gli organuli tipici della cellula vegetale e animale


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Non tutte le cellule eucarioti sono formate allo stesso modo; oltre alle differenze legate alla specializzazione che le cellule assumono negli organismi pluricellulari, esistono alcuni caratteri che sono esclusivi delle cellule animali e altri di quelle vegetali. 
 

fig. 1: cellula vegetale tipica

 

 Organuli tipici della cellula vegetale


Parete cellulare

É una struttura arricchita di cellulosa che dà alla cellula una migliore protezione e un maggior sostegno. Mantiene la forma delle cellule e ne limita un eccessivo assorbimento di acqua. Ha uno spessore superiore a quello delle membrane (da 0,1 mm a diversi mm). Non è selettiva come la membrana a cui è addossata.

Le cellule giovanili sono rivestite di una parete cellulare primaria; le pareti di due cellule vicine sono separate tra loro da una lamella mediana, anche questa a base di polisaccaridi, che le tiene unite. Quando la cellula arriva alla maturità irrobustisce la parete, o per deposizione di sostanze indurenti o addirittura producendo una parete cellulare secondaria.
La lignina è un polimero che determina un aumento della resistenza  meccanica della cellula; questo ha permesso alle cellule vegetali di formare organismi di dimensioni imponenti ( ricordiamo che la sequoia può raggiungere altezze di oltre 100 metri). La cutina e la suberina sono altre due sostanze che possono modificare la parete. La deposizione della prima sui tessuti epidermici della pianta garantisce una migliore impermeabilizzazione e quindi una riduzione delle perdite di acqua, elemento così prezioso per i vegetali. La suberina, invece, si trova come deposito nelle cellule che formano la corteccia e garantisce un buon isolamento dalle condizioni ambientali esterne.

Vacuolo

Occupa gran parte del volume cellulare ed è delimitata da una membrana chiamato tonoplasto. Regolando il suo contenuto di acqua determina l’aspetto più o meno gonfio delle cellule vegetali.
All'interno del vacuolo vengono immagazzinate le sostanze di riserva (es. le sostanze proteiche di riserva nei semi) e i prodotti intermedi di alcuni processi metabolici. 
Può diventare deposito per sostanze anche nocive o repellenti come difesa nei confronti degli animali.
Regolando il contenuto idrico della cellula riesce a difendere il citoplasma dal congelamento durante la stagione fredda: assorbendo acqua dal citoplasma lo rende più concentrato abbassando la temperatura di solidificazione della soluzione.

Plastidi

In questo gruppo di organuli sono radunati i cromoplasti, i leucoplasti e i cloroplasti.

  • I cromoplasti sono organuli che racchiudono al loro interno sostanze colorate, generalmente gialle, rosse e violacee. Sono particolarmente abbondanti nei fiori e nei frutti ed hanno funzione di segnalazione, facilitando il lavoro di ricerca agli animali impollinatori o disseminatori. 

  • Gli amiloplasti sono invece i depositi dei materiali di riserva, esempio amido. Sono particolarmente abbondanti nelle cellule degli organi di riserva, semi, tuberi e radici.

  • I cloroplasti sono gli organuli che contengono la clorofilla e gli altri pigmenti fotosintetici, e quindi si colorano di verde. Hanno forma discoidale con un diametro variabile da 3 a 10 mm. Sono costituiti da due membrane: quella esterna delimita l'organulo al cui interno vi è un liquido detto stroma in cui sono immersi un sistema di lamelle impilate (delimitate dalla seconda membrana) che sono responsabili della fase luminosa della fotosintesi clorofilliana.
    Contengono DNA ed RNA, come i mitocondri; alcuni autori sostengono che i cloroplasti attuali siano i discendenti di procarioti fotosintetici divenuti endosimbionti all'interno di cellule più grandi.

 

 Organuli tipici della cellula animale


Centriolo

É l’organulo che interviene durante la riproduzione cellulare. Nella cellula animale ne sono presenti due, disposti ad angolo retto e situati nelle vicinanze del nucleo. Hanno una struttura composta da nove terne di microtubuli e, durante la riproduzione cellulare, determineranno la produzione dei microtubuli che costituiranno il fuso mitotico.
Nelle cellule vegetali non sono stati evidenziati corpuscoli di questo genere, ma il fuso mitotico si forma lo stesso.

Vacuolo alimentare

Si formano temporaneamente dopo il processo di endocitosi, e racchiudono le sostanze alimentari prelevate dall'ambiente extracellulare. Si fonderanno ai lisosomi e diventeranno una sorta di stomaco, cioè un a zona delimitata della cellula in cui avvengono i processi di demolizione dei polimeri.
Possono essere presenti contemporaneamente più vacuoli alimentari.

Ciglia e flagelli

Sono filamenti allungati che svolgono funzione motoria. Hanno lunghezze superiori ai 10 nm. Sono formati da un corpo basale, situato nella zona di origine del flagello, composto da nove terne di microtubuli analoghi a quelli del centriolo; la parte sporgente è costituita da nove coppie di microtubuli legati, con una sorta di "raggi", ad una coppia di microtubuli centrali, a formare una struttura detta a 9 + 2. Negli eucarioti il movimento prodotto dai flagelli è di tipo ondulatorio (nei procarioti è invece rotatorio).
Strutture analoghe, ma più corte di 10 nm e più numerose, sono le ciglia; possono ricoprire l'intera superficie cellulare e permettono la creazione di correnti di liquido verso le aperture boccali dei pluricellulari o la citofaringe degli unicellulari.
Le ciglia svolgono anche altre funzioni: ricordiamo, ad esempio, la presenza di ciglia sulle cellule delle pareti della trachea, con funzione di cattura e successiva espulsione di eventuali particelle solide penetrate durante l'inspirazione. 


ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2005

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