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Jacopo Robusti detto il Tintoretto Figlio di
un tintore da cui il nome con il quale è generalmente conosciuto, Tintoretto
fu, diciassettenne, allievo di Tiziano, che abbandonò ben presto per diversità
di carattere, anche se gli fu sempre legato per quanto riguarda il sentimento
del colore, anche se plasticamente non rimase insensibile agli insegnamenti
dell'arte di Michelangelo. Le sue opere più importanti sono, a partire dal
1544, le grandi tele per la scuola di S. Marco, per la Trinità, ma
soprattutto per la scuola di S. Rocco, alla cui decorazione si dedicò per 23
anni dipingendo scene del Vecchio e del Nuovo Testamento (tra queste è da
ricordare, per la profonda drammaticità, una Crocifissione). Numerosi i suoi
ritratti, la Donna in lutto di Dresda, il Sansovino degli Uffizi, il Vecchio
di Brescia, il Soranzo dell'accademia di Venezia, il Giovane dei civici musei
di Milano, accanto ai quali sono da citare anche le grandi composizioni del palazzo
ducale, le allegorie dell'anticollegio del 1578, le sale del Collegio e dello
Scrutinio, i soffitti delle sale del Senato (con il Trionfo di Venezia) e del
Gran Consiglio, e infine, a partire dal 1588, l'immensa tela, la più grande
che mai sia stata dipinta, del Paradiso per la sala del Gran Consiglio. Altre
sue opere da ricordare sono la Susanna al bagno (1561) del museo di Vienna,
la Danae (1555-60) del museo di Lione, le tele per la chiesa della Madonna
dell'Orto e infine, le ultime sue fatiche, nello stesso anno della morte, i
dipinti per S. Giorgio Maggiore, la Sepoltura di Cristo, l'Ultima Cena e la
Manna. Furono artisti anche i suoi tre figli. Di Marco (m. nel 1637) e di
Marietta detta la Tintoretta (1550-1590), per mancanza di opere sicure, non è
possibile stabilire la vera personalità artistica. Numerose invece le opere
di Domenico (Venezia, 1562 - 1635), aiuto del padre in diverse composizioni,
ma specialmente nel Paradiso di palazzo ducale, e fu incaricato, per
testamento, di portare a termine le opere lasciate incompiute. Suoi dipinti
originali, profondamente legati allo stile paterno, sono, oltre ad alcuni
ritratti, le Crocifissioni in S. Trovaso e in S. Giovanni Evangelista, il
cartone per il mosaico degli Eletti in cielo (S. Marco) e la Maddalena della
pinacoteca capitolina (Roma). |
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