La Posta

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  D. Ho letto nelle vostre pagine che ci si può iscrivere alla vostra Associazione pur non residendo nella vostra provincia. E' vero? Gli anellini come faccio per ottenerli? Sono regolamentari FOI?             Marco (Senigallia)  
  R. E' esatto , puoi iscriverti alla nostra associazione anche se non risiedi nella nostra provincia. L'iscrizione è del tutto regolare e gli anellini che potrai ricevere direttamente al tuo domicilio -vedi la pagina dei Servizi - sono i regolamentari FOI che ti permettono di partecipare a tutte le mostre FOI che si tengono in Italia. In più iscrivendoti con noi , hai diritto al tuo spazio web gratuito per pubblicizzare il tuo allevamento piccolo o grande che sia. Inoltre hai a disposizione sempre delle risposte ai tuoi problemi e se vuoi puoi partecipare attivamente alla costruzione del sito. Non esitare a riscrivere per altre delucidazioni se ne hai bisogno.  
  D.
io voglio comperare una coppia di canarini
1-in che tipo di gabbia devo metterli?
2-che altezza,lunghezza e larghezza deve avere la gabbia?
3-per fargli fare facilmente le covate come posso fare durante l'inverno?
4-devo metterli vicino alla luce?
5-li posso tenere in garage,o è meglio se me li tengo in cantina?
6-devo tenerli lontani da noi persone per fargli fare le covate?
7-in che periodi le fanno le  covate?
8-come li alimenti i tuoi canarini? Dario Aliprandi Busto Garolfo (MI)       
 
 
  R. Le domande che ci poni sono molteplici anche se sono le classiche di chi si avvicina per la prima volta al nostro hobby. Cercherò di rispondere brevemente a tutte e comunque ti consigliamo di visitare le pagine relative all'allevamento del nostro sito.                                                                                                  

1- Per una coppia di canarini è sufficiente una gabbia da 60 cm di lunghezza . importante è la possibilità di poterla dividere in 2 . Questo sarà importante durante il periodo dell'accoppiamento. Meglio se la gabbia ha la parete di fondo e quelle laterali chiuse.

2- Le altre dimensioni saranno proporzionate alla lunghezza.

3- E' buona norma alimentare i canarini in modo vario ma leggero. Si eviti quindi di fornire sempre una miscela molto ricca ed utilizzare spesso la scagliola. Mela, grit , osso di seppia e qualche goccia di plurivitaminico di tanto in tanto completeranno il regime alimentare. Si può inoltre fornire della farina gialla (da polenta) oppure del pastoncino secco non grassato e non all'uovo, della stessa marca e tipo di quella che si utilizeranno durante il periodo di allevamento.

4- La luce del giorno è importante per tutti gli esseri viventi , così pure quella del sole che permette agli uccelli di sinterizzare vitamina D. L'importante è che abbiano un lato della gabbia per ripararsi dal sole quando lo vorranno.

5- Cantina o garage è lo stesso se hanno luce sufficiente, non sono presenti correnti d'aria e umidità. Insomma dipende da come è fatto il locale. In generale si preferisce, stranamente, la cantina perchè in garage vi sono i pericolosi fumi e gas di scarico delle macchine che sono molto nocivi.

6-Un posto appartato è preferibile per le cove.

7- se non fai uso di mezzi che ti portino a cove anticipate, i tuoi canarini inizieranno a riprodursi con l'arrivo della primavera e concluderanno le covate con la fine di questa.

8- L'alimentazione dei miei canarini è quella descritta al punto 3.

 
 
 
D. Ciao sono Massimo,
volevo chiederti un consiglio.
Da un paio di anni possiedo tre coppie di canarini. Il mio problema è che ogni volta che le femmine hanno covato, dalle uova non nasceva nessun pulcino. Ho provato a tenere le coppie isolate e gli ho fornito vari tipi di vitamine, ma non è servito a niente. Non riesco a capire quale possa essere la soluzione anche perchè sia i maschi che le femmine svolgono alla perfezione tutto il ciclo dell'accoppiamento. Qualcuno mi ha consigliato addirittura di togliere alle femmine le piume sotto la coda.
Quale consiglio mi puoi dare? Grazie Cordiali saluti  gowwgo@tin.it 
 
