111
Gelo
Che più si spera, o che si attende ormai
Come alpestre, rapido torrente passa la vita
Altro non rimane che il gelo che ci strugge.
112
Scherzo
Crudo scherzo al mio strazio eterno
La voce stessa è senza voce.
113
Strano veleno
Nel notturno orrore, allor che il cuore
Sopito sì, non riposato giace.
Strano veleno mi rode e sugge
E l'animo trema e le sue fughe fugge.
114
Allegoria barocca
Su cento rote s'avvolge e fugge
D'ombre i nostri giorni oscura.
In sè stesso ombra, e tra quell'ombra
Ombre di morte aggira.
115
Favoletta
Il vecchio stava immobile su di una sedia al sole
Tutto l'essere rivolto alla vita.
E quando giunse in un lampo alla comprensione
Dolcemente stupito spirò.
116
Nitore e morte
La luna bianca sulla parete bianca
Sussurrava malinconici sogni
All'uomo sprofondato tra terse lenzuola.
Tutto in quella stanza era di un niveo candore
Di nero ci fu soltanto la nera morte
Che, non chiamata, se lo portò via.
117
Vuoto
La luna ricolma la stanza
Il limio dei grilli la notte
118
Pieno
La luna ricolma la stanza
Il tuo corpo i miei occhi.
119
Assente
In me dilaga a sera la persa noia
Di quest'ora assente.
120
Senza rimorso
Serrata tra le tue verdi pupille
Danza la pallida ombra del sogno.
Eco riflessa, ove nell'ora colma
L'anima si estenua senza più rimorsi.
121
Intatto approdo.
Rischiarato dalla luna
Cerco l'intatto approdo
Di un'alba rigenerata.
122
Vanamente
L'incanto del sogno è profondo
La notte è un lento fiume silente
Vanamente cerco un approdo.
123
In un pallido giorno di febbraio
Lo sguardo si estenua sui dolci clivi degradanti
E sotterranei già rampollano germogli di primavera.
124
Ibride forme
Il sonno distilla l'oscura acqua di sogni limacciosi
Mentre la mente vaga accecata da dementi brame
Sino al reiterato strazio di un'alba vanamente agognata.
125
Trasalimento
Sulle ciglia dischiuse s'addensa la sera
I monti si velano di nebbia leggera.
126
Ragazze-arcobaleno
Sui liquidi raggi mattutini
Danzano le fanciulle del sogno
Le ragazze-arcobaleno.
127
Bis
Variopinti allo spirare del vento
Ondeggiano i fiori.
Così nei miei sogni le Fanciulle-Arcobaleno.
128
Senza ritorno
Come rugiada mattutina
In fuga senza ritorno
Rapidi si dileguano gli anni.
129
La casa
Rivoli d'acqua scrosciano rabbiosi
La pioggia è una compatta muraglia
Bagnato come un pulcino
Alla nostra casa m'affretto.
130
Variante
Insensibilmente cala la sera
I monti si velano di nebbia leggera.
131
Altrove
Il dilatarsi della sera distilla
L'acqua fonda dell'oblio
Velata la tua voce mi giunge
Come una eco lontana.
132
Iperbole
Hai gli occhi come stelle
Più di loro radiosi.
133
Nella sera
L'inquietudine si scioglie nella sera
Rimane il profumo di questa notte
Ed il tocco della tua mano leggera.
134
Pollicino
Nel boschetto d'amore smarrii la via
Ma tra quei intricati errori
Ogni altro pensiero la mente oblia.
135
Sintonia
Al rosso fuoco di un cielo rabbioso
Si accendono le inquietudini
E l'urlo di angoscia si perde nel tramonto.
136
Lontano
Spira da algide stelle un canto lontano
Ebbra la mente vaga al loro richiamo.
137
Barbaglio
Sorge da nebbie uggiose un sogno denso di luce
Del cuore evanescente barbaglio.
138
Vergine aurora
Alba di veglia incarnata di rosa
Fugace esala il sogno della vergine aurora.
139
A Emanuela
Anche se le nostre strade si divideranno
Un posto per te ci sarà nei miei pensieri.
Mi rimarrà il tuo labruccio corrucciato
La treccia virginale, i tuoi freschi rossori.
Emanuela, piccolo fiore, più della rosa preziosa.
140
Vasto mare
La vita scorre in piena rabbiosa
E come scorie portate via si rimane.
141
Finalmente solo
Solo vago per le mutate stanze
Solo mi rigiro in un letto troppo grande
Solo, finalmente libero di annoiarmi
E di attendere il tuo ritorno.
142
Il melograno
Inaridito dal duro inverno
E dalla nostra incuria,
Muti rimproveri lancia
Lo spoglio melograno.
143
Sul balcone
Sul balcone improvvise
Foglioline, turgidi getti.
Solo il nostro amore
Inaridisce e muore.
144
Non così
Il mio cuore è
Come quel piccolo micio
Su cui t'intenerisci.
Non così fortunato.
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