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Biografia |
Ernst Kirchner |
| Ernst Ludwig Kirchner (Aschaffenburg 1880-Davos 1938) studia architettura a Dresda, ma presto si dedica alla pittura. A venticinque anni, quando è fra i fondatori del movimento Die Brucke (Il Ponte), già nei suoi quadri lo stravolto colorismo e le marcate deformazioni del soggetto segnano la sua personalità. A Berlino dal 1911, lavora con il gruppo Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro). Nel 1915 si trasferisce in Svizzera, dove conduce la sua ricerca in modo più appartato e solitario. E’ considerato uno dei grandi maestri dell’espressionismo. In esso porta una decisiva cultura grafica, formata sia sui maestri rinascimentali sia sull’arte giapponese, e una tavolozza accesa, non di rado anche solare. | |
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Autoritratto con modella |
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ca 1910. Olio su tela (150x100 cm). Kunsthalle, Amburgo |
Aspre pennellate e colori al vetriolo che stridono violentemente trasmettono al dipinto una sensazione di disperata energia. Caratterizzato dai colori vibranti e sensuali, dalla drammatica intensità e dalle linee angolose tipiche dell'espressionismo, il dipinto sembra quasi troppo piccolo per contenere la scena, come se i colori dovessero uscire dai margini. Kirchner apparteneva al gruppo chiamato Die Brucke, "il ponte", che mirava alla congiunzione tra l'arte del passato e quella del futuro. |
| C'era una certa rivalità tra Erich Heckel, un altro membro del gruppo, e Kirchner: questi anticipava in qualche caso la datazione delle proprie opere per dimostrare di essere più innovativo degli altri. Nel 1937, molte delle sue opere furono confiscate dai nazisti come "degenerate". | |
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Ragazza con i girasoli |
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1905-06. Olio su tela, (70 x 50 cm), Offenburg, Collezione Franz Burda |
Kirchner dà il via alla sua pittura espressionista, fatta di segni forti e di colori decisi, capace di esprimere drammaticamente sentimenti e stati d'animo, soprattutto opponendosi agli stilismi esangui del tempo. Come è evidente in questo dipinto, nel quale il profilo della donna e lo sfondo del vaso con i girasoli sono resi attraverso una serie di rapide pennellate di colori accesi, gialli, rossi, azzurri, bruni, accostati secondo contrasti e stesi secondo il ritmo virgolato tipici di Vincent van Gogh. |
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Busto di donna nuda con cappello |
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1911. Olio su tela, (76 x 70 cm). Colonia, Wallraf-Richartz Museum |
Tutto il dipinto è carico di sensualità con il busto della donna appena denudato, cui l'osservatore sembra stare addosso, mentre la falda trasparente del grande cappello contribuisce a rendere l'atmosfera ancora più erotica e maliziosa. Per Kirchner la donna rappresenta il polo fondamentale di quel rapporto che muove l'intero cosmo nell'eterno conflitto tra la vita e la morte, questo rapporto con la donna sarà un rapporto esasperato e drammatico, mentre tutta la sua vita, fino al suicidio, si svolgerà sotto il segno dell'eros-thanatos. Così la donna, il cui volto appare appena al di sotto del grande cappello, |
| emerge dalla tela con l'intensità del contrasto tra l'azzurro del fondo e il tenero carnicino, segnato dalle curve della spalla e dai seni, che appaiono come frutti maturi mentre sta togliendosi l'abito bianco esaltato dal rosso dei fiori sul bordo della scollatura. Probabilmente nell'espressione quasi schiva della donna, l'artista riflette il suo carattere profondamente introverso e dominato da un forte senso di solitudine e di amarezza che scaturisce da una cupa e drammatica tensione interiore. | |