 
  R. Ciao Massimo, non mi hai specificato se dentro le uova c'era un pulcino anche allo stato embrionale. In questo caso le indagini volgono verso un'infezione. Diverso è invece il caso in cui dopo i 14-15 giorni dalla cova, rompendo le uova le trovi chiare , cioè senza embrione e normalmente formate da albume e tuorlo. E' evidente che in questo caso non sono state fecondate. Che razze allevi? Se sono a piumaggio lungo o abbondante come ad esempio i gloster o i mosaico è effettivamente un buon consiglio quello di diradare ed accorciare le piume intorno alle cloache. E' proprio un fatto "tecnico": troppe piume non fanno combaciare le cloache, con conseguente impossibilità di introduzione in quella femminile dello sperma. Quando vedi accoppiare i canarini, nota se subito dopo che il maschio salta giù dalla femmina, rimane in posizione curva ed emette una specie di canto sommesso. E' quello dell'orgasmo, prova certa dell'eiaculazione. Se invece subito vola via e saltella, vuol dire che non c'è stata eiaculazione e quindi fecondazione. Visita e leggi la pagina del sito: http://www.acau.it/l'allevam3.htm. Naturalmente si potrebbero avere dei soggetti sterili, ma francamente che tutte e tre le coppie lo siano, mi sembra poco probabile. Tutto quanto detto, dando per scontato che i maschi siano in perfetta forma amorosa ed abbiano la cloaca come nella figura che puoi vedere nella pagina:  http://www.acau.it/l'allevamento.htm  
  D. Alcuni miei soggetti , tenuti insieme in volieretta manifestano pelle nuda e piccoli monconi di piume. Da cosa può dipendere? Giovanni (Roma)  
  R. se si tratta di giovani, sicuramente siamo in presenza di pica. E' sufficiente in questo caso, isolare i soggetti e alimentarli adeguatamente per veder ricrescere il piumaggio in modo corretto. Non dimenticare la somministrazione di sali minerali , grit e un buon apporto vitaminico. Se invece si tratta di adulti, il problema oltre che dalla pica potrebbe essere determinato da acari delle piume. In questo caso è utile cospargere il dorso dell'uccellino con un prodotto insetticida molto blando a base di piretro. Importante è in ambedue i casi la possibilità di poter effettuare il bagnetto almeno a giorni alterni, anche se nel secondo caso può sembrare un controsenso.  
  D. Salve, una domandina forse banale: vorrei iniziare ad allevare canarini, ma non ho né cantina né garage in cui tenere la gabbia. Tenere i canarini all'aperto
(su un balcone, riparato dal vento e dalla pioggia, ma pur sempre all'aperto) ha controindicazioni? Passare l'inverno all'aperto può avere conseguenze in vista della stagione della riproduzione (poche energie,ecc.)? Ho letto nelle "esperienze" di un allevatore che si è costruito un suo "armadietto" in cui tenere le gabbie: ci sono altre esperienze in questo senso? Qualcuno a cui chiedere consiglio?
Grazie ancora, Luca Barbetta ( Roma )
 
