Biografia

Amedeo Modigliani

Modigliani, Amedeo (Livorno 1884 - Parigi 1920), pittore e scultore italiano. Cresciuto nel ghetto ebreo della sua città natale, studiò arte a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente dei macchiaioli. Quindi, nel 1906 si trasferì a Parigi; qui allacciò rapporti con diversi artisti d'avanguardia tra cui Pablo Picasso, Jean Cocteau e, soprattutto, Cézanne, che divenne uno dei suoi modelli prediletti. Nei dipinti, Modigliani elaborò uno stile originale e immediatamente riconoscibile, caratterizzato da linee sinuose, forme semplificate e colori piatti. Tornò insistentemente su pochi motivi essenziali, nudi femminili e ritratti, nei quali propose quelle forme allungate e quegli ovali per i quali divenne famoso. I ritratti, resi attraverso tratti estremamente semplificati, rivelano tuttavia una considerevole capacità di osservazione psicologica e un forte senso del pathos. Nelle sue opere migliori, Modigliani unì al dinamismo della scultura africana la pura grazia dello stile del primo Rinascimento.

Nudo seduto

1916. Olio su tela (92 x 60 cm). Courtauld Institute Galleries, Londra

La modella è appoggiata a una sedia in un interno spoglio che non offre distrazioni e consente di apprezzare tutta la sua bellezza. Il nudo femminile era il soggetto pittorico preferito da Modigliani, e questo (che è una delle sue prime opere) è considerato uno dei suoi nudi più belli. L'espressione sottomessa e serena della donna dà al dipinto una carica erotica. Le linee allungate e angolari e le caratteristiche quasi scultoree del volto sono tipiche di Modigliani, che sviluppò il proprio sobrio stile personale senza aderire ad alcun movimento in particolare, per quanto profondamente influenzato dal cubismo, dalla scultura africana e dall'opera di Paul Cezanne. 

Leopold Zborowski

1916. Olio su tela, (65 x 42 cm). Zurigo, Collezione privata

In pochi artisti come in Modigliani vita e arte si fondono e si intrecciano: dipingere è per lui stabilire un rapporto affettivo con il modello. I suoi personaggi non sono dei modelli di professione: sono amici, amiche, a volte gente semplice del popolo appena incontrata. Scorrere la galleria dei suoi ritratti significa così ripercorrere gli avvenimenti essenziali della sua esistenza, i suoi sentimenti, le sue relazioni profonde e passeggere. Nel ritratto di Leopold, così ricco di sfumature emotive, così vibrante di sentimento, il volto lievemente inclinato sulla spalla destra, gli occhi dallo sguardo perduto su un orizzonte infinito, possiamo ritrovare il riflesso dell'affetto profondo e della gratitudine del giovane
Modigliani per il suo amico. Ancora una volta la linea di Modigliani non è solo un elemento decorativo: da un lato disegna e commenta le caratteristiche fisiche e psicologiche del personaggio, dall'altro avvolge e definisce i volumi plastici e cromatici.

Nudo sdraiato a braccia aperte

1917. Olio su tela, (60 x 92 cm). Milano, Collezione privata

Il Nudo sdraiato a braccia aperte, coricato su un cuscino azzurro e su un panno rosso, il volto ruotato verso l'osservatore, incorniciato dalle braccia aperte, il torso dal seno turgido e dalla vita sottile, i fianchi rotondi, le gambe tagliate all'altezza delle cosce. Il quadro è tagliato secondo un'inquadratura che lascia fuori parte dei capelli, la mano destra e le gambe, portando l'osservatore a pochi centimetri dal magnifico corpo, quasi a sentirne il respiro. Gli occhi, questa volta, non sono aperti nell'azzurro di un'orbita senza pupilla, ma sono carichi d'ombra e di sensualità, come il profilo del naso e delle narici, e la linea delle labbra. 
L'impasto dei colori, la vibrazione della pennellata, infine, annullano la linea di contorno conferendo al corpo sdraiato peso e carnalità straordinari: sembra quasi che la donna stia girandosi, per offrirsi con abbandono.