La Storia di Duccio

Un Balestruccio molto fortunato

testo e foto Ivana Coniglione

La nostra affezionata visitatrice Ivana Coniglione, ci ha inviato questo articolo corredato da belle foto, di un'esperienza che oserei dire unica. Ivana infatti, è riuscita nell'arduo compito di allevare allo stecco un soggetto di balestruccio. La cosa più toccante di questa storia è senz'altro il rapporto di fiducia instaurato tra i due e soprattutto la grandiosità di Ivana che a fine "missione" ha rilasciato il piccolo uccellino, sicuramente ora felice di volare con i suoi simili.

  Un giorno mi sono imbattuta in un ritrovamento molto particolare: un balestruccio caduto dal nido. Ho avuto non poche perplessità nel sapere cosa fare, anche perchè sapevo che non è cosa facile allevare allo stecco un piccolo di questa razza. ho chiesto rapidamente informazioni in giro e armata di molta pazienza ed amore ho iniziato questa missione.

     È stata  un’avventura che mi ha molto coinvolto , sono stata fortunata perché  Duccio sicuramente era in buona salute ed ha risposto positivamente alle varie stimolazioni ,e anche per  i suggerimenti avuti  che  sono stati incoraggianti. All’inizio dovevo aprirgli il becco  per fargli mangiare il pastoncino. Per i primi giorni ho utilizzato quello che normalmente uso per gli agapornis, poi son passata a quello per insettivori ed infine all’aggiunta delle camole.

 
   

A questo punto apriva il becco ed il tutto spariva in una voragine. Sorprendente il fatto che ( dopo circa una settimana), quando tornavo dall’ufficio , rispondeva al mio richiamo emettendo strani cigolii  venendomi incontro , aggrappandosi alle sbarre  della gabbia. Poi ha cominciato anche a bere da solo da una apposita ciotolina

   

   
 

I  primi voli erano brevi con repentini atterraggi      ( il recupero manuale era indispensabile), poi sempre più lunghi  con  soste sulle mie spalle,  testa ed occhiali   !!!             

 Negli ultimi giorni svolazzava sempre più attaccato al soffitto del mio studio e non si fermava quasi mai, e lì ho capito che  il suo soggiorno   a casa mia stava per terminare.

 

   

Comunque, quando l’ho portato fuori per liberarlo, non era molto  convinto , è rimasto per parecchio tempo sulla mia mano ,sul braccio , voltando la testolina da una parte all’altra  ( pensare che lo avevo portato fuori tenendolo stretto tra le mani a conca  perché non volasse prima di cogliere il momento fatale del distacco)  e solo quando è scivolato a terra , dopo un attimo di esitazione si è innalzato.

   

E’ stato difficile riprenderlo con la telecamera perché  subito è andato altissimo volando senza mai fermarsi , finchè  è  diventato un puntino piccolo piccolo ed è  sparito. Penso sia  andato dove speravo, in quanto avevo individuato un bel gruppetto di balestrucci  vicino una fattoria ,  e tutti in fila su di un filo forse del telefono. 

 

Ivana Coniglione   conivana@tele2.it