   R. L'allevamento all'aperto dei canarini , ad eccezione di alcune razze, come ad esempio il Gibber Italicus, è perfettamente possibile senza conseguenza alcuna. Bisogna solo stabilire bene, cosa si intende per aperto. Un terrazzo riparato dal vento e dalla pioggia è una sistemazione più che dignitosa ma ... con alcuni accorgimenti. Per prima cosa bisogna abituare i soggetti da subito. Se si posseggono degli armadi meglio ancora ma è sufficiente una robusta impalcatura dove inserir le gabbie e ricoperta di cellophane. Ma attenzione; dobbiamo fare in modo che passi comunque l'aria. Per questo si potrà utilizzare nella parte bassa, per l'altezza di 15-20 cm della rete verde a maglie sottilissime ( tipo zanzariera) . La stessa rete andrà utilizzata sul fianco non esposto verso l'esterno ma comunque leggermente distanziato dal muro, in modo che possa crearsi un canale d'aria sufficiente alla vita dei soggetti. Noi spesso ci preoccupiamo di riparare gli uccelli dal freddo e vento, ma dovremmo farlo di più nei riguardi del sole e quindi del caldo. Tenga presente che materiali come plexiglas,  policarbonato, vetro ecc. se raggiunti dal sole, creano un effetto serra che è sicuramente mortale per i nostri piccoli amici. Per questo sarà bene predisporre una copertura che possa in aggiunta al primo materiale impiegato, assicurare la giusta ombra almeno parzialmente, in alto, visto che gli uccelli normalmente prediligono l'alto delle gabbie e voliere. La cosa migliore comunque nelle giornate di sole e meno fredde in genere, è quella di togliere la protezione e , predisponendo comunque zone d'ombra, lasciare gli effetti benefici del sole agli uccelli. Credo di aver risposto esaurientemente alla sua domanda. Vedrà che i suoi canarini sverneranno nel migliore dei modi e saranno molto più robusti in primavera, di quelli allevati all'interno. Somministri eventualmente un misto di semi di buona marca e di tanto in tanto del pastone morbido non all'uovo. Non dimentichi inoltre la mela (abolisca i inverno qualsiasi versura), l'osso di seppia e il grit.  Se non è ancora iscritto ad alcuna associazione e vuole partecipare alle mostre FOI, le ricordo che è possibile iscriversi anche alla nostra associazione. I dettagli li troverà nella pagina dei "servizi". Non esiti comunque a ricontattarci qualora ne ravvisasse il bisogno.   
 
D. Mi chiamo Antonio Mari, vorrei delle delucidazioni su alcuni dubbi che ho.
 
1) Ho un canarino che presenta la parte superiore del becco molto più lunga di quella inferiore, non vorrei che potesse avere dei problemi nel mangiare, come posso fare? è possibile tagliarlo?, se si in che modo ?;
 
2) L'altro dubbio è, come posso riconoscere il sesso nei canarini, ho sentito molte opinioni ma non so quale si quella attendibile, per favore mi potete aiutare?
 
Grazie
cordiali saluti Antonio!
 
  R. La crescita abnorme di una delle due parti del becco non è cosa rarissima. A volte si assiste alla crescita smodata di ambedue le parti che in questo caso generalmente si incrociano, creando difficoltà di una certa importanza al soggetto nell'alimentarsi. Le cause sono molteplici; vanno da carenze alimentari a squilibri vari di diversa origine. Non per ultimo la vecchiaia può causare la cheratinizzazione anomala di questa parte del corpo. Consiglio sicuramente di accorciare la parte del becco cresciuta in modo anomalo , pareggiandola con l'altra. Normalmente questa operazione è abbastanza semplice se si utilizzano forbicine ben affilate e si guarda contro luce il becco, quando la si effettua, in modo da non tagliare i vasi sanguigni. Inoltre badi di tagliare piccoli pezzi per volta e sempre lateralmente e mai dall'alto verso il basso. Per quanto riguarda il sesso dei canarini, si sono scritti fiumi di consigli. Legga bene anche le parti del nostro sito alle pagine dell'allevamento. Brevemente comunque le rispondo con alcune regole base.1- E' il solo maschio a cantare. 2- nel periodo degli amori le cloache sono notevolmente diverse: allungate nei maschi, rotonde nelle femmine. 3- Le differenze scheletriche impongono un portamento più ardito e fiero al maschio. 4- Se trattasi di canarini mosaico la differenza è notevole nella distribuzione del colore. 5- In alcune razze come la Border e la Fife, le femmine si riconoscono facilmente strutturalmente al solo guardarle. In genere i maschi sono più intensi ( tenendo presente che esistono anche femmine intense)ed in ogni caso intorno al becco hanno un colore più intenso. 6- Importante a volte è anche l'osservazione della ghiandola dell'uropigio che è quella sopra l'attaccatura della coda, che nei maschi è più piccola ed unita e nelle femmine è più grande e aperta. Tenga comunque presente che l'esperienza è l'unico sistema quasi sicuro e che comunque non di rado anche i più esperti sbagliano, specie con alcune razze addirittura con soggetti che già si sono riprodotti e che quindi dovrebbero, almeno nelle femmine, aver conservato una forma inconfondibile.  
  D. Ho sempre avuto canarini, cocorite, gole tagliate... a scopo amatoriale e cioè
acquistate o ricevute dai normali negozi di animali e tenute nelle normali
gabbiette che tutti hanno in casa.

