Risalendo
il fiume Allaro, poche centinaia di metri a nord di S. Nicola, dove
il fiume forma un'ansa, posizionato su una rupe, sorge l'eremo antichissimo
di Sant'Ilarione Abate. E' il più antico della diocesi di Gerace,
realizzato fra il '200 e il '706. Esternamente in buone condizioni (restaurato
di recente), mostra i segni del tempo all'interno. Vi sono conservati:
due affreschi di grande valore, una statua in alabastro (l'Ecce Homo),
un dipinto del beato Pietro, la statua di Sant'Ilarione in legno, un
dipinto in olio della Madonna col Bambino ('600) e varie altre opere,
fra cui diversi calici d'argento di grande rilevanza. Da S. Ilario prese
il nome il fiume, infatti, d'apprima venne chiamato Ilario, poi Ilaro,
Alaro ed infine Allaro. Nel 1629 il vescovo Carlo Pinto di Nicotera
delegato di papa Urbano VIII, dichiarò Sant'Ilarione Abate protettore
della città di Caulonia. Nella chiesa dell'eremo, il terzo sabato,
nei mesi di maggio ed ottobre si porta processionalmente la reliquia
e la statua del santo, accompagnata da un'interminabile stuolo di fedeli.
Anticamente alla processione prendevano parte i cosdidetti "Pistonari",
essi erano contadini armati di fucile, che precedevano la statua e durante
il lungo percorso, in luoghi determinati, scaricavano le armi in onore
del santo. Nel 1783, a causa di disordini e di profanazioni che si sono
verificati, la festa restò sospesa per diversi anni, per venire
ripristinata nel 1795.
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