VISITA AL CAMPIONATO ITALIANO DI FOLLONICA |
Il Campionato Italiano di
Follonica non ci è proprio piaciuto! Gli ambienti non erano certo dei
migliori. Se escludiamo la sezione dedicata al colore che si è accaparrata
la sala principale, sulla quale nulla da obiettare, il resto ha lasciato
molto a desiderare. I canarini di forma e posizione sia lisci che arricciati
oltre ai pappagalli e IEI erano "confinati" in stanze separate, togliendo
così la prospettiva generale che dovrebbe avere un campionato italiano.
Inutile dire del fatto che un servizio di sorveglianza, creava malcontento
tra gli allevatori che non potevano visitare la mostra se prima avevano
fatto acquisti e quindi avevano con se scatole o trasportini vari.
Nonostante i cartelli che avvisavano di un controllo mediante tv a
circuito chiuso, gli organizzatori hanno pensato di essere molto rigidi su
questo punto. Onestamente possiamo capire questa responsabilità che gravava
sulle loro spalle. Non c'è niente di più brutto per un allevatore di avere
la sorpresa di non trovare più i suoi soggetti ingabbiati. Però le cose
potevano essere fatte in maniera migliore. La gentilezza devo dire che non è
stata la dominante di questo campionato. Alle 16,30 mi hanno letteralmente
mandato via dalle sale espositive dove io, senza alcun bagaglio, stavo
fotografando i soggetti per articoli sul sito e sulle riviste. La
motivazione era lo sgabbio! Alle 16,30 !!!? Capisco il gran numero di
espositori ma bisogna anche tener presenti le esigenze di quegli allevatori
che giungono da ogni dove con il pullman e non riescono praticamente a
vedere nulla. Anche a Reggio Emilia si ha una mole di uccelli esposti tanta
quanta quella dell'italiano eppure si riesce a sgabbiare alle 18.
I Club erano relegati in uno spazio angusto dove se una persona di passaggio non stava accorto non li avrebbe neanche visti. Della mostra scambio non ne parliamo! Praticamente si accedeva alla mostra passando obbligatoriamente in questo ambiente che con una fila di gabbie al centro, di presentava come un doppio budello dove si doveva farsi largo per passare, a forza di gomitate e spintoni. Gli uccelli in mostra scambio non erano praticamente visibili perchè se ti fermavi a guardarli bloccavi il passaggio! Le Ditte del settore pochissime e in versione ridotta. Insomma un problema di locali. D'altra parte io do veramente poca colpa, se di colpa si può parlare, agli organizzatori, in quanto i locali sono il vero ed unico punto nero delle nostre esposizioni. Non in tutte le città si hanno locali come Reggio Emilia e soprattutto non c'è la stessa cultura ornitologica che sensibilizza la popolazione locale e le varie autorità. Non si capisce questo fatto . E' possibile che gli Enti locali come quello del Turismo non si rendono conto dell'indotto che gira intorno a queste manifestazioni. Abbiamo notato che a Follonica, anche gli albergatori e ristoratori sono rimasti sorpresi e presi quindi alla sprovvista. Nel ristorante dove siamo andati con la nostra associazione ci hanno confidato che non sapevano nulla di questa manifestazione e che alla nostra richiesta di pranzo hanno dovuto sopperire con una spesa fatta la mattina stessa. La cosa che lascia sconcertati è che, ci hanno detto sempre i ristoratori, che in occasione di altre manifestazioni, vengono avvisati in modo da poter ospitare al meglio gli intervenuti. E' possibile che un Campionato Italiano di Ornitologia venga preso così sotto gamba? Certo che anche gli organizzatori potevano fare delle convenzioni ma anche qui li scusiamo parzialmente in quanto organizzare una cosa del genere è veramente dispendioso e purtroppo si sa... le persone disponibili sono sempre quelle. Da un punto di vista tecnico devo dire che c'è stato un buon livello quali-quantitativo e si sono potuti anche acquistare meglio gli uccelli, a differenza dello scorso campionato di Bastia Umbra dove, con l'avvento dell'euro, i prezzi erano raddoppiati e la scelta era limitata. Io malignamente dico che c'erano più soggetti disponibili e prezzi migliori perchè essendo l'ultima mostra dell'anno e avendo chiesto troppo a Reggio Emilia, questa era l'ultima occasione per cedere l'esubero del proprio allevamento. Naturalmente non sono mancati i Baroni dell'ornicoltura che hanno ceduto a prezzi da capogiro, così come non sono mancati quelli che hanno fatto prezzi stracciati sulla loro produzione di "bufale", cioè di uccelli malati o portatori. La malattia dell'occhio gonfio è sempre in agguato! Tutto sommato accontentiamoci e speriamo che anche altre associazioni trovino il coraggio , comunque, per regalarci dei Campionati Italiani degni di questo nome.
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