Presentazione

L'A.S.C.I. - Associazione Scautistica Cattolica Italiana s'inserisce a pieno titolo nel panorama delle attuali associazioni scoutistiche italiane, soprattutto se di ispirazione cattolica, essendo essa stessa la fonte da cui derivano la maggior parte delle attuali associazioni e dei loro dirigenti.
Per meglio presentare il progetto associativo A.S.C.I. è necessario un breve preambolo storico che, forse, non sarà noto ai molti giovani di oggi, ma di sicuro è noto ai meno giovani e che, comunqe, è utile a rendere maggiormente comprensibile tutta l'operazione.
La realizzazione di questo sito si pone, dunque, il raggiungimento di specifici obiettivi quali il far conoscere la nostra Associazione ed il contribuire alla diffusione di una metodologia formativa così come contenuta negli scritti "originali" di Baden-Powell cattolicamente attualizzati nel rispetto del Magistero Chiesa Cattolica.

 

Era il 1916 quando Mario Mazza, con sofferta esitazione, accetto di sciogliere la Juventus Juvat e fondere le sue Gioiose nell'A.S.C.I. - Associazione Scautistica Cattolica Italiana - sotto la guida del primo Commissario Centrale Conte Mario di Carpegna.
L'A.S.C.I. fu la prima associazione che adottò integralmente la Legge e l'indirizzo dei Boy Scout d'Inghilterra e d'America, realizzando tra i cattolici italiani la genuina applicazione del metodo educativo del geniale Baden-Powell.
Il Papa Benedetto XV, per mezzo dell'allora Segretario di Stato Cardinal Gasparri con lettera del 26 Giugno 1916, prescelse Padre Giuseppe Gianfranceschi perché si facesse interprete del pensiero della autorità della Chiesa, e questo fu il primo segno pubblico dell'approvazione pontificia alla nuova associazione cattolica, che a sua volta nominò il Padre Giuseppe Gianfranceschi Vice Commissario Centrale Ecclesiastico.
L'A.S.C.I. superò brillantemente molteplici ostacoli posti sulla strada dai movimenti scout laici e vanta la formazione dei Capi Scout dirigenti, oggi, delle maggiori aggregazioni di ideologia scoutistica presenti sull'intero territorio nazionale, dopo che l'A.S.C.I. stessa, forse oggetto di strumentalizzazione politica, venne sciolta, nel 1974 attraverso la fusione con l'analoga associazione al femminile A.G.I.
Ventitré anni dopo, il 5 Agosto 1997, viene convocata una assemblea straordinaria dell'A.S.G.E. - Associazione Scout e Guide d'Europa -, che negli anni ha mantenuto fedelmente inalterati i valori e lo spirito dell'A.S.C.I., con all'ordine del giorno:
"variazione della denominazione sociale da A.S.G.E. ad A.S.C.I."
La decisione è plebiscitaria ed un lungo e caloroso applauso, alle ore 17.05, saluta nel segno della fraternità mondiale scout il ritorno a casa della mamma dello scoutismo italiano:
l'Associazione Scautistica Cattolica Italiana.

 

 

Chi siamo

Un' associazione aperta a ragazzi e ragazze che vogliono vivere lo scoutismo cattolico secondo quanto ideato da B.-P.

 

 

Cosa vogliamo

Essere un movimento educativo cattolico, privo di qualsiasi condizionamento, che ha per scopo di sviluppare, in forma armoniosa, il carattere, la personalità, le capacità fisiche, le capacità tecniche, le capacità morali, la vita spirituale di ciascuno, in un giusto equilibrio, senza dissociare un elemento da un altro.

 

 

Le nostre basi

Sono quelle ideate da Lord Baden Powell, nei suoi scritti originali e nei suoi insegnamenti, interpretati cattolicamente ed armonizzati, con l'indole della gioventù italiana, nello spirito di crescita verso una Europa unita.

 


I nostri obiettivi
 

  • Vivere l'ideale cristiano conoscendo e servendo Dio;

  • Contribuire allo sviluppo del carattere e della personalità;

  • Completare lo sviluppo del corpo con attività fisiche, nel rispetto dell'equilibrio proprio di ciascuno;

  • Acquisire capacità e competenze tecniche e manuali, realizzando giochi ed attività avventurose;

  • Indirizzare tutti i componenti l'associazione verso l'apertura agli altri ed al servizio al prossimo.

 

 

I nostri mezzi
 

Sono semplici ed accessibili a tutti in particolare:
 

  • Il gioco, l'avventura, lo spirito di servizio;

  • L'organizzazione in piccoli gruppi, nei quali ciascuno ha delle responsabilità precise ed adatte alle sue capacità ed ai suoi interessi;

  • La responsabilizzazione di ciascuno circa la propria progressione personale;

  • La realizzazione di gran parte delle attività all'aria aperta a contatto con la natura;

  • La collaborazione fiduciosa con la famiglia, prima cellula della società e primo ambiente educativo del ragazzo.

 

 

La nostra struttura
 

A livello di dirigenza associativa è semplice, snella ed essenziale al fine di evitare dispersioni di risorse in quanto l'associazione ha operato, quale scelta fondamentale, quella di indirizzare esclusivamente il proprio operato all'azione educativa che ciascun Capo (educatore) deve sviluppare nei confronti dei propri ragazzi (educandi). A livello dei Gruppi, l'associazione, al fine di rispettare le naturali differenze ed esigenze fisiche e psicologiche riunisce i ragazzi e le ragazze in Unità omogenee per sesso e per età secondo quanto di seguito elencato:
 

  • 6 - 8 anni CASTORINI formano la Colonia;

  • 8 - 11 anni LUPETTI formano il Branco;

  • 11 - 16 anni ESPLORATORI formano il Riparto;

  • 16 - 21 anni ROVER formano il Clan.

Per le ragazze alle medesime età:

  • 6 - 8 anni CASTORINE formano la Colonia;

  • 8 - 11 anni LUPETTE formano il Branco;

  • 11 - 16 anni GUIDE formano il Riparto;

  • 16 - 21 anni SCOLTE formano il Fuoco.

Oltre il M.A.S. - Movimento Adulti Scout nei quali sono compresi gli adulti, anche non provenienti dallo scoutismo, ma che, condividendo i principi ed i valori proposti, vogliono impegnarsi in un servizio al prossimo.

 

 

I gruppi

L'insieme delle singole unità presenti generalmente in una Parrocchia o in un Istituto costituiscono un Gruppo Scout diretto da un Capo Gruppo o da una Capo Gruppo.
Scopo del Gruppo Scout è di assicurare la continuità della progressione educativa e curare la preparazione dei Capi e delle Capo che dirigono le singole unità.
Tutti Capi e i Dirigenti associativi prestano volontariamente e gratuitamente la loro opera.
Ogni Gruppo è finanziariamente autonomo e le uniche risorse econonomiche sono costituite dalle quote minime mensili versate da ciascuno dei suoi membri - Capi compresi.
Le spese sostenute riguardano l'acquisto di materiale di consumo o di magazzinaggio ad escluisvo uso delle attività progettate per i ragazzi.
L'unica somma, minima ed annuale, devoluta all'Associazione riguarda la sottoscrizione di una adeguata polizza assicurativa RCT e INFORTUNI di copertura da eventuali incidenti che dovessero verificarsi durante l'espletamento delle attività dei singoli Gruppi.