario Bava, fanno sì che il suo destino
cinematografico resti legato a questo genere. E’ l’epoca d’oro per
il cinema horror e la sua neo-nata regina viene continuamente chiamata
per dare il suo contributo, viene infatti reclutata in America da Roger
Corman per “Il pozzo e il Pendolo” (1961) al fianco di Vincent
Price. Rientrata in Europa l’anno dopo, si sottopone ad un provino e
viene scelta da Federico Fellini per una parte in “8 1/2”, resta in
Italia dove gira per la regia di Riccardo Freda “L’Orribile segreto
del Dr. Hichcock”, capolavoro del genere, ma che ebbe non pochi
problemi con la censura in quanto trattava, seppure non esplicitamente,
un argomento tuttora considerato increscioso: la necrofilia. Rimane
legata all’Italia fino al 1968 partecipando in numerose produzioni
d’orrore, da ricordare: nel 1962, sempre per la regia di Riccardo
Freda é nel cast de “Lo Spettro”(sequel di “L’Orribile segreto
del Dr. Hichcock”), nel 1964 gira due film di Antonio Margheriti, “I
Lunghi capelli della Morte” e “Danza Macabra”. Ma, il periodo del
“boom” del cinema horror italiano coincide con la nascita di un
altro genere, la “Commedia all’italiana” e Barbara Steele ne viene
coinvolta partecipando, tra l’altro, a due film di Pasquale Festa
Campanile (”Un tentativo sentimentale” - 1963, “Le voci
bianche”- 1964), a “Le ore dell’amore” (1963) di Luciano Salce e
all’eccezionale “L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli. Una
curiosità é legata ad un altro film, “I maniaci” del 1964, dove
nonostante il titolo, la presenza della Dark Lady e la regia del
“Godfather of gore” Lucio Fulci, ci troviamo di fronte solo una
commedia (neanche eccezionale).
Dopo
sei anni di assenza dagli schermi ritorna in "Caged Heat"
(1974) di Jonathan Demme dove interpreta il ruolo di una sadica e
repressa carceriera in una prigione femminile, nel film di Cronenberg
“Il demone sotto la pelle” (1975) e in "Piranha" (1978) di
Joe Dante. Nel 1980, dopo la morte del suo ex marito James Poe, si
ritira dalla scena per dedicarsi alla produzione televisiva. Il suo
primo lavoro riguarda una miniserie di successo prodotta per la ABC
"The Winds of War"(1983) ripresa con altrettanto successo nel
1989 con il sequel "War and Remembrance", grazie al quale
vince un Emmy Award per il suo lavoro di produzione . Nel 1991
interpreta il ruolo della Dr. Julia Hoffman in una serie televisiva
ispirata ad una soap opera “soprannaturale” degli anni 60 "Dark
Shadows". Barbara Steele é la sola attrice che può vantare lo
stesso ruolino cinematografico e la stessa presenza scenica dei suoi
colleghi maschili (presenti in questo sito) per ciò che concerne il
genere horror. Lo sguardo penetrante dei suoi occhi spiritati rimarrà
impresso nella mente degli appasionati alla stessa tregua del ghigno di
Price o del morso di Lee. Ciò che la rende più affascinante é il suo
continuo scambio di ruolo: ora vergine indifesa, ora perversa e satanica
carnefice, cosa che confonde ed ammalia lo spettatore.