S.P.C.    

Servizio di Protezione Civile

Secondo quanto riportato nelle note storiche di questo argomento già l’A.S.C.I. – Associazione Scautistica Cattolica Italiana, quella della prim’ora si adoperò in operazioni di soccorso in occasione di calamità che ripetutamente e, talvolta, duramente hanno colpito il nostro paese. Allora la Protezione Civile intesa come struttura al servizio del cittadino non esisteva e tantomeno se ne ravvisava la forte esigenza di costituire, sia nell'ambito del volontariato e sia in quello propriamente pubblico, una struttura di tale genere. Nel frattanto che in Italia maturava l'idea di una simile esigenza e che questa si tramutava in una struttura organizzata che, partendo dalle strutture pubbliche, coinvolgesse, in forme organizzate e non sporadiche, anche le organizzazioni di volontariato, l'A.S.C.I. aveva avuto il tempo di subire tutte le sue storiche trasformazioni a noi note fino ad oggi.
Ora la risorta A.S.C.I., avendo ripreso a percorrere la propria "strada" continua la sua storia e il suo servire anche in questo campo e, nel frattempo che attende che venga espletato il necessario iter di un proprio riconoscimento tra le Associazioni di Volontariato, ovvero l'iscrizione all’Albo del Dipartimento di Protezione Civile, ha provveduto, attraverso l’affiliazione del proprio S.P.C. – Servizio di Protezione Civile con l’Ente Morale O.E.R. – Operatori Emergenza Radio di Bari a rendersi riconoscibile, operante ed attivabile.

 


La Struttura del Servizio
Dal settembre del 1998 in concomitanza del terremoto in Umbria e nelle Marche attraverso l'impegno dei propri Capi che collaborarono, seppur marginalmente, alle operazioni di soccorso iniziò ad abbozzarsi una prima ipotesi di struttura interna di Protezione Civile che successivamente si concretizzò, nell'aprile del 1999, in un Servizio organizzato interno all'associazione fino a divenire, nel dicembre dello stesso anno, parte integrante di essa così come sancito nello Statuto associativo.
Fu così creato il Servizio di Protezione Civile che opera, come riferito in premessa, attraverso l'affiliazione ad una struttura "consorella" non nello scoutismo, ma nel volontariato con la quale l'A.S.C.I. condivide i sentimenti di attenzione ai più bisognevoli, soprattutto quando questi si trovano ad affrontare situazioni di vera emergenza.

 

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