Come si fa invece ad iniziare questa passione in modo più professionale mi
spiego meglio:
1) Dove si acquistano gli uccelli anellati e quindi certificati?
2) Dove si acquistano i prodotti professionali tipo gabbie, posatoi, mangimi
ecc. ecc.
3) Si può avviare quello che Voi chiamate allevamento anche con una sola gabbia
(vivendo in un piccolo appartamento non ho spazio a disposizione)
4) Dove si reperiscono le informazioni per allevare correttamente?

Vi ringrazio se vorrete rispondermi, io sono a Roma, ma ho scritto a Voi perchè
Frosinone non è poi così lontano e perchè il Vostro sito è uno dei più belli
sull'argomento.

Cordiali saluti
Sergio Ferrari
 
 
R. Per iniziare una passione in modo professionale, oltre che ad averla dentro, è cosa buona iscriversi ad una associazione aderente alla FOI ( Federazione Ornicoltori Italiani) come la nostra. Troverà i dettagli per l'iscrizione visitando la pagina dei servizi. Abbiamo già altri allevatori di Roma. Siamo organizzati  per la spedizione degli anellini ed inoltre con il nostro sito forniamo in continuazione informazione on line. Senza contare il fatto che può scriverci delle e-mail quando vuole oppure telefonare al numero che trova nella  pagina dei contatti. Per l'acquisto degli uccelli anellati, normalmente ci si può rivolgere ai soci che allevano le specie che ci interessano. Oltre a questo siamo comunque in grado di indicare altri allevatori appartenenti ad altre associazioni. Normalmente però, annualmente, ci rechiamo con gite organizzate in pullman a grosse manifestazioni come la mostra internazionale di Reggio Emilia o il Campionato Italiano. Qui gli allevatori più esperti saranno lieti di poter dare un giudizio e un consiglio tecnico sugli uccelli da acquistare, valutando , tra l'altro, il giusto prezzo e soprattutto la salute dei soggetti. L'iscrizione ad una associazione è fondamentale al fine di ottenere gli anellini con la sua sigla (RNA) in modo da poter organizzare un suo registro per fornire un pedigree dei suoi soggetti e per annotare tutte le caratteristiche dei soggetti posseduti. I prodotti professionali si possono acquistare in qualsiasi negozio ben fornito o direttamente dalle ditte produttrici. Naturalmente per piccoli quantitativi è bene rivolgersi ad un negoziante. Andranno scartate tutte le gabbie con fondi in plastica ed inutili accessori come le altalene. Lo stesso discorso andrà fatto per l'alimentazione. Si escluderanno le confezioni da 1/2 Kg. per dare la preferenza a quelle di almeno 5 Kg. già preparate e destinate agli allevatori. Anche di questo potrà avere dettagli o sul sito o con domande dirette. Quello che noi chiamiamo allevamento è da intendersi come protezione della specie e quindi può essere realizzato anche con una sola coppia. Quello che conta è la qualità e non la quantità. Quella la lasciamo ai commercianti. E' chiaro che avendo spazio a disposizione... ti prende la mano!!! Il fine ultimo di un allevatore è comunque la riproduzione per il miglioramento della razza. Tutte le informazioni per l'allevamento corretto potrà trarle come più volte detto dal sito stesso o dalla nostra consulenza e non per ultimo dalla lettura di qualche buon libro. Per terminare, gentile amico, per dovere d'onestà, la voglio comunque mettere in guardia: in questo settore non è difficile imbattersi in trafficanti e commercianti che si nascondono sotto un'immagine di puri allevatori. Per questo motivo la invito alla massima prudenza e a confidare sull'esperienza di persone che a suo giudizio le ispirano fiducia. 
 
