istruzioni per il lavoro degli studenti
Studiare è un'attività molto
impegnativa, che richiede metodo e regole.
La preparazione di un lavoro richiede il rispetto di alcune norme che devi rispettare se vuoi che il risultato finale sia apprezzato e ben valutato. Le istruzioni che troverai qui a fianco cercheranno di darti una mano nel confezionare un prodotto dignitoso e ben presentabile. |
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Il quaderno di scienze è uno strumento di lavoro sul quale va registrato
tutto quello che si fa nel momento in cui lo si fa. Il quaderno deve potersi
consultare facilmente e rapidamente.
Per garantire le finalità indicate ci si deve
scrupolosamente attenere alle indicazioni che seguono:
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Nota bene: alcune delle procedure sopra elencate sono identiche a quelle adottate da altri insegnanti del tuo corso. Seguendole potrai unificare il tuo modo di lavorare e semplificare i tuoi impegni!
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Fare una ricerca è una operazione che dovrebbe richiedere settimane di
lavoro; non è assolutamente sufficiente aprire
un'enciclopedia, un ipertesto, un motore di ricerca, trovare l'argomento e
copiare ciò che viene riportato!
Se poi la ricerca implica qualche esperimento la cosa diventa ancor
più complessa e affascinante.
Il primo passaggio fondamentale, quando
si fa una ricerca, è sapere bene su che cosa devo concentrare la mia
attenzione, in modo da non disperdermi o rimanere in superficie al problema.
L'osservazione è lo stimolo di partenza
per la tua ricerca.
Il secondo passaggio consiste nel trovare, sulle
fonti a tua disposizione, ciò che riguarda l'argomento di studio.
Quindi occorre impostare i metodi per la raccolta dei dati.
Questa fase è
delicatissima e fondamentale per la buona riuscita del tuo lavoro. Se
riuscirai a raccogliere i dati in modo corretto sarà più facile analizzarli
o confrontarli con quelli dei tuoi compagni di lavoro.
Si passa quindi alla formulazione della ipotesi che deriva dal comportamento osservato.
Se la tua ricerca non era sperimentale puoi trarre le conclusioni che hai ottenuto confrontando tutti i dati raccolti.
Se
la ricerca che stai facendo è di tipo sperimentale ecco il momento della verifica
sperimentale dell'ipotesi.
Si tratta di inventare una serie di esperimenti che ti consentano di ottenere
delle risposte concrete e ripetibili alle tue ipotesi di partenza.
A questo punto, visti i risultati della verifica sperimentale possono succedere due cose:
Se le tabelle vengono costruite con un programma che sia in
grado di trasformarle in grafico (es. Excel, Lotus,...) è semplice ottenere la
rappresentazione dell'andamento della temperatura.
Se invece vogliamo costruirci il grafico a mano occorre stabilire alcuni
parametri prima di scegliere come procedere:
occorre conoscere la dimensione del foglio su cui tracciamo il grafico e quanta superficie di questo vogliamo usare
avere il numero completo dei dati da riportare sugli assi del grafico
Se vogliamo tracciare il grafico dell'andamento della temperatura dobbiamo contare i giorni di rilevazione e stabilire l'ampiezza dell'escursione termica massima registrata.
Il primo dato di fa capire come suddividere l'asse x del grafico, il secondo come suddividere l'asse y; se, ad esempio il nostro foglio è formato A4 abbiamo a disposizione circa 18x27 cm per disegnare il grafico; in base al numero di dati decideremo se orientare il foglio nel senso verticale o orizzontale.
Es:
località: Bologna | alt. slm. = 54 | |
ore: 6.30 | ore: 14.30 | |
giorno 1 | 18 | 22 |
giorno 2 | 16 | 23 |
giorno 3 | 16 | 22 |
giorno 4 | 9 | 17 |
giorno 5 | 11 | 18 |
giorno 6 | 15 | 21 |
giorno 7 | 14 | 21 |
Abbiamo sette giorni da sistemare sull'asse x, e una escursione massima tra le temperature di 14 gradi centigradi (tra i 9°C della mattina del quarto giorno e i 23°C del pomeriggio del secondo giorno).
Se il grafico sarà settimanale possiamo dividere l'asse x in 7 parti, quindi 27:7=4 cm circa; per l'asse delle y sistemiamo sempre all'origine degli assi la temperatura di 0°C, in modo da avere sopra l'asse delle x le temperature maggiori di 0°C e sotto quelle inferiori. A questo punto dividiamo dobbiamo segnare, come temperatura massima 23 gradi. Divideremo quindi i 18 cm a disposizione per 23 e avremo un'idea sulla suddivisione dell'asse y.
La cosa importante è che il grafico sia sempre facilmente leggibile, cioè permetta di evidenziare i comportamenti del fenomeno studiato in modo chiaro.
ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2005
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