Spot preservativi
Leggiamo in una nota Ansa del 27 nov. 1998 che a partire dal 1° dicembre le principali reti televisive manderanno in onda alcuni spot sul preservativo come strumento di prevenzione contro l'AIDS.
Ci fa amaramente sorridere questa strategia che "paganamente" si basa solo su di uno strumento materiale per tentare di arginare la peste del secolo. Il cardinale Siri disse una volta che l'AIDS era un castigo di Dio e sollevò proteste anche in seno alla Chiesa, tra coloro cioè che non leggono o non credono più alla Sacra Scrittura (che parla spesso dell'infinita misericordia di Dio, ma anche dei suoi castighi correttivi) ed ai messaggi mariani (basta pensare alla seconda guerra mondiale profetizzata dalla Madonna a Fatima a causa della mancata conversione dell'umanità). Il problema AIDS è infatti, come altre malattie veneree, legato essenzialmente al consumismo sessuale, alimentato anche da certi film o programmi vari, che ormai di questi tempi sta sempre più dilagando. Il sesso è una cosa seria e collocato nella giusta cornice matrimoniale dev'essere fonte di gioia e di comunione oltre che, nel rispetto della paternità responsabile, di procreazione. Diversamente può procurare danni spirituali o fisici. Ne sanno qualcosa quei giovani che ormai senza alcun valore morale si drogano, si prostituiscono per procurarsi, avendo rinunciato all'Eucarestia, "la comunione di satana" e spesso…..buttano i figli nei cassonetti. Oppure quanti frequentano le prostitute o commettono adulteri alimentando episodi di cronaca nera; perché possiamo discutere fino a domani ma anche oggigiorno nessun uomo o nessuna donna è allettato dall'idea che il proprio coniuge abbia relazioni adulterine. Sarebbe quindi più opportuno proiettare spot che risvegliassero negli uomini e nei giovani la coscienza dei veri valori (i comandamenti) tra i quali vi è l'amore incondizionato verso il prossimo. E chi lo osserva non usa l'altro solo come strumento di piacere o lo frequenta sapendo d'avere l'AIDS. Ricordo che qualche anno fa un medico specialista invitato a parlare di AIDS, dopo aver risposto alle solite domande, dichiarò che per evitarlo occorreva essere fedeli.
Dalla conversione comunque deriva il rimedio ad ogni male.