  D. Innanzitutto complimenti per il vostro sito, e approfitto anche dell'occasione per chiedere chiarimenti e dettagli sui trattamenti precova da fare in questo periodo riproduttivo. Vi chiedo questo, perché l'anno scorso mi è capitato che :
- ho avuto diversi problemi, dato che son venute fuori uova vuote e  si sono verificati casi di mortalità embrionale. Credo che sia la coccidiosi o altro, cosa ne pensate?;
- che tipo di antibiotici posso usare in caso di batteri Gram Negativi o Gram Positivi? Esistono dei prodotti specifici venduti in farmacia e quali sono eventualmente le dosi?
- riguardo all'utilizzo del Bactrim, del Biximin e dell'Anticol vorrei un consiglio sulle dosi da somministrare in caso di malattia;
- che marca di vitamine A, E e D3 posso acquistare?
- a cosa serve la perilla bianca;
Grazie anticipate e alla prossima.     Michele M.                   micky3@inwind.it 

 

 
  R.  Naturalmente grazie per i complimenti. Passo velocemente alle risposte.

I motivi uova bianche o mortalità embrionale, sono molteplici. Si può spaziare dalle varie infezioni a fattori di tipo ambientale od ancora di comportamento individuale di alcune femmine che abbandonano la cova o covano male o di maschi sterili o comunque non in forma amorosa perfetta. Diagnosticare questa o quella malattia , così ad intuito, in casi di mortalità embrionale è poi cosa del tutto azzardata se non suffragata da esami di laboratorio. Normalmente si può agire, solo in casi come il suo, dove cioè l'anno precedente vi sono stati dei problemi, con la somministrazione di un antibiotico a largo spettro, quale l'amplital o lo zimox ad esempio. Questi prodotti per uso umano, hanno la caratteristica di agire appunto sui gram positivi e negativi. Il bactrim è un sulfamidico, tra l'altro utilizzato da me con alcune specie, in quanto a differenza degli antibiotici, agisce in maniera più rapida, rafforzando le difese immunitarie proprie del soggetto. Il bimixin è un disinfettante uro-genitale e l'anticol un antibiotico contro la colibacillosi. E' quest'ultimo un ottimo prodotto in casi di infezione massiccia. Come vede mi ha nominato tutti prodotti diversi e per usi altrettanto diversi. Io al suo posto utilizzerei un antibiotico di quelli sopra citati per 7 giorni consecutivi. Dopodiché farei seguire 5 giorni di tuttovitamine della Formenti o prodotto analogo. Alla fine ancora 5 giorni di Bactrim ed infine ai maschi un buon prodotto a base di vitamina E ( ne esiste uno in polvere ottimo della Nector) ed alle femmine un complesso AD3 di facile reperibilità. Solo nella prima covata, 2 giorni prima della schiusa e 3 giorni dopo, piccole dosi di bactrim nell'acqua. In bocca al lupo e se ha bisogno ancora di consigli, ci scriva pure ancora. 

 

 
  D. Sono Paola 25 anni di Suzzara MN, vorrei avere qualche informazione e consiglio su alcuni uccellini d' appartamento,ho visto in casa di amici due specie diverse: cocorite e inseparabili, vorrei sapere le differenze fra loro, comportamenti a contatto con l'uomo, giochi, resistenza fisica, difficoltà di cura ecc. Attendo vostre informazioni saluti Paola  
 
R. Le cocorite (ondulati) e gli inseparabili (agapornis) sono due specie molto diverse ma affini nel senso che possono convivere ma questo non è consigliabile anche per la non perfetta uniformità di richiesta alimentare. Sono entrambe specie di facile allevamento e abbastanza robuste. Allo stesso modo socializzano con l'uomo specialmente se abituate in giovane età. Come tutti i pappagalli sono uccelli piuttosto pacifici e fanno pochi movimenti in gabbia, preferendo posizioni sul posatoio abbastanza statiche. Le difficoltà di allevamento sono praticamente inesistenti e tendono anche ad ammalarsi raramente. Per ulteriori e dettagliate informazioni ti consiglio di  visitare con cura le pagine del nostro sito appositamente preparate per gli inseparabili ed il sito che puoi raggiungere visitando i nostri links , del club allevatori agapornis. Per quanto riguarda le cocorite, visita il sito www.cocorite.it . Se non trovi alcune informazioni riscrivici pure.
 
