Spunti tra Psicologia e Scultura
La Scultura e la psiche umana, furono per la prima volta messe in stretta relazione fra di loro da Sigmund Freud che mise in evidenza come entrambe utilizzassero tecniche "estrattive", la prima facendo scaturire forme artistiche dalla nuda pietra mentre la seconda, attraverso la tecnica psicanalitica, scavando nella mente umana ed estraendo turbe e problemi con il fine di chiarire e rasserenare l'animo
Durante la conferenza del 12 dicembre del 1904 presso il Collegio Medico di Vienna Freud fu attaccato, dopo la sua relazione sulla tecnica psicoanalitica, da alcuni colleghi con l'accusa che la psicoanalisi fosse una tecnica di tipo suggestivo. Freud, quindi, aveva risposto paragonando la psiconalisi alla Scultura che sta dentro la pietra, ovvero una tecnica che estragga una realtà preesistente che deve essere scoperta, mentre paragona l'ipnosi alla pittura ovvero ad una tecnica che ricopre la realtà esistente e che può modificarla a piacimento ricoprendo lo "strato" di realtà precedente. Simona Argentieri nella presentazione del libro Psicoanalisi e psicoterapia, Il medico che scrive conferma e commenta la passione di Freud per l'Archeologia in genere, e la Scultura in particolare che per lui era divenuta oggetto non solo di studio ma anche di raccolta amatoriale. Dopo la morte di Sigmund Freud la sua collezione di sculture sarà trasportata e conservata nel "Freud Museum" di Vienna.
Il Sacro e la scultura
Il senso del sacro di cui è pervasa nei suoi diversi aspetti la Scultura, analizzata a fondo in relazione alla psiche ed alla sua evoluzione, porta alla riscoperta di ricordi e sensazioni molto antiche nella mente che si riferiscono spesso all'oggetto d'amore primario (figura materna) idealizzato, o a situazioni in cui in qualche maniera il concetto del "dio" è collegato a persone esistenti nella realtà, idealizzate nel ricordo e sublimate nella Scultura. Sotto tale aspetto, le inumerevoli rappresentazioni della Madonna sono una sublimazione dell'amore filiale.
L'oggetto primario è l'"oggetto d'amore primario", tecnicamente detto, ovvero la figura materna che accudisce il figlio nelle primissime fasi della vita ed in certe situazioni psichiche che possano riportare a parti antiche del vissuto in un adulto. A titolo esemplificativo ricordiamo il tipo di rapporto che unì Michelangelo e Vittoria Colonna
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