I Servizi nella storia dell'A.S.C.I.

I principali interventi dell’A.S.C.I. – Associazione Scautistica Cattolica Italiana, quella della prim’ora (1916-1960) in operazioni di soccorso nelle calamità che ripetutamente hanno colpito il nostro paese risalgono a quasi 50 anni fa.
Corre innanzitutto l’obbligo di una doverosa premessa ricordando che nel 1974 nacque l’AGESCI dalla fusione delle maggiori associazioni cattoliche italiane che esprimevano i valori ed il metodo educativo ideato da Baden-Powell: l’A.S.C.I. e l’A.G.I.
Con la nascita dell’AGESCI dunque l’ASCI, quella il cui acronimo indicava Associazione Scout Cattolici Italiani (dopo il 1960) chiuse i battenti.
Nel 1997 l’A.S.C.I. – Associazione Scautistica Cattolica Italiana (1916-1960), quella della prim’ora, è stata rifondata.
Pertanto tutti gli interventi di cui si riferirà, antecedenti al 1974, sono patrimonio comune tanto dell’AGESCI quanto della rinata A.S.C.I.
Di seguito daremo una breve rassegna redatta esclusivamente per mettere in evidenza la costante attenzione, mai sopita nel tempo, che lo scoutismo pone nei confronti delle situazioni in cui il prossimo in ogni circostanza soffrendo chiede attenzione, solidarietà, rispetto ed amore cristiano.

 

1951 – ALLUVIONE DEL POLESINE E DELLA CALABRIA

L’intervento consistette nell’assistenza a favore dei sinistrati, nella raccolta e nella distribuzione di generi di prima necessità.
Anche l’assistenza agli sfollati presso i luoghi dove questi erano ospitati fu un gesto molto apprezzato ed ancor oggi vivo nella mente di molti ragazzi di quel tempo.
E’ doveroso ricordare anche l’impegno profuso dall’A.S.C.I. nell’organizzazione concreta e fattiva di una autocolonna di soccorso a favore delle popolazioni della Calabria.

1957 – ALLUVIONE IN PIEMONTE

L’intervento consistette nell’impiego di circa 100 volontari in aiuto per la rimozione dei detriti dalle case e per il ripristino delle comunicazioni

1963 – IL DISASTRO DEL VAJONT

L’intervento consistette nell’impiego di circa 150 volontari che hanno collaborato nell’assistenza alle autorità per il censimento e l’assistenza nei luoghi di ricovero dei superstiti. Tragicamente importante fu il contributo dato anche nel recupero e nel seppellimento delle salme.
L’occasione valse all’ASCI la medaglia di Bronzo al Valor Civile.

1966 – FRANA IN SICILIA (AGRIGENTO)

L’intervento consistette nell’impiego di un cospicuo numero di volontari che hanno collaborato con le autorità all’assistenza agli sfollati nei luoghi di ricovero.

1966 – ALLUVIONE IN VENETO – TRENTINO – FIRENZE

L’intervento consistette nell’impiego di un numerosissimo numero di volontari provenienti da tutte le regioni italiane.
Si stimò che in totale, nelle varie situazioni geografiche, circa 7000 scout si impegnarono dal 4 Novembre al 31 Dicembre di quell‘anno fino all’istituzione di campi di lavoro, coordinati dal Ministero degli Interni, in Veneto ed in Trentino.
Vari furono i campi d’intervento, ne ricordiamo, di seguito, alcuni:
La Preziosa collaborazione al recupero dei materiali pregiati e nell’assistenza ai sinistrati nei luoghi di primo ricovero;
L’impegno profuso nella raccolta e nella distribuzione dei circa 200 autocarri di materiale;
L’invio di una cospicua somma di danaro stimata in quasi 6 milioni di lire destinati agli aiuti per gli alluvionati;
Recupero delle salme;
Pulizia delle abitazioni;
Vigilanza ed assistenza per il controllo della circolazione stradale.

1968 – TERREMOTO IN BELICE

Anche in quest’occasione furono numerosissimi i campi d’intervento in cui L’A.S.C.I. profuse il proprio impegno. Per dovere di cronaca ricordiamo:
L’individuazione di feriti;
Il recupero e l’inumazione delle salme;
Montaggio e gestione della tendopoli allestita per ospitare i disastrati;
La preparazione dei pasti e la distribuzione di generi di prima necessità;
La collaborazione nel recupero dei beni e degli effetti personali al fianco dei disastrati nelle proprie case;
La ricerca ed il ricovero degli animali dispersi.

1970 – ALLUVIONE DI GENOVA

L’intervento di circa 600 volontari che s’impegnarono per lo più nella ricognizione in località isolate e nel soccorso delle vittime, laddove non si presentò anche l’occasione di doverne solamente constatare e procedere al recupero delle salme.

Si conclude qui la ricognizione storica degli interventi di Protezione Civile esplicata dall’A.S.C.I. dato che forze maggiori ne decretarono la prematura fine.
L’impegno di molti che condivisero continuò con la neo-nata AGESCI.
Per quanti non condivisero allora continua, oggi, attraverso la risorta A.S.C.I. la quale, nel frattempo che venga espletato l’iter di riconoscimento tra le Associazioni di Volontariato iscritte all’Albo del Dipartimento di Protezione Civile, ha provveduto, attraverso l’affiliazione del proprio S.P.C. – Servizio di Protezione Civile con l’Ente Morale O.E.R. – Operatori Emergenza Radio di Bari a rendersi riconoscibile, operante ed attivabile.
La storia continua... come segue

1997 – MENSA ITINERANTE

Dal settembre del 1997 l'impegno cospicuo di propri volontari che lavorano in turno nella gestione di una mensa itinerante che provvede alle necessità ed al conforto dei senza fissa dimora provvedendo alla preparazione di un un primo piatto caldo, dei panini e delle bevande che vengono consegnate presso punti di raccolta "istituzionali" di quanti trovandosi nel bisogno per necessità o per scelta vivono la strada.

1998 – TERREMOTO UMBRIA E MARCHE

E' questa, in un certo sesno, la prima vera attività della rinata A.S.C.I. nel campo della Protezione Civile. Un primo nucleo di Capi profuse il proprio impegno nella ricognizione di alcune zone sparute e difficilmente raggiunte dall'organizzazione generale. In alcuni casi si trovarono ad aiutare le popolazioni nel montaggio delle tende spesso fornite senza alcuna indicazione. Ulteriore aiuto, anche se sporadico ed ancora non sistemattizzato ed organizzato in una struttura come più atrdi avverrà, si contribuì, mettendo a disposizione qualche giornata del fine settimana, collaborando nella gestione della tendopoli allestita per ospitare i disastrati, nella preparazione dei pasti e nella distribuzione di generi di prima necessità.

1999 – MISSIONE ARCOBALENO (Guerra nei Balcani)

L’intervento di circa 20 volontari che, durante il conflitto nel territorio Kosovaro, hanno collaborato con le autorità preposte all’assistenza degli sfollati nei luoghi di ricovero ed alla gestione della Farmacia di Tirana che forniva tutti i campi profughi presenti in Albania.
Inoltre hanno istituito, nell'ambito della stessa missione, una propria missione denominata "San Giorgio" il cui obiettivo, in collaborazione con la O.E.R. - Operatori Emergenza Radio e la Sanità Marittima ed Aeroportuale di Bari, è stato quello di raccogliere, catalogare, smistare, stivare e consegnare, presso i punti di raccolta in Bari, i materiali, il vestiario, i medicinali ed alimenti vari che su precise indicazioni erano ritenuti necessari al sostentamento dei campi profughi istituiti in terra d'Albania.