elementi meteorologici


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La Meteorologia si serve di grandezze per esprimere le caratteristiche del tempo in un certo luogo ed in un certo periodo di tempo.
Vediamo quali sono i principali elementi meteorologici di cui dobbiamo avere conoscenza per poter definire il tempo meteorologico.
 

 

 

 

 pressione atmosferica

Si misura con il barometro e si esprime in atmosfere, bar o millibar, pascal. E’ il peso della colonna d'aria che sovrasta una superficie. La pressione normale è quella pari a 1013 millibar, calcolata al livello del mare e a 20°C di temperatura.
Unendo i punti che hanno lo stesso valore medio si possono costruire carte delle isobare (linee che uniscono i punti alla stessa pressione atmosferica).
Con queste carte si evidenziano le aree di alta e di bassa pressione, determinando quale sarà la direzione delle masse d’aria.

La pressione varia in funzione della temperatura, della altitudine e della UR presente.
Ad un aumento della temperatura corrisponde una diminuzione della pressione dovuta alla dilatazione dell'aria (a parità di massa aumenta il volume e quindi la pressione cala).
Per effetto dell'altitudine la pressione atmosferica cala i quanto diminuisce lo spessore della colonna d'aria che sovrasta una certa regione.
All'aumentare dell'umidità la pressione cala perché il vapore acqueo presente nell'aria pesa di meno dei gas di cui ha preso il posto, azoto, ossigeno e anidride carbonica.

Quindi, in generale, al crescere di uno di questi fattori la pressione cala e viceversa.

 

 temperatura

si misura con il termometro in gradi centigradi.

Si registrano di solito la Tmax e la Tmin per una località.
E’ utile calcolare la Tmedia giornaliera che si ottiene sommando i due valori e dividendo per 2, quindi

 T media = (Tmax +T min)/2

E’ possibile in seguito calcolare la T media settimanale, mensile, annuale, ecc…

Si possono costruire carte delle isoterme (linee che uniscono i punti alla stessa temperatura)

Ricordiamoci che, salendo in quota, la temperatura cala di 6°C ogni km

 

 umidità relativa

si misura con l’igrometro e calcola la quantità di vapore acqueo presente in un certo volume di atmosfera.

Il voalre che viene riportato sui bollettini meteorologici è quello dell'umidità relativa, che si ottiene facendo il rapporto percentuale tra U ass (l’umidità realmente presente in un certo volume d’aria) e la U max (quella che potrebbe essere contenuta in un certo volume ad una certa temperatura)

Quindi

UR = (U ass/U max) x 100

Al crescere della temperatura l’UR cala e viceversa.
La presenza di aria satura in quota determina la formazione delle nuvole
 
- cirri
- cumuli
- strati

Nella foto possiamo vedere nuvole attorno alle Tre Cime di Lavaredo; in questo caso sono dovute alla risalita dal fondovalle dell'aria che, raffreddandosi, genera queste tipiche nubi nelle ore pomeridiane.

 

 precipitazioni

Si misura con il pluviometro e si esprime in mm di pioggia caduta; un mm corrisponde ad un litro di pioggia per metro quadrato di superficie. Dire quindi che sono piovuti 22,4 mm vuol dire che sono caduti 22,4 litri di acqua su ogni m2 di superficie.

Si sommano le piogge cumulate giornalmente e si possono costruire delle carte della piovosità di una certa regione o dei grafici mensili per una località

L’umidità condensa sotto forma di minuscole goccioline (diametro di 2 centesimi di millimetro)

L’umidità presente nelle nuvole condensa attorno a nuclei di condensazione e si ottengono le precipitazioni:

- pioggia
- neve
- grandine


ultimo aggiornamento: 2 aprile 2008

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