 
D. Fantasmina é una pappagallina albina che possiedo da cinque anni.Quest'anno dopo aver cambiato partner 
 (causa morte del precedente) ha prodotto una moltitudine di uova, che non si sono mai schiuse. Domenica 15 u.s., al mio ritorno da una settimana di vacanze, ho notato che il suo "posteriore" era piuttosto gonfio.
Ho separato immediatamente Fantasmina e il relativo compagno in unagabbia che ho posto vicino alla voliera 
e per quattro giorni le ho untola cloaca con dell’olio di oliva e l’ho esposta per qualche minuto al vapore dell’acqua in ebollizione, senza nessun risultato.Dopo una settimana di "isolamento"ho rimesso Fantasmina 
e il suo compagno nella voliera. Defeca in modo normale, piuttosto abbondante, come solitamente fa quando 
permane per lungo tempo dentro al nido. Il soggetto mi sembra normalmente attivo. I pappagallini oltre alla miscela di semi (arricchiti con vitamine - che acquisto negli ipermercati, perché le poche volte che ho acquistato  il misto dai rivenditori di animali, ho sempre trovato al suo interno dei piccoli insetti scuri - tipo 
coleotteri -) inoltre hanno sempre a disposizione il grit e il pastoncino all'uovo. Periodicamente gli do
dell’insalata (no lattuga) e del finocchio, lavato, asciugato e non freddo, credo che l'alimentazione sia
giustamente "curata".Ho consultato telefonicamente un veterinario, specializzato in volatili, il quale vorrebbe vedere il soggetto in questione, solo per la visita chiede Euro 30, poi in caso di terapia medica e/o 
interventochirurgico (non é escluso la soppressione del soggetto) il costo aumenta.
Vorrei non far soffrire il pappagallino, ma anche spendere una cifra pari a tre volte il costo dell'acquisto per un nuovo soggetto mi sembra esosa.
Mi potete dare dei consigli?. Grazie. Distinti saluti
   
                                                     angela364@supereva.it                          
 
  R.Conosco molti possessori di cani che hanno pagato ben più di 30 € in spese veterinarie per il benessere dei propri animali. Questo vale anche perpossessori di cani meticci (bastardini) il cui valore commerciale è
inferiore a quello della sua pappagallina. Allora mi chiedo: la sua"Fantasmina" merita meno di quei cani? 
 Gino Conzo
 
  D. Salve sono Italo di Roma, proprio un mesetto fà ho purtroppo concluso una bellissima avventura durata 
circa un'anno con un Agapornis Personata fronte nera.
Trovato in libertà, età piccola, preso, accudito con estremo amore in una gabbia abbastanza grande sviluppata
in altezza, dopo circa un mesetto e mezzo dentro la mia stanza aprendo la gabbia lo gestivo in libertà 
abbastanza bene, due tipi di mangimi, pastone, osso di gesso, pane duro, due tre volta a settimana frutta..... 
insomma un re. Quest'anno a Ferragosto sono andato a casa (proprio a Frosinone) ho messo la gabbia in
un rustico, in una postazione dove non c'era corrente d'aria e c'era abbastanza luce. Dopo 24 ore in questo
habitat lo trovo poverino ad un tratto a panzetta che tremava, l'ho preso l'ho massaggiato ma non c'è stato 
niente da fare.
CONCLUSIONI:
A)Sarà stato un colpo di freddo giunto dai finestrini considerando che in viaggio la gabbia era situata sul
sedile posteriore e i finestrini anteriori erano spalancati?
B)Nel fatidico pomeriggio in quel rustico si è cucinato abbastanza anche se la gabbia era molto distante dal
bordello dei fornelli, la stanza era invasa di puzza di melanzane.......
Caro Dott. dopo tanto amore che mi sia deceduto così in maniera fulminea mi è dispiaciuto tanto, a proposito
sottolineo in maniera abbastanza fulminea poichè prima di morire l'ultima volta che lo avevo notato senza  problemi erano passati appena 40 minuti
 
  R. il gas che si sprigiona dal rivestimento di teflon delle pentole e padelle antiaderenti è molto tossico per 
gli uccelli che vengono rapidamente a morte se si trovano in cucina mentre vengono cotti dei cibi in queste
pentole o se il vapore della cucina li raggiunge in altri ambienti.
E' probabile che ciò sia accaduto anche al suo inseparabile.

                                                            Gino Conzo