La creatività e le sue implicazioni  

La creatività è uno dei tratti salienti del comportamento umano,è dettata da un’intelligenza non logica, più evidente in alcuni individui che sono in grado di produrre novità e cambiamenti grazie alla loro capacità di intuire nuove connessioni tra pensieri ed oggetti. La creatività è contraddistinta dalle caratteristiche di originalità e legalità: la prima deve essere presente in ogni creazione artistica, mentre la seconda è indispensabile per far sì che un’opera d’arte possa essere riconosciuta come tale da altri individui.

Infatti, i fruitori di un prodotto artistico lo accettano o lo rifiutano in quanto tale, influenzati dalla desiderabilità sociale del prodotto, dalla presenza o assenza della comunicazione, e dalla distorsione del prodotto stesso. La realizzazione di una creazione artistica prevede anche il rispetto di regole, evitando in tal modo che essa sia frutto di arbitrarietà.  

L’esigenza di studiare aspetti dell’intelligenza non misurabili attraverso il ragionamento logico, portò Wertheimer a condurre le prime ricerche sulla creatività, attorno agli anni ’40 del secolo scorso. Questo studioso si occupò del pensiero produttivo, denotato dalla capacità di aprire nuove soluzioni al di fuori di quelle note, utilizzando molti aspetti cognitivi.  Egli ideò delle scale di misurazione originali per quantificare quella che lui chiamò “capacità di ristrutturazione mentale”, non misurabile attraverso i test di intelligenza classici

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Caratteristiche di personalità dell’artista  La creatività sembra influenzata positivamente dalla capacità individuale di riorganizzare continuamente la propria vita, mentre ne è ostacolata da tratti di dipendenza, blocchi emozionali e nevrosi. Molte ricerche hanno tentato di delineare un profilo di personalità creativa, giungendo alla conclusione secondo cui l’artista, a grandi linee, possiede le seguenti caratteristiche:

          Oltre ad essere contraddistinto da particolari tratti di personalità, l’artista possiede la conoscenza e la capacità di applicare delle tecniche che permettono di potenziare la creatività.  S. Arieti ha individuato alcune condizioni che favoriscono il processo creativo, esse sono:

E. P. Torrance, negli anni ’60 si occupò dell’importanza della creatività nella scuola. Egli notò che la creatività ha la possibilità di svilupparsi in ambienti non autoritari che riducano i controlli, caratteristiche in genere non presenti nel contesto scolastico, dove l’educazione è ispirata a modelli di uniformità ed è pensata per un gruppo omogeneo.

 A scuola l’alunno creativo si trova di conseguenza costretto a ridurre le sue prestazioni, in quanto la sua creatività mal si combina con l’acquisizione di contenuti programmati che non lasciano spazio ad itinerari alternativi. Vi è inoltre un limite da parte degli insegnanti che da un lato sembrano desiderare la creatività dell’alunno. Ma dall’altro non riescono a favorirla per limiti di personalità e rigidità istituzionali.

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