Workshop Journal
 
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Termoli  21,26 luglio 2008

La conferenza ha visto la compartecipazione di tre relatori: Pierandrea Gusella, Gerardo Tristano, e Angelo Di Giorgio. Organista anche lui, il M° Gusella che da sempre nutre una profonda stima per il maestro francese, non a caso aveva con sé tutte le opere per organo (o quasi), ha illustrato con perizia e precisione molti aspetti della poetica di Olivier Messiaen. Tranne pochi casi, il pubblico ha mostrato di apprezzare le delucidazioni tecniche. Partitura alla mano, o meglio "a video", la conferenza ha illustrato, con l'intervento di Tristano, un periodo cruciale per  il compositore francese, ossia gli anni della seconda guerra mondiale, dove Messiaen, internato in un campo di concentramento (Gorlitz, Slesia), scrive uno dei suoi capolavori: Quatuor pour la fin du temps. Sono emersi tutti gli aspetti della sua poetica e del suo linguaggio. L'amore per la natura, rappresentato dalla sua competenza ornitologica, e la sua propensione, in generale, alla sistematizzazione teorica del suo pensiero compositivo. L'uso della trasposizione dei modi, per esempio. Oppure lo studio della metrica greca, tradotto in maniera personalissima nelle strutture di durata: valori aggiunti, ritmi retrogradabili e non, affrancamento dalla metrica di battuta. A seguire abbiamo avuto la possibilità di ascoltare, dal vivo, l'esecuzione di un suo brano, tratto dal Quatuor, scritto per clarinetto solo: Abyme des oiseaux. Ad eseguirlo il M° Angelo Di Giorgio. Il brano è stato illustrato brevemente da Gerardo Tristano, che ne ha evidenziato i momenti più interessanti e l'uso stesso dei modi e dei ritmi. Vogliamo ricordare inoltre che dalle sue ricerche in campo metrico, e non solo (vedi serialismo integrale) ha tratto nuova linfa uno dei suoi allievi, compositore tra i massimi del '900: Pierre Boulez. Come non apprezzare e rilevare il suo contributo nell'ambito delle poetiche contemporanee. Ma, nonostante la filiazione, i due mondi sono e rimangono lontani, soprattutto quello di Messiaen è ancora pieno di vivida ispirazione.