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MAVI' |
Non
dirlo a nessuno |
Nata
nel marzo del 1965 a Bryansk in Russia, Marina Vikoulova, in arte "Mavì"
vive ed opera a Alberobello (Ba), con studio-Atelier in Via Manzoni. Diplomata
in musica ha alle spalle una vasta carriera artistica. Dopo aver lavorato
con un complesso di canto come direttrice di coro e nel teatro drammatico
come artista e truccatrice, nel 1994 si trasferisce in Italia nella suggestiva
cittadina di Aberobello, famosa per i suoi caratteristici trulli. Artista
autodidatta ma con l'antica passione per le arti figurative, inizia a
dipingere giovanissima giungendo ben presto alla definizione di un proprio
stile pittorico strutturato nell'ambito delta ricerca sulla nuova figurazione.
In pittura usa vari materiali e diverse tecniche. Attiva partecipante
della vita artistica nazionale viene invitata ad esporre in numerose manifestazioni
e rassegne artistiche nazionali, nelle quali riscuote premi e riconoscimenti,
in particolare dalla critica ufficiale quanto del resto dagli addetti
ai lavori tutti. |
Non
dirlo a nessuno |
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Hanno
detto di lei...
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«Nella pittura di Mavì le immagini nascono dal felice incontro di
varie componenti: razionalità, emozione, fantasia prevalgono nel
momento ideativo delle opere; successivamente è la tecnica pittorica
ad avere un ruolo di primo piano. Mavì riesce ad integrarle con
equilibrio, dosandole abilmente nell'evocazione di contenuti di
attualità o legati a un re- moto passato (si vedano le opere qui
pubblicate), attenta sempre a creare situazioni che facciano riflettere
su valo- ri significativi. Molto efficace il suo stile che si avvale
di moderne soluzioni, con oggetti innestati nelle superfici dipinte,
prolungate oltre lo spazio del quadro, sulle corni- ci, con originali
effetti visivi».
(V. Cracas)
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«Osservando
la più recente produzione pittorica della pittrice russa, emerge
da questa evidente ancorché la sua autentica passione per l'arte,
il suo bisogno costante di proporre ad una società, la nostra
(che con Usuo dissennato comportamento despiritualizzante, ha
ribaltato l'intendimento escatologico primario in un credo tendente
al continuo soddisfacimento dei bisogni superflui, senza curarsi
più neppure forse della sua stessa identità), il riappropriarsi
di quei valori umani e spirituali universali. Tutto ciò attraverso
una sua ricerca estetica dalla quale emerge poi una tematica sempre
volta al discorso ecologico-naturalistico e al recupero di quei
valori appunto. Proposte, messaggi, ma anche moniti i suoi, che
nascono dalle convinzioni personali dell'artista quanto dalla
soggettiva visione delle cose e della natura; da esperienze di
un passato zavorrato a inopinabili certezze. Tutto questo con
una tavolozza eduna tecnica che c'è la dice lunga sulla seria
e severa preparazione tecnica-pittorica attraverso la quale Mavì
si è affermata».
(Remo Alessandro Piperino)
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Dinosauri: l'incontro col meteorite...?! (acrilico e collage di oggetti su compensato, cornice dipinta) |
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