Il ricostituente del demonio
Dopo che la Chiesa ha rinnovato il rituale esorcistico e numerosi mass media ne hanno parlato, si è accresciuto l'interesse di molti nei confronti del "grande seduttore". E di pari passo è aumentata anche la paura nei suoi confronti. E' quindi doveroso fare un po’ di chiarezza al riguardo (per meglio comunque approfondire la tematica diabolica rimando gli interessati ai miei libri "Luce e tenebre" e "La fossa del leone"). Quello che mi preme chiarire con questo breve scritto è dove il demonio ricava forza nel suo agire. La potenza di satana è direttamente proporzionale al nostro peccato; è, infatti, in quest'ultimo che il diavolo trova alimento e sostegno per la sua attività sia ordinaria che straordinaria. E' questo un concetto che, a mio modesto parere, non viene sufficientemente spiegato.
"Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo" (Gen. 4,7) ammonisce il Signore nel libro della Genesi. E tale concetto viene ripreso e chiarito dallo Spirito Santo nel Nuovo Testamento: "Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi" (Gc. 4,7). Anche S. Pietro (1 Pt. 5,8) insegna: "Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare…." Gesù nelle tentazioni (Mt. 4,1 seg.) del deserto ci ha fornito una chiara dimostrazione di resistenza al diavolo, facendolo fuggire.
Tutta la Bibbia, comunque, ci educa sull'importanza della conversione come mezzo primario per riconciliarci con Dio e per far fuggire il demonio. Quest'ultimo durante un esorcismo ha affermato che la confessione ha nei suoi confronti un potere simile all'esorcismo. Infatti con la conversione si eliminano i legami col tentatore: distruggendo il peccato si elimina il ricostituente del demonio.
La prima azione nei confronti del diavolo è proprio la conversione (quando Clotilde Bersone, l'eletta del demonio, si convertì, satana la perse definitivamente). Ovviamente solo la preghiera (in particolare il Rosario seguito dai salmi), unita ai sacramenti, aiuta l'uomo a non peccare. Gesù, infatti, ha detto: "Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione" (Gv. 22,46). Non ha invitato l'umanità ad affidarsi esclusivamente alla buona volontà e agli sforzi umani (come certe serpeggianti correnti di pensiero sembrano suggerire), atteggiamenti comunque indispensabili per agire; ma ha insegnato l'importanza della preghiera che rivolgendosi direttamente a Dio, in particolare tramite l'intercessione della Regina delle Grazie, permette al Signore di intervenire nel rispetto del nostro libero arbitrio. Il "problema" di Dio, infatti, è proprio legato alla sua Provvidenza che deve agire nel rispetto della nostra libera volontà che Lui stesso ha voluto libera. Ed il Signore la rispetta talmente che permette persino d'essere satanisti e di andare di conseguenza all'inferno! Non impedisce di esserlo! Richiama, in mille modi, costantemente alla conversione, ma non la impone. La preghiera unita ai sacramenti costituisce uno scudo perfetto contro ogni attacco diabolico. La Madonna con i suoi messaggi ha ricordato l'importanza della conversione e della preghiera (in particolare del Rosario) per sconfiggere il demonio. E' importante applicare tale insegnamento per non permettere al maligno di trionfare o di danneggiarci. Sapendo ciò ogni paura scompare. L'unica apprensione che invece deve rimanere in noi è il timore di peccare! Possiamo, per miglior comprensione del concetto, paragonare l'uomo che pecca a chi tiene le finestre aperte in presenza di delinquenti nel circondario. Non può certo lamentarsi se poi entrano in casa sua a rubare o a danneggiare lui e/o i suoi familiari.